Con l’ennesima gara rimandata il campionato di Formula 1 2020 non ha ancora la data del primo gran premio stagionale
Adesso le cose si complicano, perché in un calendario così carico come quello della Formula 1 attuale, è difficile, se non improbabile, ricollocare gli appuntamenti saltati, sopratutto ora che la lista si allunga in maniera considerevole. Già, perché l’ultimo gran premio rinviato a causa, manco a dirlo, del corona virus, è quello del Canada. E così il weekend che va dal 12 al 14 giugno non sarà più quello di partenza per la massima formula.
Forse si ricomincerà in Francia dal 26 giugno
Saltato il Canada, che non sarà facile ricollocare in un calendario che si annuncia sempre più fitto, potrebbe essere il gran premio di Francia, quello del weekend dal 26 al 28 giugno, l’appuntamento più papabile, sempre che il corona virus non si metta di mezzo di nuovo. Quindi, bisognerà considerare l’evoluzione della pandemia per capire se la corsa francese potrà aprire finalmente la stagione 2020 o se bisognerà attendere ancora.
Il rinvio del GP del Canada una decisione inevitabile
Come si evince dal comunicato ufficiale, la salute giustamente ha avuto la priorità. D’altra parte l’Australia è stato un duro insegnamento per tutta la Formula 1. Quindi il comunicato ufficiale recità così: “questo rinvio non è stata una decisione facile da prendere, nell’ultimo mese siamo stati in costante comunicazione con la F1 e con i rappresentanti della città di Montreal, governi provinciali, federali ed il Turismo. Abbiamo ascoltato le direttive emesse dai funzionari della sanità pubblica che stanno seguendo le linee guida dettate dalle autorità per il Covid-19. I nostri pensieri e i nostri più sinceri ringraziamenti vanno agli uomini e alle donne che lavorano instancabilmente per mantenerci sani, al sicuro e nutriti durante questi periodi incerti.”
Da parte sua, Chase Carey, CEO della Formula 1, con le sue dichiarazioni ha dato sostegno agli organizzatori. “Abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri amici del Gp del Canada nelle ultime settimane, li abbiamo supportati nel prendere questa decisione, che è necessaria per garantire la sicurezza dei tifosi e di tutta la F1. Non vediamo l’ora di ritornare nella meravigliosa città di Montreal e anche se dovremo aspettare ancora un po’, realizzeremo un grande spettacolo quando saremo lì, più avanti nel corso dell’anno”.