Sul tracciato di SPA Francorchamps l’australiano della Red Bull vince e alimenta le speranze per il titolo.
Sul tracciato di SPA Francorchamps l’australiano della Red Bull vince e alimenta le speranze per il titolo.
Bastava guardarlo in faccia il pilota Mercedes, l’uomo leader del campionato, ancora sul podio, ancora più lontano in classifica dal suo compagno di 29 punti. E quando è arrivato il premio per il suo secondo posto giù fischi dalla platea…
In realtà l’errore di Nico Rosberg, che ha cercato di passare Hamilton che lo aveva bruciato al via, è stato fondamentale per la gara. Rosberg ci ha provato, poi visto che non ce la faceva ha fatto sfilare la Mercedes del compagno di squadra, ma deve aver calcolato male le dimensioni della vettura ed ha “pizzicato” col suo baffo anteriore destro, che è volato via, la posteriore sinistra di Hamilton che ha iniziato a perdere aria.
Un banale incidente di corsa hanno detto in tanti. Ma con la macchina zoppicante, ed il Pneumatico che si stava stracciando Hamilton è dovuto rientrare ai box (ma il fondo piatto si era danneggiato) mentre Rosberg ha cambiato il musetto nel corso del primo pit stop.
“E’ una cosa inaccettabile – ha strillato Toto Wolf, responsabile della casa del Tridente, mentre Lauda, gran consigliere del gruppo ha continuato dicendo che un incidente del genere lo si poteva capire solo all’ultimo giro.
Chi ne ha approfittato, con tutti i meriti, è stato Daniel Ricciardo che pure era partito con un problemino al Servosterzo che i meccanici sono riusciti a sistemare proprio sulla linea del via. L’australiano, di origini italiane, ha disputato una corsa impeccabile, resistendo al disperato ritorno di Rosberg. E la dimostrazione è venuta proprio dall’ultimo giro record di Ricciardo, che porta a casa il suo terzo successo stagionale, il 50° per la Red Bull.
Sul podio con lui è salito anche Adrian Newey, che ora comincia a vedere nell’australiano una alternativa serie al pluricampione Vettel, oltre a Rosberg e a un concreto Bottas, anche lui da tre gare a podio, con una Williams che quest’anno, col motore Mercedes, sempre completamente un’altra macchina.
Una discreta gara, finalmente, per il ferrarista Raikkonen che aveva detto in partenza di amare particolarmente questo tracciato. Peccato che nella lotta tra i due finlandesi abbia prevalso, solo in finale, il giovane della Williams.
Alonso da parte sua ha accusato un sacco di guai. In partenza i meccanici hanno dovuto usare una batteria ulteriore per far partire il motore, in ritardo sugli orari previsti. E questo è costato una penalizzazione di 5 secondi che lo spagnolo ha scontato al primo pit stop. Poi a pochi giri dalla fine, a sandwich tra Vettel e le due McLaren alla Source è volato un baffo…ma ormai i giochi erano fatti e il ferrarista ha dovuto accontentarsi dell’ottavo posto, divenuto poi settimo per la penalizzazione di 20″ a Magnussen.
Niente da fare per Hamilton, che per la terza gara consecutiva si accingeva a una grande rimonta dall’ultima posizione. Il guaio è che col fondo piatto rovinato per portare ai box la macchina su tre ruote ha faticato a tenere il ritmo fino a quando gli è stato consigliato di ritirarsi per non danneggiare ulteriormente il motore.
Così per Monza Rosberg si presenterà con 220 punti davanti ad Hamilton fermo a 191 e a Ricciardo ancora in corsa con 156. E se si considera che nell’ultima gara il punteggio sarà doppio, ecco che per l’australiano di casa nostra il sogno è ancora realizzabile.