Disponibile anche in versione 2WD, la Honda CR-V è pronta per rilanciarsi sul mercato europeo.
Disponibile anche in versione 2WD, la Honda CR-V è pronta per rilanciarsi sul mercato europeo.
Il mercato dei SUV è in continua espansione e, nonostante la crisi, alimenta le vendite anche in Italia, dove raccoglie molti automobilisti provenienti dalle station wagon grazie alle numerose varianti a due ruote motrici, denominate 2WD. In questo scenario la Honda vuole tornare protagonista con la nuova CR-V, che è stata rivista in tanti particolari e dotata di una versione 2WD per combattere ad armi pari con le concorrenti provenienti dalla Corea e dal Vecchio Continente.
A tu per tu con la nuova Honda CR-V
Siamo andati a Monaco per guardarla da vicino, guidarla, e capire quali sono le sue reali potenzialità. Come ogni giapponese che si rispetti, la nuova CR-V è piena d’innovazioni e di dispositivi che aiutano il conducente nella guida di tutti i giorni, ma gli ingegneri della Honda non si sono accontentati di dotarla di tutti gli ammennicoli possibili, l’hanno irrigidita nel telaio, migliorata nell’aerodinamicadel 6,5% e resa più compatta, (-5 mm in lunghezza e – 30 mm in altezza). Inoltre, l’hanno resa più ecologica grazie al motore diesel 2.2 che, accoppiato al cambio manuale a 6 marce, è più efficiente del 12% (149 g/km di Co2), ed hanno rivoluzionato il bagagliaio con un sistema che consente di abbattere una delle due parti del divano posteriore in un colpo solo aumentando la capienza massima di147 litri, arrivando ai 1.648 litri totali dai 589 litri di base.
Il comfort è stato migliorato attraverso pannelli fonoassorbenti disseminati in diversi punti della vettura, e che la posizione di guida è molto simile a quella di una berlina per via di un aumento di 10 mm nella regolazione del volante e del sedile di guida. Se tutto questo non vi basta allora non possiamo fare a meno di mettervi a conoscenza che la nuova CR-V presenta il dispositivo di assistenza alle partenze in salita, il sistema di controllo della velocità per affrontare in sicurezza le discese più ripide e una trazione integrale che utilizza un sistema elettronico, in luogo del precedente dispositivo idraulico, per migliorare la velocità di reazione alle perdite di trazione e i consumi grazie ad un risparmio di peso del 17%.
Honda CR-V 2.2 IDTEC: prova su strada
Con tutte queste premesse, sono salito a bordo della versione diesel, dotata del 2.2 IDTEC da 150 CV che sarà il protagonista principale sul nostro mercato ed è stato sottoposto ad una cura certosina per ridurre gli attriti interni al fine di migliorarne ulteriormente la già conclamata efficienza. Realizzato interamente in alluminio, questo motore predispone in ogni momento i suoi cilindri nella migliore situazione possibile per avviare la combustione grazie ad una valvola di controllo a variazione continua presente nel collettore d’aspirazione che consente il migliore controllo delle turbine. Tutto questo si traduce in consumi che il computer di bordo indica, in poco più di 13,2 km/l, nonostante una guida non proprio economa, e in una fluidità di marcia da riferimento. In questo collabora anche il cambio automatico a 5 marce con convertitore di coppia, che non sarà un doppia frizione, come impone l’ultima moda in fatto di trasmissioni automatiche, ma funziona benissimo e collabora in perfetta sintonia con il propulsore. Il viaggio, le ampie autostrade tedesche mettono in luce la silenziosità della nuova CR-V e la stabilità lungo i curvoni veloci. Anche nel misto non se la cava male: nonostante non sia una sportiva, i cambi di direzione avvengono in maniera agevole e fanno dimenticare la mole che la CR-V si porta dietro. Il peso è rimasto invariato rispetto alla versione precedente, perché quello che si è risparmiato sull’auto è stato compensato con l’aumento degli accessori presenti. Molto utile il sistema avanzato di assistenza al guidatore, denominato ADAS, che racchiude una serie di dispositivi e consente di far viaggiare la nuova CR-V a distanza di sicurezza dall’auto che la precede accelerando e decelerando automaticamente. Inoltre, interviene anche quando si sta per oltrepassare la carreggiata involontariamente, con il nuovo servosterzo elettrico che si muove per indurmi a compiere la manovra giusta per non invadere le altre corsie. Con questo non voglio dire che l’auto possa procedere in maniera autonoma, ma di sicuro posso affermare che l’ADAS rappresenta un’evoluzione importante per migliorare in maniera significativa la sicurezza attiva.
Honda CR-V 2.0 VTEC: prova su strada
Per par condicio, salgo a bordo della versione equipaggiata con il 2.0 VTEC da 155 CV, e dopo pochi metri mi sento a mio agio, ritrovando quella verve e quella predisposizione a girare in alto dei mitici motori Honda dei primi anni ’90. Questa volta scelgo un’auto con trasmissione manuale e non rimango affatto deluso, tutt’altro, i rapporti si snocciolano via uno dietro l’altro con rapidità e la leva è proprio nella posizione in cui la vorrei, con il VTEC che alza la voce e allunga oltre i 6.500 giri: la nuova CR-V accetta anche un piglio di guida sportivo e questa è una piacevole sorpresa. Ovviamente, la Casa nipponica ha pensato bene anche aiconsumi, introducendo il tasto Econ, quello che illumina parzialmente di verde la strumentazione e accende il simbolo dell’alberello per informare il guidatore che il motore sta erogando la potenza nel modo più fluido possibile per migliorare i consumi e ridurre al minimo le emissioni. Inoltre, ha introdotto l’indicatore di cambiata e ha dotato la vettura, in abbinamento alla trasmissione manuale, del dispositivo Star&Stop. Sono tutte accortezze che alla lunga ripagano, soprattutto nel computo delle soste del benzinaio e contribuiscono a diffondere un atteggiamento più coscienzioso, e quindi più ecologico, tra gli automobilisti.
Per il momento la Honda non ha comunicato i prezzi della nuova CR-V, in quanto ha scelto il palcoscenico del Salone di Parigi per rivelarli al grande pubblico, però nella giornata del 22 settembre, in cui presenterà la vettura nei suoi showroom, informerà i clienti sui costi del nuovo modello. Per ora possiamo solo dire che non si discosteranno molto da quelli della generazione precedente e che verranno ampliati verso il basso grazie alle varianti 2WD, disponibili con la motorizzazione a benzina. Manca un piccolo turbodiesel, ma viene da pensare che in futuro, il nuovo 1.6 diesel, in procinto di debuttare sulla Civic, potrebbe debuttare anche sulla nuova CR-V.