Schumacher voleva il tedesco in Ferrari al posto di Alonso, mentre oggi Vettel è in difficoltà perché poco sostenuto e costretto a lottare con Leclerc
In questo periodo di pausa forzata la Formula 1 è come un vulcano pronto ad esplodere, perché è difficile per uomini abituati a sfidarsi in pista rimanere a casa. Così, non manca giorno in cui non affiorano aneddoti passati e previsioni sul prossimo futuro del Circus. Chiaramente, la Ferrari è la squadra con più occhi addosso, visto che la situazione nel box di Maranello non è certo idilliaca. Infatti, mentre Leclerc trionfa nella Formula 1 virtuale, Vettel è sempre più in secondo piano e non è chiaro se la prossima stagione possa rinnovare per 1 anno, o lasciare il team. Intanto, è tornato a parlare di lui un personaggio del calibro di Luca Cordero di Montezemolo, che ha rilasciato delle dichiarazioni interessanti a Sky Sport.
Schumacher voleva portare Vettel in Ferrari
I destini di Vettel e della Ferrari avrebbero potuto incrociarsi prima grazie a Schumacher. “Vettel era il pilota che Schumacher avrebbe voluto a tutti i costi alla Ferrari, lo diceva già dopo la sua esperienza con la Toro Rosso, dunque prima che andasse in Red Bull. Noi lo reputammo un pilota non pronto, ancora immaturo, e gli preferimmo Alonso, che con noi non dimentichiamo, al di là degli aspetti caratteriali, ha vinto tante gare come Monza o Silverstone ed ha sfiorato due volte il titolo”. Con queste parole l’ex Presidente della Ferrari spiega lo spirito da talent scout del leggendario Michael, ma difende la scelta di Alonso, che proprio contro Vettel ha perso due mondiali, uno dei quali per un grave errore di strategia del muretto box della Ferrari.
Vettel oggi non rende perché poco sostenuto e costretto a rischiare
Non mancano delle riflessioni di Montezemolo relative al Vettel odierno, un pilota che sembra smarrito forse perché poco sostenuto ora che c’è Leclerc, e costretto ad provare manovre sempre più rischiose per raggiungere risultati apprezzabili. “Vettel è un ragazzo che sente molto la pressione, ha bisogno di essere sostenuto,però secondo me è ancora molto molto forte, ha fatto sicuramente qualche errore in più, ma alcuni li ha fatti perché si era ritrovato nella condizione di dover osare, ed io penso che in F1 sia sempre meglio provarci piuttosto che star dietro. E’ come quando hai una macchina che è veloce ma che si rompe: sempre meglio averne una così che sai che va forte, perché sai che l’affidabilità poi andrà a posto, piuttosto che avere una macchina che non si rompe mai ma che prende un secondo al giro”.
Qualche riflessione immancabile su Leclerc
Chiaramente, non si è sottratto dall’effettuare delle considerazioni su Leclerc, il fortissimo pilota monegasco che ha fatto vacillare Vettel mettendo in difficoltà Binotto. Inoltre, per affrontare l’argomento ha raccontato un aneddoto relativo a Barrichello. “Leclerc è fortissimo, ha una grossa pressione, speriamo non si monti troppo la testa, ma mi sembra sia un ragazzo velocissimo come ha dimostrato già all’Alfa Romeo e che sbaglia molto poco. Lui e Vettel possono convinvere? E’ un tema delicato per Binotto, bisogna spiegare loro che corrono prima di tutto per la Ferrari, altrimenti Mattia si ritroverà nella stessa situazione nella quale mi trovai io con Barrichello, quando dovetti dire a Rubens: fatti un tuo team e poi fai quello che vuoi, fino a quando rimarrai con noi farai quello che dico io. Spero tra i piloti sia tutto chiaro, poi per le gerarchie si vedrà dopo quattro o cinque gare in base ai punti in classifica”.