Finiture premium consumi da diesel e un gran comfort di marcia.
Finiture premium consumi da diesel e un gran comfort di marcia.
La Mazda con la nuova “2” si rilancia in maniera prepotente nel mondo delle utilitarie, e tira fuori l’ennesimo prodotto premium capace di guardare dritto negli occhi la concorrenza più blasonata. Abbiamo provato la versione più accessoriata, la Exceed, con il 1.5 a benzina da 90 CV ed un abbinamento cromatico davvero intrigante per via della vernice metallizzata Soul Red e degli interni bicolore bianchi e neri.
Esterno: la forma compatta del Kodo Design
Non scherzavano affatto gli uomini della Mazda quando hanno preso come metro di paragone per la nuova 2 niente meno che l’Audi A1, la piccola di Ingolstadt. E così, si capisce subito che la vettura di segmento B della Casa di Hiroshima fa sul serio, basta guardare quei fari Full Led che ammiccano ai lati della grande calandra cromata con tanto di fregio del colore della carrozzeria. Un rosso metallizzato, che si ripropone anche nei cerchi in lega diamantati da 16 pollici e si ritrova perfino nella parte bassa del paraurti posteriore. L’aspetto è compatto, ma personale, filante, con la fiancata contraddistinta dalla linea di cintura alta ed il posteriore in stile coupé, grazie ai grandi gruppi ottici, allo Spoiler sul portellone, ed al lunotto avvolgente.
Interno: piccola ma premium
Se l’esterno promette grandi contenuti, l’interno mantiene decisamente la parola data: la plancia è filante, innovativa, con tanto di strumentazione di stampo motociclistico al centro ed head-up display davanti al guidatore che fuori esce non appena si spinge il pulsante d’accensione. Il display centrale in stile tablet da 7 pollici è fisso, così non si rompe riferiscono dalla Mazda, ed è semplice ed intuitivo, al punto che è difficile capire se sia più semplice utilizzarlo attraverso lo schermo touch screen o tramite il controller posizionato sul tunnel centrale. Ad ogni modo, tutto è a portata di mano, la posizione di guida è precisa, e non ci si ritrova a fare i conti con la pedaliera non perfettamente allineata o con lo sterzo troppo vicino alle ginocchia, come accade su certe concorrenti, mentre anche il piede sinistro ha uno spazio più che dignitoso. Notizie confortanti che si aggiungono alla grande cura riservata alle finiture, soprattutto nell’esemplare in prova, nel quale la pelle adorna sia parte della plancia, che i sedili e persino una porzione dei pannelli porta. L’aspetto premium si nota anche attraverso questi particolari, ed è difficile farle un appunto per il suo abitacolo, ci sono persino le cinture regolabili in altezza, i sedili riscaldabili e la telecamera posteriore. Certo non tutto è di serie, ma c’è veramente poco da aggiungere alla sua dotazione ed i costi per avere tutti gli ultimi ritrovati della tecnologia sono decisamente accessibili.
Al volante: leggera e poco assetata
L’aspetto che si percepisce subito al volante della Mazda 2 è la sua leggerezza, anche qui gli ingegneri Mazda non mentivano affatto quando hanno dichiarato di voler contenere i pesi. Merito degli acciai ad altissima resistenza, che hanno fornito rigidità senza intaccare la massa complessiva, dichiarata in poco più di 1.000 kg, quasi come quella della MX-5. Ne deriva un comportamento dinamico piuttosto agile, supportato da un motore pronto a salire di giri in accelerazione, ma leggermente meno disinvolto durante la fase di ripresa con i rapporti alti. Poco male, la leva del cambio somiglia molto a quella di una MX-5 per cui scalare rapporto non risulterà mai una fatica. Oltretutto, la frizione è leggera e questo consente di non rimpiangere l’automatico nemmeno in città. In questa sequela di elementi ben accordati tra loro, lo sterzo è un filo meno pronto di quanto ci si aspetterebbe, intendiamoci, è progressivo e leggero, adatto alla sua missione, ma quando il livello complessivo è così elevato, ci si aspetta il massimo da ogni componente. In ogni caso, il comando è molto sensibile e consente di percepire l’avvicinarsi del limite della vettura, per la gioia dei guidatori più smaliziati. Le prestazioni non sono inferiori a quelle di un 1.0 sovralimentato, ma la regolarità di funzionamento è tutta un’altra cosa, e poi i consumi, sono, quasi sempre comparabili a quelli di un diesel dalla cilindrata equivalente. Anche guidando senza troppe attenzioni non si supera mai una percorrenza di 6l/100 km, mentre per vedere i 5,6 l/100 km sul computer di bordo non è necessario guidare come se si avesse un uovo sotto il pedale del gas. Ecco, è l’equilibrio la dote migliore della Mazda 2, unito ad un confort di marcia da piccola ammiraglia.
Prezzo: 20.229 euro tutto incluso
Se pensate che oltre 20.000 euro per una vettura di segmento B siano troppi, allora consultare i listini di auto equivalenti con tutti gli accessori presenti sulla Mazda 2 in prova, in listino a 17.800 euro. Perché se si pensa che su questa piccola ci sono l’head-up display, i sedili riscaldabili in pelle traforata, la smart key, gli abbaglianti automatici, il sensore di pressione degli pneumatici, il navigatore, i fari Full Led, la retrocamera, il sistema che rileva il superamento della linea di Carreggiata ed altro ancora, si capisce che alla Mazda puntano in alto e che la parola premium non è stata usata solamente per impressionare. Volendo, la versione Evolve, parte da poco più di 15.000 euro, e con i pack si può avere tanta tecnologia a prezzi ragionevoli..