Più di 40 strumenti utilizzati in fase di montaggio per l’Adam Rocks, il nuovo crossover: presto la tecnologia in tutti gli stabilimenti dell’azienda.
Più di 40 strumenti utilizzati in fase di montaggio per l’Adam Rocks, il nuovo crossover: presto la tecnologia in tutti gli stabilimenti dell’azienda.
La tecnologia delle nuove stampanti 3D è entrata a far parte dell’assemblaggio in Casa Opel e uno spazio sempre più ampio è previsto per questo tipo di stampa che consente di avere una riproduzione reale di un modello 3D grazie a un software di modellazione.
Il team di Virtual Engineering di Rüsselsheim, infatti, realizza guidato da Sascha Holl utensili in plastica stampandoli in 3D che vengono adottati dagli stabilimenti di produzione Opel di tutta Europa. Nello stabilimento Eisenach, per esempio, attualmente sono circa 40 gli strumenti e utensili di montaggio di questo tipo per il modello Adam e l’Adam Rocks, il nuovo crossover dell’azienda il cui lancio è previsto per settembre.
Nata da una stampante 3D è la sagoma per posizionare il logo con il nome della vettura sul finestrino laterale, ma anche la guida per semplificare il processo di montaggio del parabrezza e garantire un allineamento preciso, lo strumento per fissare il battitacco cromato sulle portiere di Adam Rocks e quello per installare la capote in tela Swing Top di serie.
Questi attrezzi sono stati sviluppati proprio durante la creazione di Adam Rocks: «In questo modo è possibile adattare rapidamente le parti. Se qualcosa cambia sul veicolo, possiamo modificare facilmente l’utensile con pochi click», spiega Holl. «Il processo di stampa in 3D ci consente di produrre qualsiasi forma immaginabile. A differenza delle tecnologie di produzione tradizionali, non dobbiamo sottostare ad alcuna limitazione».
Gli strumenti realizzati con la stampante 3D sono impiegati anche per la produzione di Opel Insignia e della cabriolet Cascada, e saranno introdotti gradualmente per i nuovi modelli di Corsa, Vivaro e Mokka, che inizieranno ad uscire dalle linee di assemblaggio di Saragozza entro le fine del 2014. «In futuro, nel processo di produzione sarà inserito un numero sempre maggiore di utensili realizzati con la stampa in 3D», ha dichiarato orgoglioso Sascha Holl.
I vantaggi degli utensili stampati in 3D sono davvero notevoli: la plastica utilizzata è leggera, robusta e versatile; in precedenza le sagome necessarie erano realizzate manualmente mediante un processo lungo ed elaborato, mentre ora gli utensili stampati sono pronti per essere utilizzati dopo sole otto ore, pesano circa il 70% in meno e riducono il costo di produzione anche del 90%. Opel (e tutto il Gruppo GM) assume, dunque, grazie all’uso crescente di questa tecnologia, una posizione di avanguardia nel campo.