La coupé del Leone Rampante tira fuori gli artigli. Ci hanno messo mano gli uomini di Peugeot Sport e la RCZ si è fatta R.
La coupé del Leone Rampante tira fuori gli artigli. Ci hanno messo mano gli uomini di Peugeot Sport e la RCZ si è fatta R.
C’è chi con un assetto ribassato ed una centralina rimapatta pensa di aver realizzato l’innovazione del secolo. Ritenendo di aver messo su strada il modello più sportivo della gamma. Non è il caso di Peugeot, non è il caso di RCZ R. Perché la rivisitazione è stata messa in atto dagli uomini (e donne) di Peugeot Sport. Quelli per cui non basterebbe un libro per raccontare tutti i successi nel mondo del motorsport, sia in strada sia in pista. Attenzione, cura, scrupolo, ma soprattutto passione le componenti teoriche di questa variante estrema di Peugeot RCZ: la nuova Peugeot RCZ R. Una lettera, la R, che racchiude tutto il potenziale di questo missile terra-terra a trazione anteriore, che fa della meccanica il suo punto di forza. Una meccanica che racconta di 270 CV di potenza e di un autobloccante Torsen all’asse anteriore. Elementi essenziali per “sconvolgere” chi siede al volante. Il prezzo non è ancora stato ufficializzato, ma dovrebbe aggirarsi attorno ai 40.000 euro.
Peugeot RCZ R: si distingue senza cambiare
Il grosso sta sotto, perché la variante più sportiva della coupé RCZ non scredita il proprio valore passando la mano su una linea così particolare. Dettagli per marchiare la rinnovata immagine sportiva. Rifiniture per giustificare la presenza di quella lettera R. Il nuovo Spoiler posteriore risponde all’esigenza di una dinamica di guida più performante e diventa fisso. Nuovo anche il diffusore, che integra pure i terminali di scarico. I cerchi in lega bicolore da 19″ sono specifici della nuova Peugeot RCZ R. Davanti, le pinze freno si colorano di rosso. Allo stesso modo le lettere Peugeot sulla calandra e il monogramma R, riproposto anche sul retro della vettura, completano la caratterizzazione di RCZ R. Quattro le tonalità di carrozzeria disponibili: Rosso Eritrea, Nero Perla Nera, Grigio Sidobre e Bianco Opale.
Gli interni: ancora più racing
Muta senza cambiare, evolve senza stravolgere. La nuova Peugeot RCZ R amplifica gli elementi sportivi che già definivano la meno estrema RCZ. Proprio come sopra, sono i particolari a fare la differenza. La profilatura dei sedili diventa più marcata e il rivestimento si veste di pelle Nappa e Alcantara. Il marchio R è di serie. Il colore rosso riprende la questione anche a bordo, dove una serie di impunture dedicate disegnano parte del perimetro dell’abitacolo. La seduta esalta i guidatori più smaliziati, mentre lo spazio dello “strapuntino” posteriore sembrerebbe essere una sorta di proforma. Meglio viaggiare da soli o in coppia. Il battitacco certifica il modello RCZ R, come la placca che si trova tra i due sedili anteriori. Nulla viene lasciato al caso.
Peugeot RCZ R: meccanica da specialisti
Il piatto forte è pronto ad essere servito. La nuova RCZ R non scherza, soprattutto sul piano meccanico. L’intervento di Peugeot Sport è stato provvidenziale per esaltare il carattere di una vettura già ampiamente annoverata tra le sportive di razza. Ma per portare la potenza a 270 CV, il compatto 1,6 litri turbo benzina ha subito una serie di modifiche complesse e articolate. Siglato con la denominazione EP6CDTR, è a tutti gli effetti una nuova unità. La coppia erogata è pari a 330 Nm a 5.500 giri/min. Il monoblocco è stato sottoposto ad un trattamento termico specifico. Il turbocompressore è realizzato secondo la tecnologia Twin Scroll e il collettore di scarico in acciaio ha un nuovo disegno. Nuovi pure i pistoni, in alluminio, sviluppati con MAHLE Motorsport. Per garantire il massimo dell’efficienza e della durata in previsione di un utilizzo in pista, ci sono due ugelli “in testa” per raffreddare il prestazionale “millesei”. Nella mescolanza di migliorie dell’unità di Peugeot RCZ R sono da annoverare pure le bielle, i cui cuscinetti sono rivestiti di un particolare polimero più adatto alle pressioni in gioco. Prestazioni? Passa da 0 a 100 km/h in 5,9 secondi, mentre la velocità massima è autolimitata a 250 km/h. Consumi? Se si ha l’accortezza di guidare con il piede di velluto, i tecnici francesi dichiarano 6,3 l/100 km nel ciclo combinato.
Peugeto RCZ R: la prova su strada
Era ora. Basta elettronica si torna alla meccanica. La presenza dell’autobloccante Torsen non è solo un toccasana per la trazione anteriore, ma è una garanzia per vivere la guida in maniera più pura e passionale. Decisa, stabile e sicura. Aggettivi ripresi più volte per diverse vetture, ma che sulla Peugeot RCZ R sono esaltati indipendentemente dalle condizioni del fondo stradale. La “butti dentro” e lei c’è, ci sta, non si scompone. Un passo veloce, che lo sterzo duro ma preciso regola da una curva all’altra. Oltre all’autobloccante, l’assetto è stato profondamente rivisitato e ora la R è più bassa di 10 mm. Nonostante la differente regolazione di alcuni angoli caratteristici delle ruote, rimane simile alle altre sorelle in gamma. Un retrotreno più incline al Sovrasterzo sarebbe stato perfetto, ma anche così la RCZ R mette in riga quasi tutte le avversarie. Il cambio manuale ben si adatta alla specifiche del motore. Un’unità dalla doppia anima: tranquilla sino a quando si viaggia intorno ai 2.000 giri/min, tira fuori tutto il suo potenziale a partire dai 3.500 giri/min. Fermarsi non è poi un problema. I dischi anteriori hanno un diametro di 380 mm e la presa delle pinze è praticamente immediata una volta premuto il pedale del freno. Una modularità più incline al mondo della pista.