Tecnologie moderne e immagine rétro per la nuova biposto scoperta della “B Alata” che inaugura un inedito linguaggio di stile e artigianale.
Inizialmente programmata per essere sotto i riflettori del Salone di Ginevra 2020 (la prima grande rassegna europea automotive è stata, lo scorso weekend, cancellata dal Consiglio federale di Berna in seguito al propagarsi del coronavirus) ha vissuto il proprio “vernissage” a Crewe. Si tratta di Bentley Mulliner Bacalar, modello che contraddistingue una nuova fase di sviluppo per il nobilissimo marchio di oltremanica che fa capo al Gruppo VAG. E, per enfatizzare le novità di riposizionamento, Bentley ha scelto di affidarsi ad un layout di carrozzeria di tipo “barchetta”, ovviamente elegantissimo e manifestamente sportivo (i due atout da sempre ai primi posti sui taccuini delle priorità dei vertici di Crewe), che dal punto di vista formale attinge a piene mani dalla tradizione Bentley.
A questo proposito, il responsabile della Divisione Design di Bentley, Stefan Sielaff, invita ad osservare che “La nuova Bacalar porta in dote echi di stile del prototipo EXP 100 GT e, nello stesso tempo, una chiara influenza che arriva dal più nobile passato del marchio. Bentley possiede una ricca storia di modelli ‘en plein air’, la cui progenitrice fu la leggendaria Bentley ‘Blower’ fatta realizzare nel 1929 da Sir ‘Tim’ Birkin. Da questa ispirazione abbiamo sviluppato un nuovo concetto di vettura sportiva, che nascesse dalla considerazione di cosa effettivamente i nostri clienti si attendessero, e nello stesso tempo concretizzare una recente promessa relativa all’impiego di materiali ecosostenibili. La risposta, all’atto pratico, è qui, e a meno di un anno dalla presentazione della nostra concept rivolta al futuro” (il riferimento è, come detto, al prototipo EXP 100 GT che nel 2019 venne realizzato per celebrare i cento anni dalla fondazione del marchio della “B Alata”).
Motorizzazione: quasi 660 CV
Sotto al (lunghissimo) cofano, Bentley Mulliner Bacalar viene equipaggiata con… una vecchia conoscenza: l’unità motrice 6.0 V12 già ben presente nella lineup di Crewe, che qui eroga una potenza massima di 659 CV ed una forza motrice da 900 Nm di coppia massima. Abbinata al raffinato “V12” c’è il gruppo trasmissione formato da cambio automatico e trazione integrale attiva con dispositivo di ripartizione della coppia tra le ruote anteriori e posteriori.
Linee inedite, materiali eco friendly
Dal punto di vista concettuale, Bentley Mulliner Bacalar (della quale verranno realizzate 12 unità, tutte già ordinate da altrettanti facoltosi enthusiast) contrassegna una sostanziale novità per la linea di creazione Coachbuilt curata dalla Divisione Mulliner accanto alle linee Classic e Collection. “Coachbuilt” in quanto prende come riferimento le creazioni “ad personam” che da anni costituiscono il substrato artigianale di Mulliner, e da sempre vengono sviluppate da Crewe; a loro volta, la linea Classic (presentata nel 2019 con l’esemplare di Bentley Corniche del 1939 perfettamente restaurato e che si occuperà della realizzazione della 4,5 Liter Blower Continuation) e la linea Collection (indirizzata alla cura di edizioni in serie limitata) andranno a completare il nuovo corso Bentley all’insegna di ulteriore esclusività. Ed ecco, nel dettaglio, come Bentley Mulliner Bacalar impersonifica la nuova identità “Coachbuilt”: monogrammi della “B Alata” in bronzo, ricorso a procedimenti di stampa 3D per la realizzazione di alcune parti del corpo vettura (che fa ampio utilizzo di alluminio e fibra di carbonio), nuovi cerchi da 22” dal disegno dedicato, finiture ad hoc che vanno dal legno Riverwood (ricavato da alberi caduti senza intervento dell’uomo, e conservati per 5.000 anni in torbiere, laghi e fiumi delle Fenlands dell’East Anglia) alla lana lavorata a mano ed ai filati naturali per la trama dei tappetini. Anche la verniciatura esterna fa ricorso a materie naturali: nella fattispecie, la cenere di buccia di riso per la produzione del 90% del biossido di silicio destinato alla vernice esterna.