Secondo le leggi della California entro il 16 settembre il prototipo dovrà essere dotato di volante e pedali per il controllo umano della guida.
Secondo le leggi della California entro il 16 settembre il prototipo dovrà essere dotato di volante e pedali per il controllo umano della guida.
La strada della Google autonomous car per il successo non è ancora spianata: infatti, se da un lato i test numerosi e accurati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza del prototipo di auto in grado di condurre da sola i passeggeri da un punto A a un punto B, dall’altro lo stato della California (in cui si svolge la sperimentazione) ha rilevato l’apprensione diffusa della pubblica opinione dopo i primi video sulla guida autonoma e ha deciso di promulgare una nuova legge che permette la circolazione delle auto a guida autonoma a patto che chi è a bordo possa prenderne il controllo, in qualsiasi momento, in particolar modo in caso di emergenza.
Il colosso di Mountain View non ha opposto resistenza al California Department for Motor Vehicles e, a partire dal 16 settembre 2014, doterà i suoi prototipi di volante e pedali, che dovranno saper essere usati da almeno uno dei due passeggeri dell’auto. I tanti appassionati di guida e di libero arbitrio, insomma, possono tirare un sospiro di sollievo: il tempo in cui i veicoli sembreranno fantascientifici taxi senza guidatore sono lontani.
Dopo l’estate Google inizierà nuovi test e procederà con la costruzione di 100 veicoli per prove su larga scala: sembra realistico e anche opportuno il coinvolgimento di normali cittadini nei collaudi, l’eventualità è lontana almeno due anni. Il futuro può attendere.