Scatta il 1 Settembre l’ultima chiamata per tutti i Costruttori: da domani le vetture omologate dovranno essere Euro 5
Scatta il 1 Settembre l’ultima chiamata per tutti i Costruttori: da domani le vetture omologate dovranno essere Euro 5
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Euro 5 per tutti, ultimo appello: da domani, 1 Settembre, tutti i Costruttori dovranno omologare i rispettivi nuovi modelli, e quelli già sul mercato, secondo l’ultima (in ordine di tempo) normativa europea anti inquinamento, secondo la quale i limiti sulle emissioni di ossido d’azoto si prevedono più rigidi rispetto all’attuale Euro 4.
In particolare, l’Euro 5 (recepita da alcuni Costruttori a partire da Luglio 2008) indica che, per i motori a benzina, la diminuzione di ossido d’azoto nelle emissioni passerà dagli attuali 80 a 60 mg/km, cioè una riduzione del 25 %.
Per i Diesel, invece, questo valore dovrà “scendere” del 28 per cento (da 250 a 180 mg/km), e il particolato dovrà essere inferiore dell’80 per cento rispetto al limite indicato dalla normativa Euro 4 (da 25 mg/km a 4 mg/km), che resterà a convivere con la Euro 5 nei listini del nuovo ancora per un anno e mezzo: solo da Gennaio 2011, infatti, si potranno immatricolare esclusivamente vetture certificate con la normativa più recente.
Va detto che, attualmente, sul mercato ci sono numerose vetture già in regola con le normative Euro 5: la Mercedes, con 13 modelli, guida la “classifica”, seguita da Opel e Volkswagen (entrambe con 8 modelli in listino), Fiat e Toyota (ciascuna con 5 modelli), Alfa Romeo (4) e Lancia (2).
I dati diffusi dalla UNRAE (Unione Nazionale dei Rappresentanti di Autoveicoli Esteri) indicano che, in questo senso, fra le vetture Euro 5 più vendute nella prima parte del 2009, al primo posto si trova la Fiat 500, con 23.901 unità, seguita dalla Volkswagen Golf (22.786) e dalla Fiat Grande Punto (11.237 vetture deliberate). Ed è interessante notare come, nella “top ten”, oltre a 500 e Grande Punto (che verrà sostituita dalla Punto Evo), ci siano tre ulteriori modelli a marchio nazionale: l’Alfa MiTo (in quinta posizione, venduta in 6209 unità), la nuova Lancia Delta (4647) e, a chiudere i primi dieci, la Fiat Bravo (3947).
Resta da vedere cosa succederà il 1 Gennaio 2011, data nella quale le Euro 4 andranno definitivamente in pensione: nelle Concessionarie, infatti, si potrà verificare un rischio di invenduto. Tuttavia, per quella data, le Case costruttrici “potranno chiedere una deroga pari al 10 per cento delle vetture che saranno immatricolate nel 2010 – indica Antonio Cernicchiaro, responsabile delle Relazioni Istituzionali per l’UNRAE – Oppure i veicoli Euro 4 in possesso di una dichiarazione di conformità non più ‘vecchia’ di tre mesi alla scadenza del Gennaio 2011 potranno essere ancora immatricolati”.
E gli automobilisti “privati” che intendano adeguarsi alla nuova normativa? Per loro, resta la possibilità di convertire la propria vettura Euro 4 in Euro 5, con un aggiornamento del libretto di circolazione, del costo di 80 – 100 euro (ed ecco un nuovo, discutibile balzello, aggiungiamo noi): a patto, sottolinea il dirigente dell’UNRAE, “Che si tratti di Euro 4 fra le più recenti, altrimenti la trasformazione non conviene. In ogni caso, invitiamo i possessori di auto che rispondono alla normativa Euro 4 di rivolgersi alle Concessionarie per sapere se il proprio modello abbia le caratteristiche richieste per essere convertito”.
Per il momento, i possessori di veicoli Euro 4 possono stare tranquilli: almeno fino a Gennaio 2011, circoleranno liberamente nelle giornate di blocco del traffico.