La ultracoupé alsaziana viene dedicata agli appassionati della guida più dinamica: la tiratura sarà di 60 unità a 3 milioni di euro ciascuna.
Una ulteriore “derivata” da Chiron, e che si rivolge ad una (ovviamente molto ristretta) tipologia di enthusiast alla ricerca delle più genuine emozionalità della guida sportiva. Ecco, in estrema sintesi, la “carta d’identità” con cui Bugatti svela la nuova “specialissima” Chiron Pur Sport: soltanto 60 unità ne verranno realizzate (il nuovo programma va, quindi, ad aggiungersi alle precedenti “special” Chiron Edition Noire, 110 Ans e Super Sport 300+), e ciascuna delle quali ad un prezzo di partenza nell’ordine di 3 milioni di euro. La produzione, chiaramente a mano e facendo ricorso alla consueta elevatissima cura artigianale che contraddistingue le nobili hypercar di Molsheim, verrà avviata nella seconda metà del 2020.
Guadagna mezzo quintale
In ordine alle nuove finalità di immagine, Bugatti Chiron Pur Sport porta in dote una serie di aggiornamenti rivolti ad un affinamento delle già elevatissime proprietà aerodinamiche ed alla riduzione dei pesi: il tutto, per rendere la hypercar alsaziana ancora più reattiva nella guida sul misto-stretto. Per una volta, dunque, l’attenzione alla velocità di punta passa in (relativo) secondo piano. Nuovi, a questo proposito, sono i paraurti, oggetto di un nuovo disegno, così come inedito è l’alettone posteriore fisso (ovvero senza alcun sostegno di regolazione attiva a comando idraulico). Con l’adozione di nuovi terminali di scarico in titanio, integrati nel diffusore e prodotti con un procedimento di stampa 3D, ed un layout abitacolo più “snello” (i rivestimenti sono in Alcantara anziché in pelle; i dettagli in metallo vengono sostituiti da particolari in tessuto; i comandi fanno ricorso a titanio ed alluminio), Bugatti Chiron Pur Sport denuncia 50 kg in meno. Inediti sono anche i cerchi, progettati esclusivamente per la nuova configurazione Pur Sport e, qui, provvisti di sottili “flaps” che ottimizzano le capacità di ventilazione all’impianto frenante (anch’esso aggiornato: nuovi dischi e titanio per il materiale di attrito) e l’aerodinamica della vettura. Un set di pneumatici Michelin Sport Cup 2R da, rispettivamente, 285/30 R 20 all’avantreno e 355/25 R 21 al retrotreno completa i gruppi ruota.
Assetto più “duro” e una modalità di guida in più
L’impostazione di Bugatti Chiron Pur Sport comprende anche un nuovo studio alle dinamiche telaio: nuove barre antirollio in fibra di carbonio si abbinano ad un set di sospensioni irrigidite del 65% anteriormente e del 33% posteriormente, modificate nelle geometrie, nei supporti e della centralina elettronica di controllo. A disposizione del pilota c’è ora un nuovo programma di guida “Sport+” (in aggiunta alle modalità Motorway, Handling e Sport), che “ritarda” l’entrata in funzione del Traction control e regala ai conducenti più smaliziati la possibilità di far sovrasterzare la poderosa Bugatti nelle curve prese ad alte velocità.
Propulsione: novità nella rapportatura
Dietro all’abitacolo, Bugatti Chiron Pur Sport viene provvista della medesima motorizzazione 8.0 V16 quadri-turbo da 1.500 CV di potenza massima ed una forza motrice da 1.600 Nm di coppia massima: il capolavoro di ingegneria che equipaggia le ultracoupé alsaziane è, dunque, sostanzialmente immutato, se si esclude la modifica attuata all’impianto di scarico. Per le nuove esigenze “ultra-sprint”, l’upgrade di engineering alla meccatronica è stato maggiormente rivolto alla tecnologia di trasmissione: nello specifico, il cambio ha ricevuto un corposo aggiornamento nei componenti e nella rapportatura (più corta del 15%) a tutto vantaggio dell’accelerazione. La velocità massima viene “limitata” a 350 km/h, tuttavia, a vantaggio dell’elasticità di utilizzo, il regime massimo di lavoro del V16 quadri-turbo è stato modificato di 200 giri/min (ora è 6.900 giri/min). Sebbene i tempi sullo scatto da 0 a 100 km/h, da 0 a 200 km/h e da 0 a 300 km/h non siano stati resi noti, i tecnici di Molsheim riferiscono che la nuova serie speciale Chiron Pur Sport guadagna due secondi, nel tempo di ripresa da 60 a 120 km/h, rispetto alla già spettacolosa Chiron.