Le automobili del futuro potrebbero essere in grado di “capire” lo stato d’animo del conducente e verificare se è in grado di guidare o no.
Le automobili del futuro potrebbero essere in grado di “capire” lo stato d’animo del conducente e verificare se è in grado di guidare o no.
Grazie alle altissime potenzialità dell’elettronica, le automobili moderne sono in grado di fare un gran numero di cose, ma dato che a tutto c’è un limite, nemmeno i modelli più evoluti sono stati finora in grado di leggere la mente. Finora, appunto.
Un progetto presentato dall’Ecole Politecnique di Losanna potrebbe infatti dare alle vetture la facoltà di “leggere” a grandi linee cosa passa per la testa del guidatore, arrivando a capirne l’umore così da verificare se è nelle condizioni mentali sufficienti a mettersi alla guida.
La tecnologia è attualmente in sperimentazione e si basa su una telecamera sistemata dietro al volante e puntata sul volto del conducente con il compito di inviare le immagini ad un software per il riconoscimento facciale.
Confrontando le informazioni raccolte dall’obiettivo e applicando dei sofisticatissimi algoritmi, nelle prime prove il sistema è riuscito a riconoscere le espressioni di disgusto e irritazione, ma i ricercatori stanno lavorando allo scopo di fargli rilevare anche condizioni di stanchezza e mancanza di concentrazione.
Se l’obiettivo sarà centrato, la nuova invenzione potrebbe capire quando lo stato del conducente non è idoneo alla guida in quanto potenzialmente in grado di provocare un incidente, evitando in questo modo un pericolo prima ancora che il motore venga avviato.
Il progetto è portato avanti per conto di un costruttore francese e necessita di alcuni miglioramenti, dato che al momento pare andare in difficoltà quando il volto è coperto da qualche ombra. Se arriverà sul mercato, comunque, rappresenterà un passo avanti, ponendosi come un nuovo strumento al servizio della sicurezza automobilistica.