Tramonto definitivo di un secolo di design e industria: dal 14 settembre saranno all’incanto il marchio Bertone e la Collezione (79 veicoli).
Tramonto definitivo di un secolo di design e industria: dal 14 settembre saranno all’incanto il marchio Bertone e la Collezione (79 veicoli).
Dalle carrozze all’asta online. In mezzo, più di un secolo di grande storia del design e dell’industria. Ecco spiegato, in poche parole, il destino che attende Bertone, storica carrozzeria torinese fondata nel 1912; l’ultimo atto di un lungo iter giudiziario si annuncia in queste ore: l’eredità della gloriosa Carrozzeria sarà aggiudicata al miglior offerente, e con qualche “click” del mouse un grande patrimonio culturale passerà di mano.
La notizia fa in queste ore il giro del Web. In sostanza, l’intera collezione Bertone di Caprie, insieme al marchio della Carrozzeria che aprì i battenti nel 1912 e venne portata a risonanza mondiale dal genio di Nuccio Bertone (1914 – 1997) nonché dalle “matite” di Marcello Gandini e Giorgetto Giugiaro, andranno all’asta. Curatore dell’incanto online è il Tribunale di Milano: attraverso il sito Web milano.benimobili.it, dal 14 al 28 settembre sarà possibile avanzare la propria offerta, che riguarderà il marchio propriamente detto (base d’asta: 3 milioni di euro) e la Collezione Bertone: un lotto di 79 veicoli (vetture di serie, showcar ed esemplari unici, una Bmw C1 – celebre scooter “con il tetto” progettato per il marchio bavarese – e una bicicletta disegnata per Opel) a coprire un arco temporale che va dagli anni 60 al 2009: per questi, la base d’asta partirà da 1.587.200 euro, ai quali andranno aggiunte l’Iva e le spese d’asta. C’è da giurare che le offerte saranno ben superiori, anche considerato che la collezione Bertone è sottoposta al vincolo dei Beni Culturali, dunque non potrà essere divisa né potrà essere esportata al di fuori dell’Italia (e questa può essere una buona notizia, vista l’eccessiva dispersione all’estero di una larga fetta del patrimonio storico automotive italiano): fra le vetture rimaste a Caprie dopo il primo fallimento e la conseguente cessione di un precedente lotto di veicoli, ci sono una Lancia Stratos, le Lamborghini Miura, Espada, Countach e la concept Genesis, alcune Alfa Romeo (fra le quali alcune Giulia e una Montreal), Fiat X1/9, una Fiat Dino Coupé, una Dino – Ferrari 308 Gt4, la concept Ferrari Rainbow; non mancano, infine, alcuni “one – off”, fra cui una Fiat Punto Cabrio con hardtop, la Aston Martin Jet2, la “Nivola” e la Jaguar B99 Gt.
La Carrozzeria Bertone ha conosciuto il proprio massimo splendore fra gli anni 50 e gli anni 80, corrispondenti all’epoca nella quale venne guidata da Nuccio Bertone. Fra i modelli che inalberano la “B” stilizzata a forma di bandiera rovesciata, sono da ricordare le Alfa Romeo “Batmobile”, Giulia Gt, 1750 e 2000 (berlina e Gtv), 33 “Carabo”, “Canguro”, Montreal, Gt, “Bat 11” e Pandion; le Fiat Dino Coupé, 131 Abarth Rally, X1/9, Ritmo Cabrio, Punto Cabrio e Panda 2002; le Lamborghini Miura, Marzal, Espada, Jarama e Countach; le Lancia Stratos “Zero”, Stratos Stradale e “Sibilo“; la Iso Grifo, la Dino – Ferrari 308 Gt4; relativamente alla produzione di grande serie, oltre alle citate Fiat Dino Coupé, Panda MY 2002, Alfa Romeo Gt, Dino – Ferrari 308 Gt4, Ritmo e Punto Cabrio, sono da ricordare Citroen BX e XM, Volvo 780, Citroen Berlingo prima serie, Fiat 850 Spider, Innocenti Mini 90, 120 e De Tomaso, Audi 50 e Volkswagen Polo prima serie, Skoda 136 Favorit, la fuoristrada Bertone Freeclimber, Citroen Xantia e Opel Kadett Cabrio e Astra Cabrio.