Dal 1 ottobre al 1 gennaio: decisione degli amministratori di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, per il minore inquinamento rilevato in seguito all’emergenza sanitaria.
Gli amministratori delle quattro regioni che fanno parte del Bacino Padano – ovvero Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto – posticiperanno, previa decisione congiunta, una serie di provvedimenti antismog. Fra questi, il divieto di circolazione agli autoveicoli diesel Euro 4, che slitterà dal 1 ottobre 2020 (data originariamente indicata per il blocco alle autovetture alimentate a gasolio ed immatricolate fino al 31 dicembre 2008, secondo le disposizioni varate dall’Accordo di Bacino del 2017) al 1 gennaio 2021.
Ad annunciare questa decisione, sottoscritta dai quattro assessori regionali all’Ambiente, il responsabile di settore di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, durante la videoconferenza “Tavolo Aria” cui hanno preso parte le rappresentanze provinciali e comunali, nonché dei rappresentanti di categoria, dei territori nei quali vige la limitazione ai veicoli più inquinanti.
Ci sono stati meno veicoli in circolazione
Nel dettaglio, indica Cattaneo, le valutazioni emerse dagli effetti dell’emergenza sanitaria – cioè una riduzione delle emissioni globali in rapporto a situazioni ordinarie dovuta al lockdown, lo stato di emergenza fino al 15 ottobre, l’incertezza economica, i vincoli connessi all’utilizzo del trasporto locale ed il fenomeno dello smart working, che aveva comportato una limitazione al numero di autoveicoli privati in circolazione – avevano già portato lo scorso luglio le regioni del Bacino Padano a pronunciarsi per lo spostamento del blocco ai diesel Euro 4 al 1 gennaio. “Inoltre, lo stesso Consiglio Regionale della Lombardia si era espresso a favore del rinvio, con delibera 1022 del 21 aprile 2020”, ricorda Raffaele Cattaneo.
Le limitazioni in Lombardia
Occorre tenere conto che in Lombardia le limitazioni permanenti alla circolazione che prescindono dai livelli di inquinamento dell’aria sono attive. Più in dettaglio, spiega l’assessore lombardo all’Ambiente in una dichiarazione pubblicata dal Corriere della Sera, “Da gennaio 2021 verrà introdotto il divieto di circolazione per i veicoli diesel Euro 4 nei Comuni della Fascia 1 e nei Comuni della Fascia 2 con più di 30.000 abitanti; contestualmente, scatterà il blocco per i veicoli benzina Euro 1 nei territori comunali di Fascia 1 e di Fascia 2”. Provvedimenti anti-inquinamento temporanei che possono essere attivati, prosegue Raffaele Cattaneo, “Fra il 1 ottobre ed il 31 marzo di ogni anno, prevedono due livelli funzionali alle giornate consecutive di sforamento dei limiti giornalieri di PM10 (50 µg/m3) che vengono registrati dalle stazioni di rilevamento, e riguardano i Comuni con più di 30.000 abitanti che fanno parte della Fascia 1 e Fascia 2”.
Se l’inquinamento persiste, si può anche potenziare lo smart working
Dopo quattro giorni di sforamento dei limiti di PM10 scattano provvedimenti di primo livello: si limita la circolazione a tutti i veicoli a gasolio Euro 4, ad uso privato e commerciale, e si provvederà ad invitare le aziende a potenziare lo smart working. In più, continua Cattaneo, “Si introdurrà il divieto di utilizzare impianti di riscaldamento a biomassa fino a 3 stelle sull’intero territorio provinciale in cui le misure antismog sono attivate, insieme al divieto di spargimento di liquami zootecnici”.
Attenzione anche ai sistemi a biomassa
Dopo 10 giorni continuativi di sforamento della soglia di PM10 ammessa, scatta il secondo livello di limitazioni, per il quale, prosegue la dichiarazione dell’assessore lombardo ripresa dal Corriere, è in fase di esame “La possibilità di limitare le vetture diesel Euro 5 e potenziare lo smart working”. “In più, si introdurrà il divieto di impiegare impianti di riscaldamento a biomassa fino a 4 stelle su tutto il territorio provinciale dove le misure vengono attivate”.