In occasione dell’evento organizzato dall’Ania si è discusso sulle misure più efficaci per ridurre il numero di morti sulle strade provocati all’alcol
In occasione dell’evento organizzato dall’Ania si è discusso sulle misure più efficaci per ridurre il numero di morti sulle strade provocati all’alcol
Se si parla di guida in stato d’ebrezza, i dati risultano sempre più allarmanti: ogni anno in Europa muoiono 10.000 persone in incidenti stradali, causati dall’uso dell’alcol durante la guida di un veicolo. L’allarmante dato è emerso in occasione dell’evento italiano all’interno del progetto SMART (Sober Mobility Across Road Transport), organizzato dalla Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale e dall’ European Transport Safety Council, che si è svolto a Roma. In occasione di questo incontro, chiamato “La guida in stato di ebbrezza in Italia: verso la tolleranza zero“, rappresentanti dell’Unione europea, politici e stakeholders hanno discusso da un punto di vista politico e sociale le misure più efficaci per ridurre il numero di morti sulle strade provocati all’alcol.
Antonio Avenoso, direttore esecutivo ETSC ha spiegato in un suo intervento che: “Se tutti gli automobilisti europei rispettassero le leggi sulla guida in stato di ebbrezza, potremmo salvare migliaia di vite ogni anno. Ora finalmente abbiamo gli strumenti per fare ciò. In Irlanda, ad esempio, l’inasprimento delle pene ha dato grandi progressi negli ultimi anni.” Avenoso ha inoltre aggiunto: “Alcuni paesi, poi, stanno usando i dispositivi blocca motore per evitare che chi guida in stato di ebbrezza ripeta il reato. Queste soluzioni stanno funzionando negli altri paesi europei e potrebbero funzionare anche in Italia”.
Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione ANIA ha invece commentato che: “Per quanto riguarda l’Italia, l’Istituto Superiore di Sanità stima che gli incidenti stradali alcol correlati nel nostro Paese sono pari al 30-35% del totale. Il tema desta molta preoccupazione, soprattutto perché nell’ultimo decennio, in Italia, è aumentata la quota dei consumatori di bevande alcoliche e sono cambiati luoghi e tempi di assunzione dell’alcol. Le abitudini si sono modificate, soprattutto tra i più giovani, che assumono comportamenti devianti, arrivando all’assunzione di alcol al solo scopo di sballare. Questi atteggiamenti hanno una ripercussione sugli stili di guida e sulla sicurezza stradale. Soprattutto riguardo questi temi riteniamo fondamentale stravolgere il modello giovanile di esaltazione della morte, riaffermando il principio della sacralità della vita“.
L’obiettivo resta tenere alta l’attenzione su un problema molto serio, proponendo a tutti un messaggio chiaro e deciso, ovvero che per guidare è necessario non aver bevuto.