Vediamo quali sono i team pronti a dare spettacolo nel 2020 e quali sono le loro aspettative per la stagione
In un clima surreale la Formula 1 si appresta a vivere la stagione 2021 con la prima gara che andrà in scena a Melbourne, in Australia, nel prossimo fine settimana. Anche la seconda tappa del mondiale, in Bahrein, è stata annunciata, mentre la gara vietnamita, prevista come terzo gran premio del 2020, potrebbe saltare a causa del corona virus. In questa atmosfera d’incertezza vediamo quali sono i team e le loro aspettative.
Ferrari
E’ sempre la squadra più attesa, quella più osannata, quella più discussa, correre con quei colori mette a chiunque una pressione enorme, chiedere a Vettel che si gioca il tutto per tutto contro l’arrembante Leclerc, che ormai sembra averlo scalzato nelle gerarchie della squadra. I rumors raccontano di un team che si è nascosto nei test, gli uomini in rosso parlano con toni calmi e insoddisfatti di una monoposto creata per vincere, mentre gli avversari la temono e minacciano rivolte nei confronti della FIA per via di un accordo segreto che poi deve esserlo per forza, e che vede al centro dell’attenzione quel motore che in alcuni gran premi dello scorso anno, come Monza, ha fatto gridare al miracolo.
Mercedes
Quella sospensione che aiuta gli pneumatici anteriori a sfruttare al meglio la loro impronta a terra, con lo sterzo che si muove in avanti nelle frenate, ha fatto molto discutere e potrebbe essere l’arma in più per la Mercedes in questa stagione. Dopo tutto, lo squadrone della Stella è il riferimento perché ha vinto e chi vince è sempre il team da inseguire. La squadra è solida, con Hamilton che oscura per popolarità Bottas anche nei box e che mira a conquistare il suo settimo titolo iridato per entrare nel mito. Vedremo se Toto Wolff sarà costretto ancora a battere i pugni sul tavolo o se potrà continuare a gioire gestendo qualifiche e gare.
Red Bull
Attenzione alla Red Bull, Verstappen è pronto per vincere un titolo, la fame di vittoria ormai è sempre più grande dalle parti di Milton Keynes e la power unit Honda sembra essere all’altezza dell’aerodinamica di Adrian Newey, per cui ci i tori da corsa di Mateschitz hanno delle chance che non avevano dai tempi d’oro di Vettel. Ci aspettiamo di vedere le Red Bull lottare per la vittoria in molte gare, e se Albon continuerà ad essere incisivo nel portare punti importanti alla squadra, anche nel mondiale costruttori.
McLaren
La squadra è affiatata, Lando Norris è veloce e Sainz è maturo, la monoposto è migliorata e potrebbe lottare per il podio in più di un’occasione. Insomma, la McLaren sta tornando, non è ancora quella dei tempi d’oro, ma sembra lontana anni luce da quella sprofondata nelle retrovie pur avendo un fenomeno del calibro di Alonso alla guida. Vedremo se riuscirà finalmente a colmare il gap dalle 3 squadre di vertice ma è sicuro che nel 2020 avrà altre monoposto veloci a contenderle le posizioni importanti anche a ridosso del podio.
Renault
Tra le squadre che potrebbero risalire in classifica nel 2020 potrebbe esserci la Renault, che ha una power unit cresciuta nel 2019 ma anche un’aerodinamica migliorata. Lo speriamo tutti perché un talento come Ricciardo merita una monoposto all’altezza. Quest’anno ci sarà anche Ocon, che ha preso il posto di Hulkenberg, e che non vede l’ora di rimettersi in gioco dopo una stagione da riserva alla Mercedes. Quindi, non mancano le novità e le speranze per la Casa francese che prosegue la sua fase di crescita in Formula 1.
Alpha Tauri
La Toro Rosso diventa Alpha Tauri, sempre di tori si tratta, ma sopratutto vede la presenza di due piloti consistenti come Kvyat, uomo d’esperienza e di grande velocità e Gasly, che da quando è stato retrocesso dalla Red Bull è diventato sempre più veloce scrollandosi di dosso la responsabilità di correre nella squadra più blasonata. Il motore firmato Honda sarà senz’altro uno dei punti di forza delle monoposto di questo team che dovremo imparare ad identificare per la nuova livrea.
Racing Point
Quella che era la Force India e che si appresta a diventare Aston Martin è una delle scuderie che ha investito maggiormente dallo scorso anno, complice il cambio di proprietà che ha visto giungere al timone il facoltoso padre di Lance Stroll. I rumors dicono che abbia preso in prestito fin troppe soluzioni dalla Mercedes dello scorso anno, e questo lascia supporre che sia particolarmente veloce. Vedremo se Lance Stroll riuscirà a sfruttarne il potenziale, mentre Perez avrà tra le mani una monoposto competitiva per maturare risultati importanti.
Alfa Romeo
L’Alfa Romeo per ogni appassionato rappresenta sempre un punto di riferimento e il fatto che abbia la power unit griffata Ferrari è pura poesia. Certo, sarebbe bello vederla lottare per le posizioni di vertice, anche perché Raikkonen è un top driver e Giovinazzi ha dimostrato talento nella seconda parte del 2019. La monoposto è cresciuta, la speranza è che abbia un’evoluzione adeguata nel corso della stagione.
Haas
La squadra statunitense non ha certo brillato nel 2019, per cui ci aspettiamo una risalita in classifica. Se lo auspicano anche i due piloti Magnussen e Grosjean che sperano di tornare ad assaporare la gioia del podio, o per lo meno la possibilità di conquistare punti importanti per il mondiale costruttori.
Williams
Dopo la debacle dello scorso anno la Williams è cresciuta, e non poteva essere altrimenti, e il fatto che Russel, talento che ancora non ha avuto modo di mostrare il suo potenziale in Formula 1, abbia affermato di avere una macchina, nel senso di una monoposto in grado di stare con il gruppo, è decisamente positivo. Rimane da vedere come si approccerà alla stagione Latifi, il suo compagno di squadra.