Ecco le regioni italiane in cui si applica lo stop alle auto a gasolio per l’inverno 2020-2021 e le proroghe decise per non gravare ulteriormente i cittadini colpiti dall’emergenza da Covid.
L’emergenza sanitaria ha comportato lo slittamento di diverse ordinanze regionali che riguardano il blocco alla circolazione delle auto a gasolio più datate. Non propriamente un “liberi tutti”, quanto – se mai – un temporaneo allentamento degli obblighi di lasciare la propria vettura diesel in garage. In materia di autotrazione, a settembre 2020 gli amministratori delle quattro regioni che fanno parte del Bacino Padano (cioè Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) avevano concordato di posticipare il divieto di circolazione agli autoveicoli diesel Euro 4, dal 1 ottobre 2020 al 1 gennaio 2021.
>> Auto diesel Euro 4: ecco le regioni che rimandano al 2021 i divieti di circolazione
>> Diesel Euro 4 in nord Italia: verso lo spostamento dei blocchi alla circolazione
Lombardia: modalità in vigore
Lo stop alle auto diesel Euro 4 prive del filtro antiparticolato scatterà a partire dall’11 gennaio 2021. Non sarà in ogni caso “obbligatorio” pensare all’acquisto di un nuovo autoveicolo: tutto dipende dal numero di chilometri che si percorrono ogni anno. ciò in virtù del progetto Move-In (Monitoraggio dei Veicoli Inquinanti), iniziativa sperimentale, attivata da Regione Lombardia, che permette ai possessori di veicoli più inquinanti (cioè quelli fino ad Euro 4 senza FAP) di ottenere una deroga ai blocchi in funzione dell’effettivo impiego della vettura. L’installazione di una “scatola nera” a bordo del veicolo si incarica di rilevare quanti km vengono percorsi mediante un collegamento satellitare con una piattaforma ad hoc. La “black box” ha un costo di 50 euro per il primo anno (30 euro per l’installazione, 20 euro per la fornitura del servizio) e 20 euro ad ogni rinnovo.
Move-In: più inquini, meno circoli
Ad esempio, le auto diesel Euro 4 (che potranno essere “iscritte” dal 1 dicembre 2020, allo stesso modo delle auto a benzina Euro 1) possono percorrere fino a 10.000 km all’anno, e fino a 5.000 km nel periodo compreso fra il 1 ottobre ed il 31 marzo, nell’intera Area 1, che comprende la zona dei 209 Comuni di Fascia 1 e i 5 Comuni con più di 30.000 abitanti situati in Fascia 2 (Varese, Lecco, Vigevano, Abbiategrasso e S. Giuliano Milanese).
Piemonte: ecco come scattano i blocchi
La regione subalpina, che come accennato in apertura è tra le firmatarie dell’Accordo di Bacino del 2017, ha posticipato al 1 gennaio 2021 lo stop agli autoveicoli diesel Euro 4 che sarebbe entrato in vigore il 1 ottobre 2020. Il provvedimento resterà in vigore fino al 31 marzo 2021, e osserverà la fascia oraria diurna dalle 8,30 alle 18,30.
Questi i territori comunali di divieto: Torino, Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Carmagnola, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro Torinese, Santena, Settimo Torinese, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo, Volpiano.
I veicoli che appartengono alle classi di inquinamento superiori (ovvero a partire dal diesel, benzina, metano e GPL Euro 0 e diesel Euro 1, diesel Euro 2 e ciclomotori e motocicli Euro 0) restano fermi dal 1 ottobre. Deroga per auto e veicoli utilizzati per il trasporto merci che appartengono alla classe Euro 3: restano fermi, nei giorni feriali, dalle 8 alle 19 soltanto nel periodo invernale.
Emilia Romagna: dove, come e quando
Nella terza regione che aderisce al Protocollo padano, lo stop alla circolazione dei veicoli diesel fino ad Euro 4 compreso e benzina fino ad Euro 2 compreso (più ciclomotori e motocicli fino ad Euro 1 e veicoli benzina-metano e benzina GPL fino ad Euro 1) scatterà l’11 gennaio 2021 e resterà in vigore fino al 31 marzo 2021.
Quali località sono interessate
Di seguito l’elenco delle aree comunali che rientrano nel “Piano Aria” per i provvedimenti antismog.
- Provincia di Bologna: Bologna, Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Catel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Imola, Ozzano dell’Emilia, San Lazzaro di Savena, Zola Predosa
- Provincia di Ferrara: Ferrara, Cento
- Provincia di Modena: Modena, Carpi, Castelfranco Emilia, Fiorano, Formigine, Maranello, Sassuolo
- Provincia di Piacenza: Piacenza
- Provincia di Parma: Parma
- Provincia di Reggio Emilia: Reggio Emilia, Rubiera
- Provincia di Ravenna: Ravenna, Faenza
- Provincia di Forlì-Cesena: Cesena, Forlì
- Provincia di Rimini: Rimini, Riccione.
Quali divieti
Restano in vigore, dal 1 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021, i divieti di circolazione per i veicoli benzina Euro 0 ed Euro 1, diesel fino ad Euro 3 compreso, e ciclomotori e motocicli Euro 0, dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e nelle domeniche ecologiche (due ogni mese che vengono stabilite dalle ordinanze comunali). Se i limiti di PM10 verranno superati per tre giorni consecutivi, i territori comunali delle provincie che aderiscono al “Piano Aria” applicheranno subito il blocco ai diesel Euro 4, che dall’11 gennaio 2021 si estenderà anche ai diesel Euro 5. Da segnalare, fra le misure alternative anti-inquinamento, la possibilità varata dalla Giunta regionale di dare, agli alunni e studenti fino a 14 anni che frequentano le scuole primarie e secondarie di primo grado, l’abbonamento gratuito ai mezzi pubblici (bus e treni) dal 1 settembre 2020 al 31 agosto 2021, e poi per l’anno scolastico 2021-2022, per spostarsi nei tragitti casa-scuole e per il tempo libero.
Regione Veneto: ci sono già richieste di proroga
I provvedimenti di blocco alla circolazione delle auto diesel recepiscono quanto deciso dal “Piano Aria” sottoscritto dalle Regioni del Bacino Padano. Dunque: divieto alla circolazione dei veicoli diesel Euro 4 spostato dal 1 ottobre 2020 al 1 gennaio 2021. Tuttavia, alcune amministrazioni comunali hanno, nelle settimane trascorse dal 1 ottobre, sollecitato i rappresentanti regionali all’Ambiente per chiedere un ulteriore slittamento al divieto. A metà novembre, l’assessore all’Ambiente di Regione Veneto Gianpaolo Bottacin ha inviato una nota al ministro Sergio Costa per valutare un nuovo rinvio del blocco ai diesel Euro 4.
Le motivazioni indicate dall’assessore regionale fanno riferimento alle difficoltà di spostamento delle persone a causa dell’emergenza sanitaria, alla limitata capienza di trasporto dei mezzi pubblici per garantire il rispetto delle misure sanitarie ed il distanziamento, nonché per evitare assembramenti nei luoghi di attesa. Più avanti si saprà se la proroga verrà accordata e se, dunque, lo stop ai diesel Euro 4 sarà ulteriormente spostato.
Regione Lazio: i provvedimenti per Roma
Relativamente alle misure adottate nella Capitale, restano in vigore i provvedimenti antismog per le auto diesel Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 (che non posso circolare, dal lunedì al venerdì, all’interno della ZTL Fascia Verde di Roma), estendibili anche al sabato e nei giorni festivi, dalle 7,30 alle 20,30, in caso di superamento dei limiti di PM10. In base ai giorni di superamento delle polveri sottili, dopo l’ottavo giorno consecutivo si potrebbe arrivare anche allo stop delle auto diesel Euro 6 (misura già adottata, ad esempio, all’inizio del 2020).
Le auto diesel Euro 3 devono rispettare il divieto di circolazione, dal lunedì al venerdì, all’interno della zona dell’Anello Ferroviario. Le vetture diesel Euro 4, Euro 5 ed Euro 6 possono circolare, tuttavia – sempre in funzione dei livelli di PM10 rilevati dalle centraline – i divieti possono scattare, a partire dagli accessi alla Fascia Verde, tutti i giorni dalle 7,30 alle 10,30 e dalle 16,30 alle 20,30.
Le domeniche a piedi
La stessa area (Fascia Verde) è interessata dai divieti alla circolazione veicolare delle Domeniche ecologiche (dalle 7,30 alle 12,30; e dalle 16,30 alle 20,30):
- domenica 15 novembre 2020
- domenica 24 gennaio 2021
- domenica 14 febbraio 2021
- domenica 14 marzo 2021.