Il comparto automotive italiano conquista un nuovo segno positivo, ma le associazioni di categoria continuano a rimanere scettiche sulla ripresa.
Il comparto automotive italiano conquista un nuovo segno positivo, ma le associazioni di categoria continuano a rimanere scettiche sulla ripresa.
I dati diffusi dal Ministero dei Trasporti relativi alle immatricolazioni di auto nuove per il mese di ottobre parlano di un incremento del 9,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno che corrisponde a 121.736 auto nuove immatricolate nel suddetto periodo. I dati di ottobre dovrebbero spingere verso l’ottimismo, ma secondo Federauto, il dato positivo registrato è soltanto frutto di una timida risposta dei privati, unita allo sforzo delle Case automobilistiche e delle concessionarie che hanno proposto sconti, nuove iniziative e investito in pubblicità per aumentare le vendite dei propri marchi, a cui si uniscono il noleggio e le “km 0”.
“Come ho avuto occasione di ripetere più volte nel corso del 2014, questi incrementi non devono trarre in inganno. Infatti, nonostante questo sia il 6° mese consecutivo con un segno positivo, il 2014 chiuderà a circa 1.350.000 unità. Un numero molto distante dai 2 milioni di pezzi l’anno risultanti dalla media degli ultimi 5 anni. Un numero che, se confermato, ci riporterebbe agli anni ’70” ha commentato Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto che ha aggiunto: “nonostante il segno più, è ancora presto per aprire bottiglie di champagne, soprattutto per i concessionari e per il 1 milione e 200.000 lavoratori che operano nella filiera”. Secondo Francesco Ascani, vicepresidente di Federauto, “la vera ripresa è ancora lontana a causa del “mancato miglioramento del quadro macroeconomico italiano e nell’assenza di una politica per il settore degli autoveicoli che impatta su lavoro, tasse, ambiente e sicurezza”.
Tra le note positive però c’è quella delle vendite relative alle vetture “ad alimentazione alternativa“, capaci di registrare un +37% rispetto allo scorso anno, con circa 22.500 immatricolazioni che equivalgono ad una quota di mercato pari al 18,4%. Entrando nel dettaglio copriamo che le vetture alimentate a GPL: cos’è, pro e contro sono aumentate del 34% rispetto ad ottobre del 2013, mentre quelle a metano e le ibride sono schizzate verso l’alto registrando rispettivamente un +45% e un +33%.
Anche il Gruppo FCA (Fiat-Chrysler) sta cavalcando questo periodo positivo, grazie ad un’ottima performance del marchio Jeep (+136,8%), spinta dal debutto della nuova Renegade, distribuita in un solo mese in ben 2 mila unità. Seguono Lancia con un incremento del 18,85% e Alfa Romeo con un + 5,9%, inoltre Fiat 500 e Panda mantengono il vertice sul mercato italiano il vertice del segmento “A” son una quota del 58,4%.