La “Marque à Losanges” spinge forte sullo sviluppo a basse (o del tutto assenti) emissioni allo scarico: ecco la gamma completa, che si accompagna a nuove iniziative di promozione del marchio in chiave eco friendly.
Molta strada è stata percorsa, nell’ultimo decennio, in materia di sviluppo dell’elettrificazione di massa in ambito automotive. Quella che fino ai primi anni del 21. secolo appariva come un’eventualità piuttosto lontana nel tempo si è via via trasformata ed ampliata. Ultimo step in ordine di tempo, si è “democratizzata” (fase, questa, in progressiva attuazione e sulla quale il comparto dell’auto punta i propri riflettori). A questo nuovo capitolo della storia dell’auto concorrono numerosi fattori:
- la messa in atto di politiche di incentivo (e, per converso, legislazioni sempre più severe nei confronti delle alimentazioni “convenzionali”)
- lo sviluppo delle infrastrutture per la ricarica e per impieghi smart-grid
- l’evoluzione delle tecnologie di connettività.
Di conseguenza, anche le politiche di debutto sul mercato seguono la tendenza di promozione dei nuovi modelli a basse (o del tutto assenti) emissioni allo scarico.
Sviluppo dell’elettrificazione: un puzzle ben articolato
Queste voci, tuttavia, non sono che alcuni tasselli di un mosaico ben più ampio: un gigantesco puzzle nel quale ogni tessera è strettamente correlata alle altre: ecco, dunque, la necessità di organizzare un complesso “new deal” per l’auto, che resta fra gli ambiti a più elevata intensità di sviluppo tecnologico al mondo. Come dire: mutano gli scenari ma non gli attori principali, per i quali occorre leggere ed imparare un nuovo copione. L’atto finale resta quello di sempre: la mobilità, che deve condurre una persona da un punto “a” ad un punto “b”.
Renault: da 10 anni evolve il concetto “zero emission”
Fra i big player da più tempo attivi nel campo dell’elettrificazione in grande serie, Renault possiede un ruolo di pioniera: nel presente 2020, la “Marque à Losange” celebra i dieci anni dal debutto della propria auto zero emission “moderna”: la “segmento B” Renault Zoe che, dal canto suo, è leader nella fascia “supercompatte alla spina” con il 48,8% di vendite ed è – anche questo concorre al disegno di un nuovo panorama di mobilità – il modello più utilizzato fra i servizi di car sharing in Europa.
E Renault è, in quest’ultimo scorcio di estate 2020 che si prepara a dare il cambio ad un autunno-inverno 2020-2021 in cui la vita sociale ed economica continua a dover fronteggiare le conseguenze della pandemia da Covid-19, il marchio al centro di una sostanziale evoluzione nel campo dell’auto elettrificata. Un ulteriore passo in avanti che, per i primi dieci anni di presenza del “colosso” di Billancourt nel settore dell’auto elettrica (e poi ibrida) viene incontro alle esigenze di un mercato che (ci si riferisce tanto all’Italia quanto ai Paesi europei) nei primi otto mesi del 2020 ha assistito ad una notevole escalation della quota di mercato da parte dei veicoli ad alimentazione elettrica e ibrida:
- dal 6% del 2019 al 13% del 2020 in Italia
- dal 6% de% del 2019 all’11% in Europa.
E il fatto che un significativo contributo a questa importante accelerazione sia arrivata dai nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli low emission o emission free, non è – come si accennava – che una parte di un immenso settore in via di graduale mutamento. Ed è chiaro, in questo senso, che almeno per i prossimi anni il fenomeno proseguirà.
Le proposte ibride di Renault
In un comparto – quello dei modelli a propulsione “mista” termico-elettrico, full Hybrid così come plug-in – che nei primi mesi del 2020 ha conosciuto numeri di rilievo in termini di vendite, Renault mette in campo un “tridente di attacco” a copertura di tre dei principali segmenti di mercato: le “compattissime”, le Sport Utility di taglia piccola, le berline “due volumi” di fascia media. Si tratta, nell’ordine, di Renault Clio, Renault Captur e Renault Mégane.
Tutte e tre le novità ibride di Renault (sono di recentissima presentazione) vengono equipaggiate con il sistema di propulsione E-Tech (che dà il nome ai rispettivi modelli): “Una pepita” come è stato indicato dal nuovo “numero uno” di Renault Luca De Meo. Con E-Tech, l’esperienza tecnologica nata dall’impegno nella Formula 1 ibrida – e tutti gli appassionati ben conoscono il fortissimo legame che da più di un secolo intercorre fra Renault ed il motorsport – viene trasferita pari pari nella guida di tutti i giorni. E lo fa mettendo a disposizione del pubblico un’unità motrice 1.6 aspirato a benzina, in abbinamento con due unità elettriche, una delle quali integrata nel cambio. Proprio la trasmissione, che sfrutta un inedito (per la produzione di grande serie, essendo per sua origine prettamente “corsaiolo”) cambio multimodale ad innesti frontali, costituisce uno degli atout sui quali Renault punta i propri riflettori.
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- Renault Clio E-Tech: declinata con l’alimentazione Full Hybrid e in vendita a partire da 21.950 euro (in allestimento ZEN ed incentivi statali esclusi), la “segmento B” elettrificata è in grado di operare, nella guida urbana, per l’80% del tempo in modalità elettrica. E questo senza che la ricarica della piccola batteria da 1,2 kWh necessiti di ricarica esterna: un efficiente dispositivo di rigenerazione della ricarica durante le fasi di decelerazione e di frenata (a sua volta ottimizzabile agendo dalla posizione “D” a quella “B” della leva del cambio, in modo di sfruttare esclusivamente l’acceleratore, secondo la nota funzionalità “one-pedal feeling” appannaggio di molte auto elettriche). La potenza complessiva è 140 CV, il consumo WLTP a ciclo medio dichiarato è di 4,3 litri per 100 km e le emissioni di CO2 nell’ordine di 96 g/km
- Renault Captur E-Tech: il B-SUV Full Hybrid di Renault (nuovo arrivo di una “famiglia” che dal 2013 ha messo a segno oltre 1,2 milioni di esemplari venduti nel mondo) eroga 160 CV complessivi (con 67 CV e 34 CV sviluppati dai due motori elettrici) e si avvale di una batteria da 9,8 kWh (otto anni di garanzia) ricaricabile mediante un caricatore di bordo da 3,6 kW. Con una Wallbox da 3,7 kW oppure un “hub” pubblico fino a 22 kW, sono necessarie tre ore per un “pieno” completo, che salgono a cinque se si allaccia il veicolo ad una presa domestica da 2,4 kW. In modalità 100% elettrica, l’autonomia di marcia di Renault Captur E-Tech è di 65 km in ambito urbano e 50 km a ciclo misto. I prezzi di vendita partono da 32.950 (allestimento Intens): più avanti arriverà anche la variante Zen di accesso alla gamma
- Renault Mégane E-Tech: dotata della medesima configurazione elettrificata di Captur E-Tech, è di imminente ingresso nelle concessionarie Renault. Punti di forza: l’immagine di grande stradista che da sempre contraddistingue la “segmento C” della “Marque à Losanges”, i 65 km di autonomia massima in elettrico.
L’evoluzione elettrica Renault
Il bouquet di proposte a basse o zero emissioni si completa con una doppia proposta che fa rispettivamente leva su un modello collaudato (Renault Zoe, recentemente aggiornata) e su una interessante new entry: Renault Twingo ZE, già disponibile alle ordinazioni.
- Renault Zoe: le cifre alle quali si è fatto cenno in apertura la dicono lunga sull’importanza che la “supercompatta” a zero emissioni riveste in Renault. R110 ed R135 sono i due modelli di gamma (che si differenziano per la potenza erogata: 109 CV e 136 CV); Life, Zen ed Edition One le linee di allestimento. “Cugina” di Renault Clio per segmento e dimensioni, viene fornita con batterie di proprietà (da acquistare, cioè, insieme alla vettura) oppure a noleggio mensile. Di rilievo l’autonomia massima, che si avvicina a 400 km; così come le ampie possibilità di ricarica (ad esempio: da una colonnina a 22 kW 3 ore e 40 minuti sono sufficienti per un ciclo di carica completa; appena 65 minuti per avere l’80% di energia da una colonnina rapida a corrente continua da 50 kW; con una Wallbox domestica da 7,4 kW, occorrono poco meno di 9 ore e mezza per una ricarica completa)
- Renault Twingo ZE: la variante “zero emission” della simpatica citycar di segmento A rappresenta l’ultimo arrivo (in ordine di tempo) tra i modelli 100% elettrici Renault. Tre allestimenti (Zen, Intens e Vibes Limited Edition) e prezzi che partono da 22.450 euro (IVA compresa, con batteria di proprietà ed esclusi gli Ecobonus statali) per Twingo ZE, equipaggiata con una batteria ad otto celle – sviluppata da LG Chem – agli ioni di litio da 22 kWh di capacità, che alimenta un motore elettrico da 81 CV di potenza e 160 Nm di coppia massima. La percorrenza dichiarata secondo gli standard WLTP (in fase di omologazione) è nell’ordine di 190 km a ciclo mosto e 270 km a ciclo urbano: autonomia sufficiente per una settimana di spostamenti in città senza bisogno di soste per la ricarica. Ad aiutare il chilometraggio con un ciclo di carica delle batterie, ci sono la modalità “Eco Mode” (attivabile attraverso un pulsante collocato sulla consolle centrale) e il programma di guida “B-Mode”, che consente al guidatore la selezione fra tre livelli di frenata rigenerativa, i quali entrano in funzione non appena il pedale dell’acceleratore venga rilasciato.
… e Dacia è dietro l’angolo
L’incidenza del marchio romeno, da sempre in orbita Renault e che ha messo a segno risultati-record nel 2019, è anch’essa cruciale nelle strategie di riposizionamento della “Marque à Losanges”. Sempre più dinamica nelle proposte, Dacia – fresca fresca di introduzione della variante TCe 100 ECO-G che all’esperienza del marchio nella doppia alimentazione benzina-GPL (offerta da dieci anni giusti giusti: era il 2010 quando debuttò) affianca la sovralimentazione mediante turbocompressore – si prepara al “lancio” del suo primo modello 100% elettrico. Dacia Spring, anticipata a marzo 2020, sarà una citycar a cinque porte e quattro posti, provvista di unità motrice “zero emission” in grado di garantire alla baby-elettrica (che vedremo nel 2021) un’autonomia WLTP di circa 200 km a ciclo combinato. L’auspicio dei vertici Renault è che la imminente Dacia Spring contribuisca a portare avanti la “piccola rivoluzione” nel mondo dell’auto aperta dalle bestseller Sandero e Duster.
Nuove tecnologie per far conoscere la gamma elettrificata a tutti
Un sempre più ampio ombrello di proposte va adeguatamente accompagnato da programmi di promozione in grado di concretizzare quella che da più parti viene definita come graduale “democratizzazione” dell’auto ibrida ed elettrica. Incidentalmente, questa nuova fase commerciale fa i conti con le misure che tutte le Case costruttrici (e Renault non fa eccezione) hanno dovuto adottare in seguito alla pandemia da Covid-19 ed al lockdown: un evento che ha giocoforza modificato il modo di vivere collettivo.
Da qui la scelta di non affidarsi più esclusivamente ai meeting “fisici” nella presentazione e nel lancio delle novità di prodotto, e di promuovere contestualmente gli strumenti digitali e multimediali. Un’evoluzione commerciale che riguarda, appunto, le novità ibride ed elettriche Renault.
- Virtual showroom: ovvero, visitare una concessionaria vera e propria senza muoversi da casa. Questo è possibile grazie alla messa online di un sito Web dedicato, nel quale ogni utente ha la possibilità di conoscere da vicino la gamma low emission e zero emission della “Marque à Losanges”. Una visita virtuale accompagnati da un esperto che, in chat sette giorni su sette e dalle 10 alle 21, è a disposizione per illustrare la lineup e rispondere alle domande.
- Eventi in live streaming: ovvero meeting che non avranno luogo solamente all’interno delle concessionarie, ma “si apriranno” con l’ausilio del mondo digitale, per coinvolgere quante più persone possibili
- Test drive experience: ogni concessionaria Renault si dota di un sistema che, per ciascuna vettura messa a disposizione del pubblico, permette all’utente di conoscere al meglio le proprie caratteristiche di guida, il modo di reazione del veicolo, la percorrenza in elettrico conseguente, i consumi, l’autonomia residua.