Il responsabile del brand Fiat Olivier François indica che la concept Centoventi potrebbe fare da pase di partenza per la nuova serie della “segmento A”.
“L’avevamo ipotizzato”: del resto, si era trattato di un giochino piuttosto semplice. Che Fiat Centoventi possa assumere un ruolo di riferimento nei confronti della quarta generazione di Fiat Panda, ci era sembrato abbastanza chiaro. Gli ingredienti c’erano tutti, e ben visibili: le linee esterne, le dimensioni del corpo vettura; la versatilità di impiego; e l’adozione di un sistema di alimentazione 100% elettrico sempre più “centrale” fra le strategie di riposizionamento eco friendly da parte dei big player del comparto automotive. Fca, in questo senso, non fa eccezione. Ed ecco, dalle dichiarazioni che il “numero uno” di Fiat, Olivier François, ha rilasciato ai taccuini di Auto Express, i “punti fermi” della strategia del marchio torinese per i prossimi anni:
- sviluppo di nuovi modelli
- evoluzione dei progetti di elettrificazione
- ottimizzazione della lineup.
“Concetti base” che, a breve termine, potrebbero concretizzarsi nelle nuove proposte Fiat. Una su tutte, anzi, quella forse più attesa in quanto finalizzata alla riconferma – “ovviamente” in chiave aggiornata – della bestseller di “brand”, la prossima generazione di Fiat Panda. Modello cruciale per il mercato italiano in quanto da lungo tempo stabilmente in vetta alla classifica delle auto più vendute nel nostro Paese, la “segmento B” di Fiat verrà, nel 2022, aggiornata nella quarta generazione.
La concept Centoventi base progettuale per Panda 2022?
Ed ecco l’indicazione relativa a Fiat Centoventi. Ma procediamo per gradi. “Non posso concepire Fiat senza Panda”, osserva Olivier François, indicando come la neo-quarantenne citycar è, insieme alla “cugina” 500, portabandiera del marchio torinese. La questione è, se mai, da analizzare su uno spettro industriale e strategico molto ampio, come d’altro canto avviene da tempo nell’illustrazione dei sempre più complessi piani di riposizionamento dei principali Gruppi automotive da tempo indicati (alleanze, sinergie, ottimizzazioni). E se l’attesa partnership con Groupe Psa andrà a rivestire un ruolo di capitale, ed epocale, importanza sulle questioni dell’ottimizzazione delle risorse, ecco affacciarsi la interessante concept “zero emission” che aveva fatto bella mostra di se al Salone di Ginevra 2019.
Posizionamento di mercato all’opposto di 500
Proprio Fiat Centoventi che, per semplicità di realizzazione ed essenzialità di immagine così vicina, nella filosofia di progetto, alla “storica” Panda 1980 disegnata da Giorgetto Giugiaro, potrebbe costituire la base su cui sviluppare la prossima quarta generazione di Fiat Panda, attesa nel 2022. I tempi sono, dunque, piuttosto stretti. Su quale paradigma concettuale, è lo stesso massimo dirigente Fiat ad esprimersi: “I modelli 500 e Panda costituiscono le ‘parti fondamentali’ del marchio. E su due posizioni ben distinte”: urban luxury, cioè, Fiat 500; citycar “tradizionale” (ovvero erede dell’”antico” concetto di “utilitaria”) Fiat Panda. Ad Auto Express, Olivier François assicura che “Ci sarà un futuro per Fiat Panda”. E ciò potrebbe avvenire su un binario di immagine opposto a quello che contraddistingue Fiat 500: “Per questo abbiamo lanciato la nuova generazione di 500 inizialmente in configurazione Cabrio: di fascia alta, con tante possibilità di personalizzazione e ad un prezzo di 30.000 euro. Il giorno in cui presenteremo la nuova serie di Panda, probabilmente avverrà il contrario: una configurazione più essenziale, e ad un prezzo di assoluta competitività”. Caratteristiche immediatamente riconducibili a Fiat Centoventi: una tavolozza di tinte carrozzeria limitata, e accessori “pratici” come modanature e fascioni esterni utilizzabili come protezione del corpo vettura nell’impiego di tutti i giorni nella “giungla urbana”.
Razionalizzazione reciproca dei componenti
È altresì interessante considerare alcuni degli eventuali sviluppi del “matrimonio” tra Fca e Psa in termini di ottimizzazione dei componenti e dei prodotti finiti: nello specifico, pur (ovviamente) rifiutandosi di commentare i programmi industriali che potrebbero scaturire dalla nuova “big Alliance” in quanto la fusione è in fase di realizzazione, Olivier François ha, nelle dichiarazioni ad Auto Express, manifestato personale entusiasmo in merito alle possibilità che deriverebbero dall’unione dei due Gruppi.
Panda “next gen” sulla piattaforma CMP di Psa?
Una delle quali viene, dal magazine di oltremanica, individuata nella piattaforma modulare CMP-Compact Modular Platform di Psa, che rappresenta la “base di partenza” per le vetture di segmento “compact” e “small” e sulla quale possono essere installate motorizzazioni benzina, diesel e 100% elettriche (Opel Corsa e Peugeot 208 insegnano). Una flessibilità che, unita all’ottimizzazione dei costi potenzialmente raggiungibile attraverso la condivisione di componenti su un ampio “plateau” di modelli, ne farebbe la scelta ideale su cui Fiat potrebbe puntare in ordine alla revisione della propria lineup “baby”.
Fiat Panda 2022: ipotesi di motorizzazione
Dunque, niente piattaforma condivisa tra Fiat 500 elettrica e nuova Fiat Panda 2022? Potrebbe essere così (sebbene si preferisca continuare con un condizionale d’obbligo, visto che niente è concreto e molto resta da vedere): ciò in quanto Fiat Panda sarà, anche nella nuova prossima generazione e secondo lo stesso responsabile del “brand”, anche provvista di unità a benzina e, tutt’al più, equipaggiata con un modulo mild-hybrid. Motorizzazioni che, si ipotizza, potrebbero contemplare il 1.2 PureTech aspirato di Psa così come il Fiat TwinAir con sistema “ibrido leggero”. “L’idea – rivela Olivier François – è di poter disporre di un modello 100% elettrico al prezzo di una vettura ad alimentazione convenzionale. Se ci riusciremo, questo rispetterà in pieno la ‘mission’ di Fiat Panda. Se non dovessimo riuscirci, probabilmente avremo bisogno di un motore a combustione, magari abbinato ad un mild-hybrid, e di una versione ‘zero emission’”.