La factory californiana ha consegnato quasi 370.000 veicoli e punta a 500.000 per il 2020. Il crossover elettrico debutterà negli USA in primavera.
Contestualmente alla presentazione dei risultati economici relativi al quarto trimestre 2019, conclusosi con un ricavo netto pari a 105 milioni di dollari – cifra inferiore rispetto a quanto era stato registrato al termine del 2018, in cui a Palo Alto i profitti erano stati di 139,5 milioni di dollari: il 25% in più, dunque -, Tesla annuncia un nuovo obiettivo di consegne per il 2020 appena iniziato, ed alcune novità che riguardano la nuova crossover elettrica Model Y, ad iniziare da un anticipo sulle prime consegne per proseguire con l’offerta di nuovi accessori e con l’ufficializzazione dei valori di autonomia. Ma andiamo con ordine.
Il monte-consegne 2019 per Tesla è stato di poco meno di 370.000 veicoli (per l’esattezza: 367.500), corrispondenti al 50% in più rispetto al 2018. Nel quarto trimestre dell’anno, la factory californiana ha immesso in circolazione 112.095 autovetture, la grande maggioranza delle quali (più di 92.000) Model 3 che si conferma leader nelle vendite.
Tesla Model Y: l’elettro-crossover è dietro l’angolo
Soddisfatti dalle performance finanziarie – e, va detto, in virtù di una capacità produttiva nell’ordine di circa mezzo milione di veicoli a Fremont, cui sono da aggiungere le 150.000 pronte ad essere sfornate dalla Gigafactory 3 di Shanghai entrata a regime -, i “piani alti” Tesla, giustificando con questi numeri le stime di produzione 2020 verso le quali si preventivano circa 500.000 vetture in tutto il mondo, annunciano per la prossima primavera il “via” alle consegne di Model Y. I primi acquirenti che se ne accaparreranno un esemplare sono tutti statunitensi. In Europa e nel Regno Unito, il crossover zero emission Tesla Model Y arriverà nei mesi successivi, vale a dire dal prossimo autunno. È in ogni caso altrettanto cruciale, come già lo è stato in tempi recenti con la berlina compatta Model 3, il ruolo che il nuovo modello di Palo Alto interpreterà per le strategie di ampliamento globale Tesla, in virtù del fatto che assomma due delle caratteristiche-chiave di prodotto per i mercati USA ed Europa: dimensioni compatte e “ruote alte”.
Novità per Model Y: inediti cerchi, che però potrebbero incidere sull’autonomia
Già ordinabile online – e, allo stesso modo, configurabile attraverso il sito web dedicato -, Tesla Model Y viene annunciata nei valori di percorrenza con una ricarica: l’autonomia massima dichiarata dalla factory californiana è di 505 km a ciclo combinato secondo gli standard WLTP, riferiti alla versione Long Range AWD, la quale raggiungerà una velocità massima di 217 km/h ed i 100 km/h con partenza da fermo in poco più di 5”. La seconda variante “ufficializzata” (più avanti la lineup dovrebbe in ogni caso arricchirsi con una declinazione di accesso “Standard Range”) è anche la più vivace: Tesla Model Y Performance AWD, che come la “sorella” Long Range si avvale di un modulo powertrain formato da due motori elettrici, offre un’autonomia leggermente inferiore: 480 km, tuttavia una velocità di punta che raggiunge 240 km/h ed uno scatto di 3”7 da 0 a 100 km/h. Il “capitolato” di configurazione di Tesla Model Y prevede, adesso, due nuovi set di cerchi in lega di disegno inedito e di diametro maggiore rispetto alle ruote “Gemini” da 19” fornite di serie: si tratta, nel dettaglio, dei cerchi “Induction” da 20”, ed “Überturbine” da 21”. In proporzione al tipo ed alle dimensioni delle ruote che verranno adottate, Tesla Model Y sarà tuttavia suscettibile di variazioni nell’autonomia: i 500 e passa km promessi dalla variante Long Range AWD con una sola carica saranno possibili con le misure di cerchio di serie; diversamente, all’aumentare della grandezza dei cerchi, e con l’adozione di pneumatici che offrono una resistenza all’avanzamento leggermente superiore, l’autonomia potrebbe scendere un po’, fino ad un massimo di 450 km.