La sportiva del Cavallino è sotto i riflettori insieme alla piccola francese e alla monovolume Opel.
La sportiva del Cavallino è sotto i riflettori insieme alla piccola francese e alla monovolume Opel.
Il Volante d’oro è un importante riconoscimento assegnato in Germania dal magazine Auto Bild e dalla Bild am Sonntag, ovvero l’edizione della domenica di questo importante quotidiano tedesco.
Ma dalla nascita di questo premio, 37 anni fa, nessuna Ferrari ha potuto fregiarsi del titolo, quindi l’edizione 2012 verrà ricordata negli annali del Cavallino poiché ha visto il trionfo della F12 berlinetta, ovvero la sportiva di Maranello più potente di sempre con i suoi straripanti 740 CV. Questo risultato si aggiunge alla bacheca di un modello già capace di vincere ad Agosto il premio Auto Bild Design Award 2012
Un’altra protagonista indiscussa del concorso è stata la nuova Renault Clio, interprete della nuova filosofia stilistica della Casa della Losanga e accolta con entusiasmo dal pubblico che l’ha scoperta di recente nelle concessionarie. Si tratta del decimo Volante d’oro approdato nella bacheca del Costruttore transalpino dopo l’ultimo vinto dalla Megane Scenic nel 2009.
Il premio è stato assegnato dopo lo scrupoloso esame delle contendenti da parte di una giuria molto particolare composta da noti piloti collaudatori quali Mattias Ekström, Hans-Joachim Stuck, Walter Röhrl, Christina Surer e Vanina Ickx, e i capo-redattori delle riviste automobilistiche europee del gruppo AutoBILD, affiancati da celebrità del mondo dello spettacolo e dello sport, tra cui Franz Beckenbauer e Boris Becker.
Tra le monovolume invece è stata la Opel Zafira Tourer a brillare e ad ereditare il testimone dai due modelli precedenti che hanno trionfato nello stesso evento nel 1999 e nel 2005. Si tratta della quindicesima volta per Opel e il premio è arrivato per il comfort e la praticità d’utilizzo di questo modello che vanta il sistema Flex7 profondamente rinnovato oltre a diversi sistemi studiati per migliorare la sicurezza durante la marcia.
