La tecnologia permetterà di scambiare informazioni tra veicoli su velocità e posizione e di evitare l’80% degli incidenti.
La tecnologia permetterà di scambiare informazioni tra veicoli su velocità e posizione e di evitare l’80% degli incidenti.
La tecnologia che permette alle auto di comunicare tra di loro sarà obbligatoria in America, forse già a partire dal 2017. La strategia, annunciata da Anthony Foxx, il segretario ai Trasporti degli Stati Uniti, potrebbe prevenire fino all’80% degli incidenti sulle strade americane. «La tecnologia Vehicle-to-vehicle rappresenta la prossima generazione di miglioramenti in tema di sicurezza auto, da sviluppare proprio sulla stessa base su cui sono progredite le cinture di sicurezza e gli airbag», ha spiegato Foxx.
Secondo gli ultimi dati ufficiali, le probabilità di morire in un incidente stradale negli Stati Uniti sono quasi quattro volte superiori a quelle della Gran Bretagna. Tra le cause, per esempio, l’utilizzo del cellulare, che è vietato nel Regno Unito ma ancora legale in 38 Stati, anche se con alcune limitazioni riguardano i neopatentati. Nove stati membri non hanno nemmeno il divieto di inviare sms di testo durante la guida, secondo distraction.gov, il sito web del governo americano che si occupa della distrazione al volante.
In questo contesto, l’amministrazione Obama spera che la tecnologia tagli il bilancio delle vittime. I costruttori dovranno ovviamente avere il tempo necessario per modificare i veicoli con chip wireless, che utilizzano una speciale frequenza chiamata Dedicated Short Range Communications, DSRC, da affiancare alle reti cellulari 3G e 4G. Si stima che la tecnologia di prevenzione aumenterà il costo di una nuova auto fino a 200 dollari. Il sistema permette – in pratica – ai veicoli di scambiare informazioni limitando tamponamenti e incidenti soprattutto agli incroci, grazie a un segnale acustico o una luce lampeggiante sul cruscotto.
Scott Belcher, presidente della Intelligent Transportation Society of America, ha accolto con favore la proposta: «Gli incidenti stradali sono la principale causa di morte per bambini e giovani negli Stati Uniti, con circa 33.000 decessi e 2,3 milioni di feriti ogni anno» ha detto. «Mentre l’industria automobilistica ha fatto passi da gigante per ridurre morti e feriti dopo un incidente, il prossimo step è quello di consentire la comunicazione in tempo reale tra veicoli e con il mondo che li circonda in modo da evitare, in primo luogo, i sinistri».