Posto che occorre buon senso e si deve uscire di casa il meno possibile, esistono procedimenti limitare il contagio da Coronavirus attraverso la sanificazione e la igienizzazione dell’auto.
Un’autovettura mantenuta nelle migliori condizioni rappresenta sempre un piacere per i conducenti e per i passeggeri; e ciò vale ancora di più per tutti coloro che soffrono di allergie stagionali: è sempre bene ricordare che l’abitacolo, proprio a causa della sua conformazione, rappresenta un “deposito” privilegiato per pollini ed allergeni che così tanta noia provocano a sempre più persone.
Importante da sapere
Un rapporto Istat diffuso nella primavera 2019 in occasione della “Giornata mondiale dell’asma” indicava che ogni anno in Italia circa 9 milioni di persone si ammalano di allergie respiratorie provocate dalla presenza di pollini nell’aria; quattro milioni di esse devono ricorrere alle cure mediche. Nel dettaglio, l’asma dovuta ad allergie colpisce il 50% degli adulti e l’80% dei bambini.
Il Covid-19 sopravvive sulle superfici
Tuttavia, mai come in questo delicatissimo periodo di emergenza coronavirus è importante considerare l’opportunità di una corretta sanificazione ed una adeguata igienizzazione dell’abitacolo dellauto. Due azioni alle quali in molti casi non si dà l’importanza che esse meriterebbero, salvo accorgersene quando ci si renda conto che anche queste due procedure possono contribuire alla diminuzione dei batteri che si annidano nell’abitacolo (i quali, d’altro canto, sono per di più alla base dei cattivi odori che vengono emanati dagli impianti di climatizzazione non mantenuti in maniera corretta). Il Covid-19, indicano gli esperti, sopravvive per lungo tempo sulle superfici; di conseguenza, anche all’interno dei veicoli. E se si considera che, in media, l’autovettura viene utilizzata per 11 ore alla settimana, è facile comprendere come, insieme agli ambienti domestici, l’auto costituisca uno dei principali ambiti di vita quotidiana per la grande maggioranza delle persone.
Impariamo dalle emergenze
Se si deve, per questioni di salute, di necessità o di lavoro (gli unici tre motivi che, motivati da autodichiarazione, il Dpcm “Io resto a casa” del 9 marzo 2020 concede alle persone per uscire di casa) mettersi al volante della propria auto, è quindi utile conoscere in anticipo quali accorgimenti adottare per limitare i rischi di contagio da Covid-19. Si tratta di operazioni alla portata di chiunque, e che è altresì opportuno non archiviare “fra le cose meno utili” una volta che questa emergenza sarà terminata (tutti ci auguriamo che ciò avvenga quanto prima); al contrario: l’auspicio è che questa epidemia, assurta al rango di “pandemia” da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dia a tutti un importante insegnamento: che, cioè, mantenere sempre vigile la propria attenzione e ricordarsi sempre che gli oggetti di uso più comune necessitano di adeguata pulizia diventino “cosa pubblica”.
Se non posso lavarmi le mani…
In casa o sul lavoro, tutti hanno la possibilità di lavarsi – e, se del caso, anche disinfettarsi – quando più lo ritengono opportuno. Quando si sale in auto, la protezione dai contatti che si sono avuti con l’ambiente esterno è inferiore. Nasce anche da qui, cioè dal fatto che sono le stesse persone ad “accumulare” gli agenti virali sugli oggetti, a suggerire l’opportunità di una adeguata pulizia dell’abitacolo dell’auto. “Sotto”, quindi, una volta pulite le mani con gel a base alcolica, con le salviette disinfettanti ed igienizzanti, particolarmente indicate per tutti i punti di maggiore contatto con le mani:
- volante
- pomello del cambio
- chiave di avviamento
- pulsanti autoradio
- pulsanti dell’impianto A/C
- levette sul piantone dello sterzo
- display del modulo infotainment
Igienizzare l’abitacolo: bastano pochi minuti
Questa operazione, che ha l’obiettivo di liberare l’ambiente nel quale si soggiorna da impurità e sostanze nocive, è opportuno che venga eseguita con prodotti adeguati, normalmente reperibili in commercio. Alcuni di essi sono a tutti gli effetti “Presidio medico chirurgico 19440”. Con questi prodotti, venduti sotto forma di spray, è possibile disinfettare l’abitacolo (spruzzandone il contenuto sulle superfici) e l’impianto di condizionamento. In quest’ultimo caso, il procedimento è semplice: è sufficiente introdurre il tubicino – generalmente a corredo del prodotto – nelle bocchette di aerazione e dare il via all’erogazione del contenuto, nei tempi indicati dall’azienda produttrice e avendo cura di attivare l’impianto di condizionamento, prima, ed aerare l’abitacolo per alcuni minuti ad operazione completata. È tuttavia importante seguire le istruzioni del produttore.
C’è poi l’ozono, procedimento attraverso il quale l’abitacolo – mediante una emissione controllata di questo gas formato da tre atomi di ossigeno – viene saturato e liberato da muffe, microbi e batteri. La sanificazione dell’interno dei veicoli con l’ozono va effettuata presso centri di assistenza (officine, autolavaggi) che dispongono dell’attrezzatura adatta.
Le operazioni da fare con più frequenza
Tanto per la propria auto quanto per le vetture utilizzate in condivisione (ad esempio quelle destinate all’autonoleggio oppure ai servizi di car sharing) è altresì importante, oltre a seguire le indicazioni di cui sopra, provvedere ad altri accorgimenti: utilizzare, ad esempio, l’aspirapolvere sulla tappezzeria e sui sedili, e lavare i tessuti con i prodotti detergenti appositi, facendo particolare attenzione ai tappetini e avendo cura di sostituirli di tanto in tanto.
Buon senso, soprattutto
Questo “vademecum” sulla corretta manutenzione dell’abitacolo della propria auto nell’emergenza coronavirus va inteso che debba accompagnarsi ad una indispensabile prescrizione (e da parte nostra non ci stancheremo mai di farlo fino a quando le necessità sociali lo richiederanno): tenere sempre a mente i comportamenti-base da adottare in questo periodo indicati dal Ministero della Salute.
- Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con gel a base alcolica
- Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
- Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
- Coprirsi bocca e naso con fazzoletti monouso quando si starnutisce o si tossisce; se non si ha un fazzoletto a portata di mano, usare la piega del gomito
- Non assumere farmaci antivirali né antibiotici senza la prescrizione del proprio medico
- Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro od alcol
- Usare la mascherina soltanto se si sospetta di essere malati o se si assistono persone malate
- Tener presente che i prodotti “Made in China” e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
- Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus
- In caso di dubbi, non recarsi al Pronto soccorso, ma chiamare il proprio medico di famiglia e seguire le sue istruzioni.
Essenziale, poi, è tenere presente che dallo scorso 10 marzo, ed almeno fino al prossimo 3 aprile 2020, tutta Italia è stata decretata “Zona rossa”; dunque, qualsiasi spostamento al di fuori delle mura domestiche deve avvenire per “comprovati motivi”, e va accompagnato da una autodichiarazione che viene firmata sotto la propria responsabilità (costituisce atto ufficiale, come tale è soggetta alle sanzioni previste dal Codice Penale per i trasgressori).