L’Opel Astra con la nuova motorizzazione 1.5 turbodiesel a 3 cilindri, nella variante più potente da 122 CV, è un’automobile composta e confortevole.
La Opel Astra riceve degli aggiornamenti per rimanere sulla cresta dell’onda in quel novero di compatte che offrono molto senza chiedere troppo. L’abbiamo provata con il nuovo 1.5 turbodiesel a 3 cilndri da 122 CV che si è dimostrato brillante e poco assetato.
Esterno: pochi cambiamenti ed un look sportivo
La linea non si discosta molto da quella che conosciamo, dallo stile introdotto nell’ultima generazione della vettura del Fulmine; infatti, arrivano essenzialmente una nuova mascherina, che strizza l’occhio all’Insignia, e differenti cromature nei dintorni dei fendinebbia, mentre sparisce la sigla identificativa della motorizzazione. L’allestimento Ultimate dell’esemplare del test rende la mise più aggressiva mediante le finiture in nero lucido ed i cerchi in lega con la stessa tonalità, una colorazione che spicca nella livrea rossa dell’auto in questione.
Interno: si viaggia bene in quattro
L’abitabilità è ottima per quattro persone, considerando che si ha una buona accessibilità alla zona posteriore, mentre il quinto passeggero si trova a fare i conti con la parte centrale del divano più rigida e più alta. Interessante la possibilità di avere le sedute riscaldabili presenti nel pacchetto Winter (770 euro). La plancia è ben assemblata, presenta i comandi fisici del climatizzatore, ed il display del sistema d’infotainment da 8 pollici decisamente reattivo, connesso alla rete, ed adatto a replicare le icone principali degli smartphone. La strumentazione invece è diventata in parte digitale, quindi più moderna, e per un look sportivo non mancano i sedili con rivestimento in Alcantara ad impreziosire l’atmosfera di questa Ultimate. Il bagagliaio da 370 litri non è al vertice della categoria, e il gradino con il fondo del vano non agevola le operazioni quando si ha a che fare con oggetti pesanti o ingombranti. Inoltre, abbattendo i sedili posteriori si crea un ulteriore dislivello che non rende omogenea la superficie di carico.
Al volante: motore piccolo e potente dai consumi contenuti
Una volta in marcia i montanti ostacolano in parte la visibilità in città, mentre il 3 cilindri turbodisel da 122 CV realizzato in autonomia da Opel, è tutto nuovo e presenta una coppia di 300 Nm, che consente di non ricorrere troppo al cambio manuale a 6 marce, il quale manifesta qualche impuntamento e lavora con una frizione non troppo leggera. La nuova unità si fa sentire in accelerazione, mentre a velocità costante è decisamente più discreta, a tutto vantaggio del comfort in autostrada. Con un telaio più rigido, uno sterzo con più carico, e le sospensioni posteriori a parallelogramma di Watt, tutti elementi presenti nel Dynamic Chassis, un altro pacchetto da non dimenticare quando si attinge alla lista degli optional, quest’Astra è piuttosto composta, e non soffre nemmeno le asperità stradali che vengono ben digerite dalle ruote con cerchi da 17 pollici. Gli Adas aiutano il conducente ad essere più sicuro, ma il dispositivo che vigila sul mantenimento della corsia è sin troppo apprensivo nel suo intervento; inoltre, il cruise control adattivo è un elemento appannaggio esclusivo della versione a benzina più potente ed è disponibile solamente in abbinamento alla trasmissione automatica. A livello di consumi si percorrono circa 18 km/l, quindi l’Astra con il nuovo motore diesel consente di coprire grandi distanze riducendo al minimo le soste dal benzinaio.
Prezzo: 30.800 euro
La variante della nostra prova, la Ultimate, con il più potente dei nuovi 1.5 turbodiesel a 3 cilindri, ha un prezzo di 30.800 euro, ma vanta una dotazione completa che può essere arricchita con alcuni accessori mirati a seconda delle esigenze del cliente. Il modello d’accesso con un prezzo di 25.800 euro è decisamente più a buon mercato ma non ha lo stesso fascino.