Nata nel segno della tradizione, la Volkswagen Golf GTI non delude le aspettative.
Nata nel segno della tradizione, la Volkswagen Golf GTI non delude le aspettative.
Nel mondo dell’automobile ci sono poche certezze, una di queste è la Volkswagen Golf GTI, una vettura capace di emozionare intere generazioni e che, anno dopo anno, fa battere il cuore agli appassionati. Finalmente è arrivata in redazione e l’abbiamo sottoposta ad una prova intensa, su strada e in pista, per valutarla a 360°. Si tratta della versione da 220 CV, senza il anteriore a controllo elettronico, a disposizione della variante Performance da 230 CV, in una pratica configurazione a 5 porte e in una rassicurante livrea argento metallizzato.
Linea: sportiva senza esagerazioni
La Golf GTI riprende le linee della compatta di Wolfsburg, giunta alla settima generazione, senza stravolgerle, e le completa con dei particolari che fanno la differenza. Non è anonima come fu la Golf IV, ma nemmeno caratterizzata come la GTI della seconda generazione: il segno distintivo è il filo rosso che attraversa calandra e gruppi ottici e caratterizza il frontale come vuole la tradizione. Nuovo anche il paraurti anteriore dalle forme sportive speculari a quelle della GTD, con la griglia a nido d’ape per mascherina e presa d’aria inferiore. Completano il quadro i cerchi da 18 pollici dalla forma a “gettone”, che calzano pneumatici 225/40 e i due scarichi posteriori che sottolineano la larghezza dell’auto. L’altezza da terra ridotta di 15 mm, insieme con l’altezza generale dell’auto inferiore a quella del modello precedente ed alle carreggiate posteriori che appaiono più larghe nella prospettiva, conferiscono alla Golf GTI un aspetto muscoloso ed un carattere importante nel rispetto delle linee generali del modello. Insomma, un vero e proprio tocco da maestro del “nostro” Walter de Silva.
Interno: quadri scozzesi e tanta qualità
Forse l’abitacolo della GTI è quello che si adatta meglio al nuovo design interno della Golf, mi spiego meglio: la posizione di guida ideale, la console centrale rivolta verso il guidatore e la leva del cambio situata al posto giusto, rappresentano la conformazione ergonomica perfetta per il guidatore che apprezza una condotta di marcia dinamica. Che è una GTI te ne accorgi subito, grazie al volante a 3 razze tagliato nella parte bassa con tanto di logo cromato, al tachimetro con fondo scala da ben 280 km/h, alla pedaliera in metallo, al pomello del cambio dalle sembianze di una pallina da golf, ed ai sedili sportivi con fantasia centrale a quadretti scozzesi. Per il resto si ritrova la praticità di tutte le Golf a 5 porte e lo stesso spazio a bordo, così come la grande quantità di tasti sul volante che a volte generano confusione, soprattutto quelli del volume dell’impianto audio, sottili ed estesi in larghezza.
Al volante: sicura su strada, divertente in pista
Parliamoci chiaramente, quando abbiamo preso in consegna la Golf GTI, la nostra curiosità ha riguardato essenzialmente le sue doti dinamiche, perché se è vero che la compatta di Wolfsburg presenta diversi cambiamenti sottopelle, è altrettanto vero che una trazione anteriore con 220 CV rappresenta sempre una bella sfida dal punto di vista della guida. Certo, non bisogna sottovalutare i cambiamenti del propulsore 2 litri sovralimentato che adesso presenta di una nuova testata all’interno della quale è situato il sistema di raffreddamento dei gas di scarico del turbocompressore, la distribuzione con 2 alberi a camme in testa con variatore di fase su entrambi e il monoblocco più leggero. Inoltre, l’assetto più basso di 15 mm e uno sterzo più diretto (2,1 giri per passare da un fermo corsa all’altro), contribuiscono non poco al piacere di guida.
Ma veniamo al dunque, alla prova dinamica: bene, l’aspetto che colpisce maggiormente della Golf GTI è senza dubbio l’equilibrio generale. Sterzo, sospensioni e cambio lavorano all’unisono in una sinfonia meccanica che conquista. Non ci sono sbavature in entrata di curva, in percorrenza ed in uscita; il Sottosterzo è tenuto a bada da un’elettronica non troppo invasiva che lavora per migliorare la guida e non per inibirla, e la tenuta è sempre di altissimo livello. Non avrà la forza bruta dell’Opel Astra OPC, o la reattività da gara della Renault Megane RS, ma si comporta bene in tutte le situazioni, coadiuvata da un cambio meccanico a 6 marce dagli innesti rapidi e precisi e dalla corsa breve della leva che può fare la felicità di ogni appassionato. A questo punto cresce la curiosità sulla variante Performance, che attendiamo per verificare l’efficacia del con bloccaggio a controllo elettronico.
In pista, sul circuito dell’ISAM di Anagni (FR), la Golf GTI si è resa sempre disponibile a regalare, giro dopo giro, una maggiore confidenza, aumentando il ritmo con rigore teutonico: senza fare una piega! Nelle curve del tratto misto, capaci di esaltare il comportamento di un’auto o di mettere in difficoltà qualsiasi telaio, la sportiva tedesca ha sfoggiato una stabilità a prova di errore, mettendo a nudo i limiti dell’elettronica, non totalmente disinseribile, che correggeva alcune perdite d’aderenza volute per migliorare l’uscita di curva… Sempre presente l’impianto frenante che ha allungato gli spazi di rallentamento solo dopo essere stato impegnato per diverse tornate. Insomma, la prova in circuito ha sottolineato le qualità intraviste su strada, mettendo a nudo i limiti di un’elettronica che comunque apprezziamo in quanto consente di viaggiare e divertirsi sempre nella massima sicurezza senza guastare il piacere di guida. Non è un’auto da trak day, ma volendo, consente di fare bella figura anche su un tracciato molto tecnico.
Infine, è doveroso sottolineare che la GTI riesce a percorrere tranquillamente i 14 km/l sulle strade extraurbane se non viene provocata troppo… Per cui può essere tranquillamente usata tutti i giorni, sfruttando la sua proverbiale poliedricità.
Insomma, pare proprio che alla VW abbiano trovato la quadratura del cerchio, un unico appunto è possibile farlo a livello di assorbimento delle sospensioni a causa della loro rigidezza di base, ma d’altra parte un minimo di compromesso bisogna accettarlo.
Prezzo: da 31.200 euro
La Golf GTI a 5 porte ha un prezzo di 31.200 euro, ma è facile farsi prendere la mano dagli optional aumentando inevitabilmente il costo della sportiva teutonica. Bisogna ammettere però, che vale la pena mettere in conto alcuni accessori come il sistema di selezione del profilo di guida, o i sensori di parcheggio che facilitano la vita città.