Si chiama Niels Van Roij Design Silver Spectre Shooting Brake l’ultima creazione in ordine di tempo dello stilista di origine olandese e con base a Londra.
Lo stile “Shooting Brake”, creato nella prima metà degli anni 60 nel Regno Unito, ha recentemente conosciuto un nuovo interesse da parte di alcune Case costruttrici: ad una marcata sportività aggiunge la versatilità del “volume” posteriore in più che consente una maggiore capacità di trasporto di bagagli ed attrezzature sportive. Non è, tuttavia, corrispondente all’universale carrozzeria Station Wagon, in quanto la linea del tetto, più rastremata “in coda”, e – almeno nell’accezione originaria – la soluzione a tre porte ne fa, se mai, una “cugina” più dinamica delle vetture “familiari”. Da qualche tempo, l’evoluzione sul tema Shooting Brake è, come si accennava, tornata in auge per la produzione in grande serie, seppure – proprio per questo – “riveduta e corretta” con l’adozione delle due porte posteriori in più. È il caso, ad esempio, di Mercedes CLA Shooting Brake.
Il “tradizionale” layout del corpo vettura Shooting Brake a tre porte viene adottato da una “re-stilizzazione” che porta la firma di Niels van Roij, giovane designer di origine olandese a capo dell’omonimo atelier con base a Londra.
Il nuovo superesclusivo progetto
A breve distanza dalla “release” del programma Range Rover Adventum Coupé, ovvero una inedita configurazione a tre porte (e finiture di altissimo pregio) sviluppata su base Range Rover SV Autobiography, lo stilista londinese svela la creazione Design Silver Spectre Shooting Brake: in buona sostanza, la sontuosa ed opulenta coupé Rolls-Royce Wraith alla quale è stato aggiunto il “baule” posteriore, e ne è stata ulteriormente arricchita la già preziosa dotazione di rivestimenti e finiture.
Ecco le novità
Nello specifico, Niels van Roij Design Silver Spectre Shooting Brake mette in evidenza, nella zona posteriore del corpo vettura, un tetto allungato e dolcemente inclinato all’indietro, un sottile lunotto, un inedito portellone – che permette di accedere ad un vano di carico dal pianale in legno, dalle pareti in pelle e da un’accuratissima attenzione per i minimi dettagli – e sbalzi notevolmente più “generosi”.
Sotto un cielo stellato
La “trasformazione” di Rolls-Royce Wraith prosegue: oltre al ricorso a nuovi pellami per il rivestimento degli interni (plancia, pannelli porta e quattro sedili singoli compresi), il padiglione presenta una finitura “Infinity Starlight”, realizzata (ovviamente) a mano con circa 2.000 minuscoli Led che si dissolvono verso il fondo, dando all’osservatore l’impressione di essere al cospetto di un’infinita serie di costellazioni.
66 CV in più
Sotto il cofano, un’ulteriore novità: l’unità motrice-standard 6.0 V12 sovralimentata con due turbocompressori ha ricevuto anch’essa un corposo aggiornamento: da 624 CV di potenza massima della versione “di serie”, i tecnici dell’atelier londinese sono riusciti a ricavare ben 700 CV. Sarebbe interessante conoscere i “ritocchi” verso l’alto dei valori prestazionali, tuttavia le prestazioni-standard offerte da Rolls-Royce Wraith “di serie” sono già sufficienti ad entusiasmare anche i connoisseur più compassati: la velocità massima (autolimitata) è 250 km/h, e lo scatto da 0 a 100 km/h richiede 4”5.
In programma soltanto sette esemplari
Volutamente limitatissima (e non potrebbe essere altrimenti) la “tiratura” di produzione di Niels van Roij Design Silver Spectre Shooting Brake sarà di appena sette unità, ciascuna delle quali in possesso di atout stilistici e di rifiniture unici, oltre alla possibilità di essere allestita a piacere sulle specifiche del singolo cliente.