Fase 2, car sharing e bike sharing: come sanificare i veicoli

Redazione Motori.it
05 Giugno 2020
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Semplici accorgimenti, e “accessori” ad hoc (guanti monouso, gel o salviette igienizzanti, fazzolettini) per stare tranquilli ed evitare eventuali contagi.

La prudenza non è mai troppa. Anzi: la ripartenza di tutte le attività – e la possibilità di tornare a spostarsi anche oltre i confini della propria regione di residenza o di domicilio – dopo le lunghe e drammatiche settimane di “lockdown” causato dall’emergenza da Coronavirus, suggeriscono di prestare, se possibile, ancora più attenzione a come ci si muove. Non si deve abbassare la guardia, cioè (e, del resto, le recenti polemiche avanzate da più parti dopo le prime serate di “movida”, in certi casi effettivamente un po’ troppo esuberanti, che si sono viste in alcune delle nostre città, confermano che siamo piuttosto lontani dal poterci considerare “fuori pericolo” del tutto).

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“Autoproteggersi” è la parola d’ordine

Ragione per cui, è opportuno tenere sempre a mente i consigli di autoprotezione – del resto, disposti anche dai decreti del Governo – ad evitare qualsiasi possibilità di ulteriore nuova diffusione del Covid-19. Cosa che, se dovesse avvenire, sarebbe ancora più rovinosa per il Paese.

Anche per questo è importante tenere conto di un corretto approccio alla mobilità: non tanto ai mezzi di trasporto privati – per i quali è tuttavia necessario fare in modo che non divengano essi stessi motivo di diffusione del virus, ora che è consentito trasportare anche chi non convive con il conducente – quanto, e soprattutto, ai mezzi pubblici ed alle formule di utilizzo condiviso.

Il car sharing non è rischioso…

E qui arriviamo al nocciolo della questione: come comportarsi se si possiede l’abbonamento ad uno dei servizi di auto condivisa fra più utenti e si necessiti l’utilizzo della vettura dopo che è stata usata da un’altra persona? È rischioso oppure, mettendo in atto opportune cautele, si può “stare tranquilli”?

… se si è prudenti

Innanzitutto, è bene non farsi prendere dal panico: se qualsiasi luogo può essere potenzialmente un “nido” per i virus, con questo si intende anche il più banale raffreddore. Analogamente alle infreddature, la diffusione del Covid-19 avviene soprattutto attraverso le goccioline (“droplets”) di saliva che vengono disperse nell’ambiente (sempre!) mentre si parla, si tossisce o si starnutisce; e che rimangono nell’ambiente per un po’ di tempo. Se non ci si protegge, si rischia di essere potenziali veicoli di contagio con chi ci sta vicino; o, nel caso del car sharing, con gli utenti che utilizzeranno la vettura (o lo scooter o bici, nel caso del bike sharing) dopo di noi. Attenzione agli altri, dunque; e prudenza.

Qualche semplice accessorio a portata di mano

I servizi di car sharing, da questo punto di vista, partono da un presupposto: essendo servizi aperti al pubblico, gli operatori sono tenuti ad intervenire sulle vetture in utilizzo condiviso. Dunque procedere alla sanificazione. Se, tuttavia, un utente debba servirsi di un’auto in condivisione durante la giornata, è consigliabile mettere in atto una serie di “manovre” atte ad autoproteggersi (e appunto, di conseguenza, a tutelare gli utilizzatori successivi).

>> Mascherina in auto: sì o no, consigli e suggerimenti

È quindi bene avere con se, quando ci si accinga ad utilizzare un’auto condivisa, alcune “cosette” pronte all’uso:

  • fazzolettini di carta usa-e-getta
  • gel igienizzante (oppure salviettine igienizzanti)
  • guanti monouso
  • almeno una mascherina (questa è obbligatoria nei locali pubblici; ed è facile ipotizzare che una vettura condivisa sia ad essi equiparabile).

Ecco le operazioni da fare

  • Si “fissa” l’auto con lo smartphone: ovvero, si accede alla App del servizio di car sharing al quale si è abbonati e si prenota la vettura nel luogo desiderato; terminata questa prima fase, si ripone il telefonino (alcuni “igienisti” hanno cura di sanificarne preventivamente la superficie e la cover, e poi si disinfettano le mani)
  • Si indossano i guanti
  • Si prepara il flaconcino del gel o il pacchetto delle salviette
  • A mascherina già indossata, si provvede alla “pulizia” della vettura: in questa fase, si passa il fazzoletto usa-e-getta imbevuto di gel igienizzante (o la salvietta, in alternativa) sulle superfici del veicolo maggiormente esposte al contatto con le mani, cioè maniglie porta (esterne ed interne), volante, leva del cambio, leva del freno a mano, levette sul piantone, comandi (luci, clacson, climatizzatore, radio), fibbia della cintura di sicurezza, display infotainment, pulsanti degli alzacristalli. È sufficiente “una passata” per avere una ragionevole probabilità di essere al sicuro
  • Si avvia il veicolo, tenendo la mascherina indossata
  • Si abbassano i finestrini e si disinserisce il ricircolo dell’aria: passaggio altrettanto importante questo, poiché così facendo l’abitacolo riceve aria fresca che proviene dal di fuori
  • Una volta terminato il tragitto: si scende dalla vettura, si chiudono le serrature, ci si tolgono i guanti – dopo avere individuato il più vicino cestino! -, ci si puliscono le mani con il gel disinfettante (o con la salvietta) e ci si cambia la mascherina. È bene riprendere in mano il cellulare per “chiudere” la propria corsa, soltanto una volta completato quest’ultimo passaggio.

>> Coronavirus: come sanificare e igienizzare l’abitacolo dell’auto

Attenzione anche alle “due ruote”

Le operazioni che abbiamo elencato devono essere effettuate – chiaramente con le opportune “variazioni sul tema” determinate dalla differente tipologia di veicoli – per tutti gli altri mezzi di trasporto condiviso. Quindi:

  • scooter
  • biciclette
  • monopattini elettrici.

L’unica differenza, in questo caso, consiste nel fatto che chi li utilizza non deve preoccuparsi del fatto di essere “al chiuso”. Per converso, le azioni da compiere sono analoghe a quelle del car sharing. È quindi importante avere a propria disposizione – oltre alla mascherina – gli accessori di cui sopra (guanti monouso, salviette igienizzanti oppure gel igienizzante, fazzolettini usa-e-getta) che vanno utilizzati per:

  • manubrio
  • maniglie
  • bauletto.

Tutti gli elementi della “due ruote” che, cioè, entrano di norma a contatto con le mani.

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