In attesa di vendere tutti gli esemplari (ha già incontrato la metà dei 918 acquirenti), Porsche rilascia nuove immagini tecniche di 918 Spyder.
In attesa di vendere tutti gli esemplari (ha già incontrato la metà dei 918 acquirenti), Porsche rilascia nuove immagini tecniche di 918 Spyder.
A due mesi dalla première ufficiale (Salone di Francoforte 2013), per l’attesa Porsche 918 Spyder è già arrivato il momento di tirare le prime somme. La hypercar en plein air di Zuffenhausen – sviluppata secondo le soluzioni tecnologiche impiegate da Porsche nel motorsport: un progetto che ricalca, osservando la storia Porsche, la leggendaria 959 -, secondo alcune indicazioni riprese dal Web in queste ore, ha già incontrato metà degli acquirenti previsti dalla sua tiratura di 918 esemplari, che vengono messi in vendita a circa 800.000 euro e le cui consegne inizieranno a febbraio. Ma non si tratta di un ritardo nel programma di uscita commerciale, se si fa un paragone con le Ferrari LaFerrari o McLaren P1, le hypercar con le quali 918 Spyder si mette in concorrenza. Semplicemente, è una questione di numeri, che nel caso della tedesca sono più che doppi rispetto alla concorrenza: 499 esemplari per LaFerrari (che hanno tutti trovato immediatamente un proprietario), 375 unità per P1.
Nel frattempo, riassumiamo brevemente le caratteristiche tecniche di Porsche 918 Spyder, che rappresenta l’espressione più elevata della tecnologia di Zuffenhausen. Porsche 918 Spyder, “ibrida” a tecnologia parallela che con 887 CV complessivi (forniti dal 4.6 V8 che sviluppa 608 CV e dai due motori elettrici che erogano 280 CV) prende il titolo di Porsche aspirata più potente mai prodotta: su tutto vale il tempo di 6’57”, ad una media di 179,5 km/h raggiunto a inizio settembre al Nurburgring.
Il design del V8 ha una origine nobile, per gli appassionati di motorsport: deriva dall’unità scelta per la Rs Spyder realizzata per le competizioni nella categoria Lmp2. Collocato in posizione centrale, il V8 viene realizzato con l’impiego di bielle in titanio, albero motore in acciaio alleggerito e componentistica in fibra di carbonio. Altrettanto interessante (e anch’essa “ispirata” dalla Gt3R ibrida) la tecnologia “pulita” impiegata a bordo. Porsche 918 Spyder, infatti, deve il picco di potenza e la trazione integrale all’adozione di due motori elettrici (uno collegato al retrotreno, l’altro all’avantreno) che sviluppano rispettivamente 95 e 115 kW, e vengono alimentati da batterie agli ioni di litio raffreddate a liquido e ricaricabili (in modalità plug-in) in circa 4 ore a 230V (a richiesta è disponibile il sistema “Porsche Speed Charging Station” che riduce i tempi di ricarica a circa 25 minuti).
Le modalità di guida sono cinque, tutte regolate da differenti assetti aerodinamici al corpo vettura (ricordiamo che Porsche 918 Spyder si avvale di raffinati sistemi di aerodinamica attiva) e dal sistema Paa – Porsche Active Aerodynamic che controlla la posizione dell’alettone posteriore e gli splitter anteriori: E-Power (interamente elettrica), Hybrid, Sport Hybrid, Race Hibrid e Hot Lap, che permette di sfruttare a fondo gli 887 CV dell’unità termica e dei motori elettrici.
Di assoluto rilievo i valori prestazionali: Porsche 918 Spyder raggiunge i 345 km/h di velocità massima, viene proiettata da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi, da 0 a 200 in 7,7 secondi e da 0 a 300 km/h in 22 secondi. In modalità totalmente elettrica, Porsche 918 Spyder è in grado di percorrere fino a 30 km a una velocità massima (autolimitata) di 150 km/h, e di accelerare da 0 a 100 km/h in 7 secondi.