Dal marchio di Oxford un omaggio al popolarissimo pilota di Belfast che 56 anni fa inaugurò la serie di vittorie Mini al Rally Montecarlo.
Nel 1964, la leggenda sportiva Mini visse una prima consacrazione con la prima storica vittoria al Rally Montecarlo: un episodio scritto a caratteri cubitali nel grande libro delle memorabili imprese sportive della piccola-grande inglese, e che contribuì in maniera determinante ad accrescerne l’immagine di tendenza rimasta sostanzialmente immutata fino ai giorni nostri. Al volante della Mini Cooper S (1.071 cc) che cinquantasei anni fa trionfò nel “Rally più famoso del mondo” c’era Paddy Hopkirk. L’allora trentunenne pilota di Belfast, già “uomo-Mini” e da allora rimasto indissolubilmente legato al marchio di Oxford, è rimasto nell’empireo dei grandi “Mini-driver” per quel primo successo al Rally Montecarlo, conquistato con Henry Liddon al proprio fianco.
L’”armata” Bmc sbancò, negli anni successivi, altre due volte a Montecarlo (1965, con Timo Makinen e Paul Easter, e 1967 con Rauno Aaltonen ed Henry Lçiddon), vittorie cui avrebbe potuto aggiungersene una terza, nel 1966, in cui tuttavia una discussa decisione dei commissari tecnici che squalificarono le prime tre Mini Cooper giunte al traguardo (Makinen, Aaltonen e lo stesso Hopkirk) e la Ford Cortina Lotus di Roger Clark a causa del montaggio di lampadine allo iodio a singolo filamento non omologate in Francia, fece in modo che Mini non abbia potuto mai annoverare il poker di trionfi consecutivi al Montecarlo.
Una “storica” edizione speciale
Gli appassionati hanno tuttavia avuto modo di rifarsi ampiamente di quello smacco, tante e tali sono state le vittorie Mini nei rally e in pista, e l’immagine che la piccola inglese si è costruita in sessant’anni. Lo dimostra (ultimo esempio, in ordine di tempo) una inedita serie speciale svelata proprio lungo le strade dell’entroterra monegasco, e che rende doveroso omaggio al popolare pilota nordirlandese che inaugurò la serie di successi Mini nel Principato: si tratta di Mini Paddy Hopkirk Edition, che sarà disponibile in alcuni mercati selezionati a partire da ottobre 2020 in tre declinazioni di gamma:
A immagine e somiglianza della leggendaria “33 EJB”
L’allestimento dell’edizione-omaggio Mini Paddy Hopkirk Edition porta in dote i principali elementi che caratterizzarono la piccola Mini Cooper S 1.071 di Paddy Hopkirk ed Henry Liddon, vale a dire: il numero “37” sulle porte, la livrea in Colorado Red con il tetto in bianco a contrasto; e ancora: il riporto della targa di immatricolazione “33 EJB” stampato in 3D nella striscia longitudinale bianca che attraversa il cofano motore. I cerchi sono del tipo “Track Spoke Black” da 17” oppure, in alternativa, “Cross Spoke Jet Black” John Cooper Works da 18”. Altri dettagli esclusivi: il numero “37” stampato sui side scuffle laterali, i due faretti di profondità supplementari dal corpo verniciato in nero, finizioni in Piano Black per i montanti esterni, dettagli in nero lucido alla calandra ed alle prese d’aria inferiori, alle maniglie porta, allo sportellino del serbatoio carburante, alla maniglia portellone, alle cornici dei fari (anteriori e posteriori) ed ai monogrammi “Mini”.
Le firme di Paddy Hopkirk
Da segnalare la firma di Paddy Hopkirk riportata sulla striscia in bianco del cofano e sul portellone, nonché sui battitacco retroilluminati e sulla porzione di plancia di fronte al passeggero. A corredo dell’allestimento, la nuova serie speciale Mini Paddy Hopkirk Edition viene equipaggiata con il Mini Excitement Package e con il Comfort Access Package.