Gli apparecchi dovranno essere sigillati, dotati di ricevitore elettronico Gps e di dispositivo di telefonia mobile Gprs per la trasmissione dati.
Gli apparecchi dovranno essere sigillati, dotati di ricevitore elettronico Gps e di dispositivo di telefonia mobile Gprs per la trasmissione dati.
Un nuovo passo è stato fatto nella lotta, da parte delle assicurazioni, alle frodi nel settore Rc auto con l’aiuto delle scatole nere: è stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 30/2013 l’atteso decreto del ministero dei Trasporti che stabilisce i requisiti tecnici che le black box devono possedere per essere regolamentari.
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Gli apparecchi devono essere sigillati, ancorati a elementi fissi dell’auto, alimentati a batteria e dotati di un ricevitore elettronico Gps (compatibile con la nuova costellazione Galileo per la geo-radiolocalizzazione terrestre tramite rete di satelliti artificiali). Parte del sistema della scatola nera anche un dispositivo di telefonia mobile Gprs per la trasmissione dati tramite rete Gsm-Umts, una memoria flash e una memoria ram per registrare i dati fra una trasmissione e l’altra e infine un’antenna integrata wireless bi-direzionale per comunicare con altri dispositivi installati a bordo del veicolo.
«Questo strumento potrà essere certamente utile per la lotta alle frodi assicurative, consentendo di determinare in misura infinitesimale la posizione e la velocità dei veicoli», spiega Giovanni D’Agata, fondatore dello Sportello dei Diritti, «anche se restano tuttora forti dubbi circa i rischi per la riservatezza personale e la privacy dei cittadini. Gli automobilisti che decideranno di installarla, infatti, saranno tanti in un momento di crisi come quello che viviamo, per poter aderire alla riduzione delle tariffe assicurative promesse in cambio della black box a bordo».
Per il via libera definitivo alla normativa sono ancora due i passaggi attesi: un decreto del ministero dello Sviluppo economico (di cui al comma 1-ter dell’articolo 32 del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito con modificazioni in legge 24 marzo 2012, n. 27) e la pubblicazione del regolamento relativo alla materia dell’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (già Isvap).