Sul tracciato di Suzuka Sebastian Vettel vince in rimonta portando a 90 punti il distacco in classifica da Alonso, solo quarto.
Sul tracciato di Suzuka Sebastian Vettel vince in rimonta portando a 90 punti il distacco in classifica da Alonso, solo quarto.
L’unica soddisfazione che possiamo ancora avere, dopo un ennesimo Gp del Giappone dominato da Vettel, è che il Mondiale F1 è ancora in vita… Sì perché Vettel avrebbe potuto chiudere la partita, con una ennesima vittoria, su Alonso, matematicamente. Ma con un quarto posto ottenuto con caparbietà dal ferrarista, pur con un distacco abissale di 90 punti (297 a 207), Vettel deve ancora correre per aggiudicarsi il suo quarto Mondiale, anche se gli basterà, la prossima gara, per chiudere il campionato, non perdere più di 22 punti dallo spagnolo…
Ancora una volta tutto ha girato per il meglio per il leader della classifica, dalla fortuna che gli ha dato una mano al via quando si è toccato con Hamilton, che ha rimediato una foratura alla posteriore destra, alla differenza di strategie impostata dai box tra lui e il compagno, che ha dovuto correre con un programma di 3 soste, che si è dimostrato non competitivo rispetto a quello con due sole soste.
Non è che si sia trattata poi solo di fortuna, perché Vettel ancora una volta ci ha messo del suo forzando sul primo stint e riuscendo a prendere dopo 41 giri il giovane Grosjean, autore di una partenza perfetta, migliore di quelle delle due Red Bull che lo precedevano in griglia.
Grazie a questo scatto il francesino è stato a lungo al comando resistendo bravamente al ritorno delle imbattibili Red Bull, e riuscendo per la quarta volta nella stagione a salire sul podio, anche se sul gradino più basso.
Ancora una volta le cose hanno girato male per Webber, che partiva con un’ala più scarica rispetto al compagno, e che non ha voluto, o non ha potuto, cambiare in gara la strategia provando, magari a rischio, a finire la gara con due sole soste. E’ strano che quest’anno, in Red Bull, le cose vadano sempre peggio per lui. E’ chiaro che da quando ha dichiarato di abbandonare la squadra per dedicarsi alle gare di Endurance con la Porsche è stato messo un po’ da parte, anche se proprio non lo merita almeno per la prestazione ottenuta in qualifica.
Ora Vettel, che già pensa al 2014, non può fare altro che rincorrere il record delle 13 vittorie in una stagione detenuto da Schumacher. Già è a quota 9 e potrebbe ancora farcela…
Detto delle Red Bull e delle Lotus, almeno di Grosjean, non resta che parlare delle Ferrari, ancora una volta deludenti. Ormai è chiaro che un quarto posto di Alonso, a 45″ dal vincitore, non può bastare agli appassionati del cavallino, come non soddisfa la decima posizione di Massa. Per ora la Ferrari corre solo per ottenere una seconda posizione nel Mondiale Costruttori, ma dovrà fare ancora i conti con la Mercedes, in Giappone veramente sfortunata. Ormai dovremo rassegnarci a considerare la rossa di Maranello come la terza squadra del mondiale, sognare per Alonso ancora qualche podio “minore”. E sperare che a Maranello stiano lavorando molto concentrati perché per raggiungere, sul piano delle prestazioni, le monoposto disegnata da Adrian Newey, sarà una impresa non molto facile…