Il crossover più glamour del segmento B spiegato dal Program Manager Michio Tomiyama.
Il crossover più glamour del segmento B spiegato dal Program Manager Michio Tomiyama.
Lasciamo perdere per un attimo le convenzioni, quelle gli uomini Mazda sembrano averle abbandonate da un pezzo, la nuova CX-3 vuole dire qualcosa di nuovo, e si capisce subito, partendo dallo stile. Non assomiglia a nessuna altra e non è nemmeno una versione lillipuziana della CX-5, rappresenta una nuova filosofia, quella del Kodo design portato all’ennesima potenza.
“Con CX-3 il design abbraccia più segmenti ed è una summa di quello visto sugli altri modelli del Marchio, è l’estremo opposto di quello della MX-5”, spiega Michio Tomiyama, Program Manager della Casa di Hiroshima. “La storia del concetto stilistico del Kodo design nasce con la CX-5, per evolvere le linee delle nostre vetture di pari passo con le nuove tecnologie introdotte nelle motorizzazioni Skyactiv, ma con la CX-3 abbiamo avuto l’obiettivo di creare una linea che non fosse ingabbiata in un segmento di mercato, ma che abbracciasse diverse tipologie di auto”.
Ecco spiegato quindi perché il crossover di segmento B di Mazda prende il meglio dalle coupè, dai suv e dalle vetture compatte, mescolando insieme tutti questi elementi in maniera assolutamente originale. L’auto è bella, e dal vivo guadagna fascino, ha un’identità tutta sua, e ad oggi è sicuramente il modello Mazda più intrigante, MX-5 permettendo.
Ma non pensiate che sia una bella scatola riempita con tecnologia già esistente, porta in dote un nuovo motore diesel da 1,5 litri, che risponde perfettamente alla filosofia del rightsizing con 105 CV e 270 Nm di coppia. Forse non è potente come quello di certe competitor, si veda il 1.6 da 136 CV di Mokka, ma tutto ha un senso, come afferma il nostro interlocutore. “Il motore 1.5 da 105 CV punta sulla maggiore efficienza nel range di utilizzo di questo genere di vetture”. E i 105 g/km di Co2 emessi dalla variante a 2 ruote motrici, uniti ad un consumo dichiarato di 4l/100 km nel ciclo combinato, e a prestazioni interessanti, come un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,1 s (FWD) ed una velocità massima di 177 km/h, rappresentano un ottimo risultato, favorito anche da un peso di appena 1.200 kg. Quindi, al momento, non si avverte la necessità dell’ibrido in Europa, “perché non risponde alle esigenze degli automobilisti del Vecchio Continente, che effettuano molti tragitti extraurbani”. Tutto questo per dire che in Giappone la Mazda ibrida esiste, è la 3, e non è detto che in futuro questa soluzione non possa arrivare anche sui modelli venduti in Europa.
Le novità tecniche della CX-3 comunque, non finiscono qui, in quanto questo crossover all’avanguardia può contare anche su una trazione integrale intelligente, che si adatta alle varie situazioni, prevenendo i pericoli. “il sistema di trazione integrale è sempre all’erta, ed è in grado di reagire velocemente, praticamente riconosce se la strada è bagnata o ghiacciata e si predispone di conseguenza, senza selezionare varie modalità di guida, fa tutto da sola. Ovviamente, non vuole essere una off-road autentica, non è quella la sua destinazione”.
Incuriositi da queste dichiarazioni che pongono l’accento sulle tante novità contenute nella CX-3, abbiamo affrontato le strade nei dintorni di Barcellona con la vettura più interessante per il nostro mercato, la 1.5 diesel AWD. Ebbene, dopo pochi chilometri e stato chiaro l’apporto della trazione integrale nelle curve di montagna: l’auto reagisce prontamente anche ai cambi di direzione più impegnativi, supportando l’avantreno con un retrotreno solido e carico di grip. Nonostante un certo rollio, dovuto al giusto compromesso per favorire il comfort di marcia, la vettura segue la traiettoria impostata trasmettendo al guidatore un gran senso di sicurezza. L’esemplare della nostra presa di contatto aveva il Cambio automatico a 6 rapporti, che allevia le fatiche del piede sinistro quando si affronta il traffico della città e consente di giocare con i paddle dietro il volante tra le curve. Certo, le leve per salire e scendere di rapporto potrebbero essere di dimensioni maggiori, ma non è una sportiva, e quindi ci si può accontentare.
Durante i chilometri trascorsi nella CX-3, abbiamo apprezzato lo spazio dell’abitacolo, giusto per 4 persone e, con i trolley al seguito, la versatilità del bagagliaio, che presenta una capienza allineata a quella dei principali competitor, nonostante le forme ricercate della carrozzeria. La soglia di carico è quasi a filo dell’apertura, mentre il vano di carico (da 350 a 1.260 litri) è diviso in due scomparti, con quello inferiore nascosto. Un unico appunto in un ambiente premium rifinito con morbida pelle che trova spazio anche nella parte centrale della plancia e in alcune zone dei pannelli porta, è la mancanza delle bocchette d’areazione posteriori: ma è pur sempre una vettura di segmento B e a volte è facile dimenticarselo.
Prezzo: da 18.800 euro
La Mazda CX-3 ha un listino interessante, che parte dai 18.800 euro della variante 2 litri da 120 CV con trazione anteriore nell’allestimento Essence, mentre la versione che interessa maggiormente il mercato italiano, ovvero la 1.5 diesel con trazione anteriore da 105 CV, nell’allestimento Evolve, ha un listino di 21.900 euro. Il costo sale per la 1.5 Skiactiv-D AWD Exceed, proposta a 26.750. Tra gli accessori segnaliamo il cambio automatico, a 1.750 euro, ed il navigatore satellitare (400 euro).