Evento epocale: il team di Grove abbandona la propria dimensione familiare e si prepara ad entrare sotto l’ombrello del fondo di investimenti americano; nome, sede e personale verranno mantenuti.
Una stretta di mano, dai due capi dell’Atlantico, per garantire la prosecuzione del team. Ecco, in estrema sintesi, i contenuti dell’annunciata cessione di Williams Racing alla società di investimenti newyorkese Dorilton Capital, company guidata da Matthew Savage e con Darren Fultz nel ruolo di amministratore delegato. La notizia, resa nota a brevissima distanza dalla firma del nuovo Patto della Concordia, ha del clamoroso in quanto sancisce in buona sostanza l’”addio” alla gestione familiare del team di Grove fondato nel 1977 da Frank Williams e Patrick Head, tuttavia si può dire che non sorprenda più di tanto l’ambiente: da tempo Williams Racing era alle prese con un programma di ristrutturazione, necessario per ritrovare una competitività da troppo tempo perduta. La mission di Dorilton Capital, società specializzata in progetti di investimento a lungo termine, potrebbe rappresentare una concreta boccata d’ossigeno per il team di Grove, costretto da diversi mesi a vivacchiare fra zone basse della griglia e difficoltà economiche.
Via libera dal CdA e da Frank Williams
Il passaggio di consegne ha avuto il “placet” unanime del CdA Williams Racing, compreso il fondatore Sir Frank Williams: dal settantottenne manager inglese, che nel 2019 aveva festeggiato il proprio “giubileo” con la massima Formula (il suo esordio in F1 come “Frank Williams Racing Cars”, all’epoca già attiva in F2 e F3, avvenne nel 1969 con un vecchio telaio Brabham e con l’amico Piers Courage al volante), è giunta fiducia ai progetti a lungo termine da parte del neo-acquirente verso gli azionisti di Williams Racing.
Impegno a mantenere nome, sede e dipendenti
Anche perché – e questo è da non sottovalutare – “conditio sine qua non” della transazione è l’impegno, assunto da Dorilton Capital, di mantenere intatto il patrimonio storico del team di Grove. Di più: dal punto di vista sportivo e di immagine, tutto resterà come prima: la scuderia proseguirà la propria carriera nella massima Formula con il marchio Williams, e con la medesima denominazione ai telai. Anche dal punto di vista di un’eventuale ricollocazione geografica si può stare tranquilli: i vertici Dorilton Capital sono intenzionati a conservare il quartier generale del team.
Obiettivo: ritrovare la piena competitività
Ovvia la soddisfazione del top management della scuderia inglese. Claire Williams, vicepresidente e team principal aggiunto, esprime in una nota piena fiducia nei confronti di Dorilton Capital: “Quando abbiamo iniziato il nostro processo di ristrutturazione, intendevamo incontrare un partner che fosse in grado di condividere la nostra passione ed i nostri valori, che riconoscesse il potenziale del team e che riuscisse a rivelarne ulteriori potenzialità”. “Sappiamo di avere trovato, in Dorilton, proprio questo: persone che capiscono di sport e sanno cosa occorre per avere successo”. Il passaggio di consegne dalla famiglia Williams alla società di investimento rappresenterebbe una rivoluzione epocale: consisterebbe, cioè, nella fine dell’epoca a conduzione familiare, come si accennava in apertura e come gli appassionati di motorsport ben sanno. Claire Williams ne è consapevole, e osserva che “Come famiglia, al primo posto mettiamo la squadra. Il nucleo del processo di cessione è, per noi, sempre stato riuscire a restituire competitività al team e proteggere il nostro personale. Il fatto che ciò possa rappresentare la parola ‘fine’ a una lunga storia è vero, ma sappiamo anche che la scuderia si trova in buone mani. La cessione fornisce garanzia di sopravvivenza per Williams Racing, e più di tutto darà il via ad un nuovo percorso verso il successo”.
Dal canto suo, Matthew Savage, presidente di Dorilton Capital, si dichiara”Entusiasta delle prospettive del team Williams. Siamo impazienti di operare insieme alla scuderia per una articolata revisione delle attività: l’obiettivo consisterà nell’individuare quali aree saranno interessate da nuovi investimenti, chiaramente con la ‘vision’ di collaborare al ritorno di Williams ‘in prima linea’”.