L’ammiraglia del Tridente cede alla parsimonia del propulsore a gasolio. Più chilometri, ma feeling sportivo inalterato
L’ammiraglia del Tridente cede alla parsimonia del propulsore a gasolio. Più chilometri, ma feeling sportivo inalterato
Siamo dinanzi ad una di quelle questioni che potrebbero tendere all’infinito. Una Maserati a gasolio? Un tema già discusso sulla Ghibli, divenuto d’attualità anche sull’ammiraglia Quattroporte. Esigenze di mercato, perché non si vive solo di nicche e Maserati poco alla volta comincia a puntare anche ai volumi. Sta di fatto che il lavoro messo in atto dai tecnici modenesi, in collaborazione con quelli della VM di Cento, autori dell’unità turbodiesel, sia stato tale da mantenere inalterate tutte quelle peculiarità che debbono assolutamente definire una Maserati. Anche quando si tratta di una Maserati a gasolio.
Maserati Quattroporte Diesel: stile massiccio
L’essere più morigerata quando si tratta di consumi, non ha mutato l’immagine scultorea che contraddistingue quest’ultima edizione di Quattroporte. Una vettura che supera abbondantemente i cinque metri di lunghezza (5.262 mm) e sfiora i due di larghezza (1.948 mm). Certo, sono palesemente i numeri di una vera ammiraglia, ma le forme sportiveggianti li mascherano a dovere. Tanto che una volta in marcia non si ha la sensazione di avere tra le mani un’automobile così imponente. Come sul resto della gamma, l’avvento della Quattroporte Diesel ha conservato gli stessi “valori” stilistici. Una porzione frontale definita da un cofano motore allungato e una sezione di coda che si fonda con il terzo montante, rendendo armonico l’insieme, paragonabile a quello di una coupé.
Gli interni: eleganza nostrana
La nuova motorizzazione non ha prodotto alcun cambiamento nemmeno a bordo di Quattroporte. Lo spazio non latita e rappresenta un must per la vettura del Tridente. La grafica della strumentazione combina l’innovazione dell’era digitale con il classico dell’analogico. Un mix ben riuscito, che esalta chi siede al volante. I comandi che regolano le diverse modalità di guida sono posizionati sulla consolle centrale. Al centro dello plancia prende posto il display Maserati Touch Control da 8,4 pollici, che da accesso all’infotainment del Tridente. Un po’ povero come funzioni disponibili, assolutamente non a livello della concorrenza. Se non altro un viaggio in Quattroporte non lo si nega a nessuno, dato che i litri del vano bagagli sono ben 530.
Maserati Quattroporte Diesel: V6 diesel
Le corrispondenze con l’unità che equipaggia la più piccola Ghibli sono molteplici. Anche perché si tratta sostanzialmente della stessa motorizzazione. Poche specifiche differenti, per adeguarsi agli standard di Maserati Quattroporte. Due i livelli di potenza disponibili: 250 CV e 275 CV. Valori espressi dal propulsore sviluppato dalla VM Motori di Cento, che adotta un’architettura V6 di 2.987 centimetri cubici. Il turbocompressore è a geometria variabile. Il dato che riguarda la Coppia motrice riferisce 600 Nm fra 2.000 giri/min e 2.600 giri/min. Il contributo alla causa ambientale è fornito dalla tecnologia Start-Stop. Una tecnica che concorre a realizzare 6,2 litri/100 km nel ciclo combinato e a limitare le emissioni di CO2 a 163 g/km. I dati forniti si ripetono anche sulla versione da 250 CV, che in Italia ha principalmente una valenza fiscale e che sarà presente solo sul nostro mercato. A coadiuvare il lavoro dell’unità di Quattroporte, ci pensa la trasmissione ZF a otto rapporti. Capace sia di cedere alle lusinghe di una condotta votata al comfort, sia invece a chi preferisce un piglio più deciso. E il rumore? Il rumore del V6 made in VM non è assimilabile a quello di un diesel qualunque. Perché la Quattroporte è fornita di un sistema (simile a quello di Ghibli) che si chiama Active Sound e che lavora allo scarico, garantendo lo stesso suono tipico delle versioni a benzina.
Maserati Quattroporte Diesel: la prova su strada
Nonostante la stazza, nonostante l’entità dei volumi in gioco, le velleità di sportiva di razza di Maserati Quattroporte Diesel sono confermate una volta in marcia. La dinamica di guida rimane una tipicità del Tridente, che non sfugge nemmeno quando si mostra sotto forma di berlina di rappresentanza. Il comfort rimane una qualità indiscussa, ma si capisce sin da subito che la vocazione sia indirizzata ad una dinamica di guida sportiva. La taratura dello sterzo non la si può considerare moribida. Allo stesso modo l’assetto che, pur filtrando a dovere le asperità del fondo stradale, si intende subito pronto per una “sgambata” in pista. Poco male, la Quattroporte non deve essere guidata dall’autista. Sempre precisa in fase d’inserimento, merito anche dei cerchi da 21″ dell’esemplare in prova, soprende per la rapidità nei cambi di direzione. Stabile sui veloci curvoni autostradali, va comunque maneggiata con cura quando si disattivano i controlli. Perché la coppia abbonda e l’asse destinato alla trazione è solo quello posteriore.
Maserati Quattroporte Diesel: prezzo
La base d’asta parte da quota 98.373 euro. Tenendo presente che lista degli optional offre numerose possibilità di personalizzazione, sforare i 100 è quantomai scontato. Il mondo Maserati non ha però le stesse opportunità della concorrenza. Decisamente meno ricca la lista di accessori disponibili, rispetto alle blasonate tedesche. È il fronte della multimedialità ad essere carente. Una mancanza senza dubbio ripagata dal piacere di guida regalato da Maserati Quattroporte Diesel.