Hamilton vince l’89esima gara della sua carriera, meno due dal record di M. Schumacher. In Belgio weekend disastroso per le Ferrari, fuori dalla zona punti
A Spa-Francorchamps, Lewis Hamilton ottiene la sua 89esima vittoria della carriera, a meno due dal record assoluto di Michael Schumacher. Lo fa alla sua maniera, dominando dal primo giro all’ultimo, gestendo la gara alla perfezione, senza sbavature, controllando maniacalmente ogni aspetto della sua monoposto. Il suo compagno di squadra, Valtteri Bottas, arriva secondo sotto alla bandiera a scacchi, senza mai impensierire – realmente – l’inglese per la vittoria. Sul terzo gradino del podio il sempre positivo Max Verstappen, l’unico che ha provato a tenere il passo delle due micidiali Mercedes-AMG Petronas. Quarto posto per uno scatenato Daniel Ricciardo su Renault, il quale coglie anche il giro più veloce della gara, realizzato proprio all’ultima tornata. Malissimo le Ferrari che chiudono lontanissime dalla zona punti, con Vettel 13esimo e Leclerc 14esimo.
Hamilton scappa al via
La sorpresa della griglia di partenza è l’assenza di Carlos Sainz, che per un problema al motore della sua McLaren non riesce a partire. Allo spegnimento dei semafori le posizioni rimangono invariate, con Hamilton che detta il ritmo e prova a scappare da Bottas. Dietro di loro una piccola bagarre tra Ricciardo e Verstappen, con l’olandese che riesce a chiudere gli spazi all’australiano. Nelle prime battute è Charles Leclerc a stupire tutti quanti, recuperando fino all’ottava posizione con alcuni sorpassi da maestro. Tuttavia, dopo pochi giri, la Ferrari del monegasco comincia ad accusare alcuni problemi evidenti e il giovane pilota del Cavallino si fa risucchiare a centro classifica.
Safety Car in pista
Al dodicesimo giro, un pendolo di Antonio Giovinazzi porta la sua Alfa Romeo Racing a infrangersi sulle barriere, coinvolgendo in questo disastro la Williams di Russell. Per ripulire la pista ci vorranno alcuni giri e l’intervento della Safety Car, che scombina le carte in tavola. Tutti quanti corrono ai box per sostituire le gomme, quasi ogni pilota opta la mescola dura, soltanto Gasly e Perez scelgono di non rientrare. Dopo l’uscita di scena della Safety Car, le posizioni di testa rimangono invariate con Hamilton davanti a tutti, seguito da Bottas e Verstappen. Dietro di loro l’ottimo Pierre Gasly su Alpha Tauri.
Notte fonda per la Ferrari
Per la Ferrari è uno dei weekend più difficili degli ultimi anni, Vettel e Leclerc remano nelle retrovie non trovando mai veramente il ritmo giusto, facendosi sopravanzare anche dall’Alfa Romeo Racing di Kimi Raikkonen, il migliore dei motorizzati Ferrari. Alla bandiera a scacchi, Leclerc (dopo due soste ai box) riesce a sorpassare Romain Grosjean (Haas) e afferrare la 14esima posizione, proprio alle spalle di Sebastian Vettel. Kimi Raikkonen è autore di una prestazione davvero solida, ma non riesce comunque ad arrivare a punti, fermandosi al 12esimo posto dietro a Kvyat. Negli ultimi giri dei 44 previsti, si accende la competizione per il quinto posto, che alla fine va ad appannaggio di Estaban Ocon, su Renault, a testimonianza degli ottimi progressi compiuti dalla scuderia francese. Sesto posto per Alexeander Albon (Red Bull) che si è difeso dall’incalzante Lando Norris su McLaren. Per quanto riguarda i primi quattro posti, questi sono rimasti sostanzialmente invariati dall’inizio alla fine della gara con Hamilton, Bottas, Verstappen e Ricciardo in questo rispettivo ordine. Completano la top ten Pierre Gasly, autore di una splendida rimonta, Lance Stroll e Sergio Perez, entrambi su Racing Point.