Il calendario del mondiale di Formula 1 sarà determinato dall’espansione del corona virus che potrebbe spostare anche l’ultima gara al 13 dicembre
I motori spenti in Formula 1 fanno rumore, perché un mondo che si sposta in tutto il globo per correre a velocità folli, quando rimane fermo lascia tutti di stucco. Gli organizzatori avevano provato a non far inceppare il meccanismo, avevano tentato di resistere all’avanzata della pandemia da corona virus, ma alla fine hanno dovuto alzare bandiera bianca, nonostante qualche team, 3 per l’esattezza, Alpha Tauri, Red Bull e Racin Point, avrebbero voluto correre. Adesso però, con il virus che si espande velocemente tra i vari continenti, non è facile capire quale sarà il nuovo calendario del 2020.
Calendario provvisorio con partenza il 7 giugno a Baku
Con un disarmante effetto domino anche le gare in programma dopo il gran premio d’Australia stanno saltando. Per cui, sempre se l’espansione del virus lo consentirà, la Formula 1 potrebbe ripartire a Baku il 7 giugno, con buona pace dei gran premi di Spagna e Monaco, destinati anch’essi a saltare. Quindi, come avevamo preventivato ieri nel nostro articolo sull’annullamento della gara australiana, non ci sarà la pausa estiva per i team, che in quel frangente saranno chiamati a disputare il recupero del gran premio di Zandvoort; inoltre, si dovrebbe correre ad Abu Dhabi il 13 dicembre in modo che possano essere recuperate le gare di Vietnam e Cina. Ma è chiaro che si tratta di ipotesi che attendono tutti i crismi dell’ufficialità.
Come lavoreranno i team fino al 7 giugno?
Questo intervallo di tempo così ampio disegna un nuovo scenario anche in merito allo sviluppo delle monoposto perché le squadre potrebbero continuare a lavorare sulle vetture, e al simulatore, sempre che la FIA e il regolamento lo consentano, anche in questo caso bisogna capire quali saranno le decisioni in merito e le possibilità che avranno i vari team. Quello che è certo è che mancando un confronto diretto sarà difficile capire anche su quali aree intervenire con più determinazione per fronteggiare gli avversari.
Stop alle fabbriche per riorganizzare le date
Inoltre, la FIA ha comunicato l’anticipo e l’estensione del periodo di stop dell’attività in fabbrica. Questo lasso di tempo, che è programmato ogni stagione, quest’anno avrà una durata di tre settimane e non di due come di solito e consentirà di liberare dei weekend durante l’estate, in cui l’organizzazione cercherà di recuperare i GP non disputati ad inizio stagione.