Si chiama “leasing tedesco” ed è la nuova frontiera per i furbetti evasori che non vogliono pagare il superbollo né le infrazioni commesse su strada.
Si chiama “leasing tedesco” ed è la nuova frontiera per i furbetti evasori che non vogliono pagare il superbollo né le infrazioni commesse su strada.
Trovare ogni genere di sotterfugio per evadere il fisco e aggirare le leggi è da sempre una delle attività in cui milioni di italiani si distinguono, soprattutto se tali soluzioni servono ad alleggerire la pesante pressione, a livello di tasse e balzelli assortiti, che grava sugli automobilisti.
Negli ultimi tempi, sono molti i connazionali che si sono avvalsi del supporto straniero per evitare il pagamento del superbollo o per sfuggire a tutor e autovelox sottraendosi così a genere di infrazione contestabile dalle autorità italiane. Per la precisione, l’aiuto arriva dalla Germania, grazie al cosiddetto “leasing tedesco“.
Come spiegano gli esperti, la novità in questione è un leasing solo formalmente. Esso consiste infatti in una prassi che vede l’automobilista italiano vendere la propria auto, generalmente un modello di lusso, ad una società di noleggio avente sede in Germania, la quale, dopo essere entrata legalmente in possesso del veicolo e averlo reimmatricolato con targa tedesca, lo concede nuovamente al precedente proprietario tramite un contratto di noleggio a lungo termine.
Il risultato di tale procedimento è che l’automobilista italiano mantiene il possesso reale della vettura, potendone disporre liberamente come e quando vuole, con il vantaggio di non essere obbligato a pagare alcune tasse, tra cui il superbollo, e di poter viaggiare su tutto il territorio nostrano commettendo le più svariate infrazioni senza ricevere alcuna sanzione.
Ciò è possibile grazie ad alcune lacune del sistema normativo italiano che rendono praticamente impossibile l’identificazione di una vettura straniera circolante sul nostro territorio, anche perché l’auto, formalmente di proprietà di una società tedesca, non può essere sequestrata dalle autorità.
Questo escamotage sta diventando sempre più diffuso, tanto che alcuni addetti ai lavori, tra cui l’Assilea, l’associazione che raggruppa gli operatori di leasing italiani, hanno sollevato l’attenzione sul tema al fine di stimolare l’azione del Governo, al quale dovrebbe spettare il compito di legiferare al riguardo ponendo fine a quello che da molti viene visto come un comportamento dei soliti “furbetti” evasori.