Nel mese di marzo il mercato italiano delle due ruote ha segnato 8.512 immatricolazioni, pari ad un meno 66% rispetto al medesimo mese del 2019.
Il mercato italiano delle due ruote ha segnato 8.512 immatricolazioni nel mese di marzo, pari ad un crollo del 66% rispetto al medesimo mese dello scorso anno. I dati diffusi da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo, Motociclo e Accessori) non lasciano spazio a dubbi: il pesante calo delle vendite registrato nel mese appena trascorso è dipeso dall’emergenza sanitaria del Coronavirus.
L’andamento delle vendite di scooter e moto vantano una differente flessioni: per gli scooter le immatricolazioni hanno registrato un calo pari al 62,7% (4.701 unità vendute), mentre le moto distribuite sono state 3.807 (-69,5%). Infine i ciclomotori distribuiti a marzo 2020 sono stati appena 532, registrando un -62,4% rispetto allo stesso periodo del 2019. Se si considera il primo trimestre dell’anno, le vendite complessive in Italia dei veicoli a due ruote hanno raggiunto quota 41.298 unità, suddivisi in 21.783 scooter (-21,9%), 19.476 moto (-27,6%) e 4.023 ciclomotori (+8,2%).
“Tutta la filiera del mondo delle due ruote a motore, a pedale, elettrico, i quadricicli, gli accessori e i caschi sta soffrendo – ha dichiarato il Presidente di Confindustria ANCMA, Paolo Magri, che ha inoltre aggiunto – e i paragoni con i mesi e i periodi dello scorso anno non sono realistici, ma semplicemente inquadrano un momento storico mondiale unico e senza precedenti. Detto ciò Confindustria ANCMA non ha mai smesso di lavorare ed essere presente su ogni tavolo per rappresentare e difendere il settore a tutti i livelli istituzionali italiani e comunitari. Siamo in continuo contatto con le istituzioni per programmare l’attuale ma anche pensare al futuro che dovrà essere di ripartenza con fiducia e forza mai vista prima. Ora i freddi numeri che, ripeto, rappresentano il momento contingente, ma non quello che sarà il futuro del settore delle due ruote.”