Nuova Suzuki Celerio: primo contatto

Cesare Cappa
19 Novembre 2014
97 Foto
Nuova Suzuki Celerio: primo contatto

Piccola, compatta, versatile. Caratteristiche tipiche di una vettura del segmento A. Qualità che la casa giapponese mette in mostra con Celerio.

Piccola, compatta, versatile. Caratteristiche tipiche di una vettura del segmento A. Qualità che la casa giapponese mette in mostra con Celerio.

Nuova la vettura, non la denominazione. Suzuki Celerio si presta a rilanciare le quotazioni del costruttore nipponico. E lo fa partendo dalla cosiddetta fascia più bassa del mercato. Un’auto che avrà anche l’onere di mandare in pensione sia il modello Alto e successivamente la Splash. Tre vetture che altrimenti non avrebbero potuto convivere nel medesimo segmento. Costruita in Tahilandia, la Celerio sembrerebbe decisamente più avvezza a quel tipo di realtà, piuttosto che a quella nostrana. Però bisogna avere pazienza e darle quel credito che chiunque merita, almeno all’inizio. Perché alla fine la nuova Celerio si mostra per quello che è. Un’autovettura fruibile sempre e comunque, che a tratti ricorda il principio che mosse la nascita della prima versione di Fiat Panda.

Suzuki Celerio: il design definisce la funzione

Siamo un po’ fissati con le linee. Armoniose sempre e comunque al di là della tipologia di vettura. Però va sottolineato che ogni auto nasce con un compito ben preciso. E nel caso della Suzuki Celerio è offrire spazio, ma allo stesso tempo vantare dimensioni ridotte. Il segmento A è chiaro quando si tratta di regole d’ingaggio e la Celerio non poteva fare altrimenti. Lunga 3,6 metri e larga 1,6, viene anche definita come citycar. Per mantenere fede alle promesse di ampi volumi interni, ha dovuto cedere al compromesso. Linee tese, che descrivono un corpo vettura relativamente squadrato, dal Baricentro alto, che non si perde tra curve e raccordi. Il risultato finale potrebbe scontentare i fissati del design, ma assicura alla Celerio un’elevata abitabilità interna.

Gli interni: essenziali e spartani

Il discorso di cui sopra si ripete anche a bordo. Perché se la qualità non pare eccelsa al primo contatto, si percepisce subito quanto invece sia robusta e resistente. Doti fondamentali in previsione di numerosi “passaggi” a bambini potenzialmente scatenati. La capacità del bagagliaio varia da 254 a 726 litri, a seconda della posizione della seduta posteriore. La Suzuki Celerio è omologata per cinque persone. Una realtà che potrebbe sembrare utopistica, mentre al contrario è in certi casi possibile. Cinque rimane un numero ottimista, ma quattro adulti, non necessariamente di taglia medio piccola, possono tranquillamente accomodarsi all’interno di Celerio. Una qualità che poche rivali possono vantare altrettanto. Perché per trovare una competitor in linea con la disponibilità della vettura Suzuki, bisogna puntare al trittico nippo-francese di Aygo, C1 e 108.

La plancia offre il minimo indispensabile alla guida e il volante è regolabile in altezza a partire dall’allestimento Easy. La visibilità è buona in ogni direzione, meno nella porzione laterale posteriore. D’infotainment non se parla, perché Celerio punta esclusivamente al sodo della sua funzione: abitabilità in poco spazio, condito da tanta robustezza.

Nuova Suzuki Celerio: arriva il sistema DualJet

Due codici, K10B e K10C, che identificano sostanzialmente la medesima unità, quando le specifiche sono differenti. Cilindrata (998 cc), numero di cilindri (3), Alesaggio e corsa sono gli stessi. Il più recente, il C, può vantare l’adozione del “complesso” DualJet, debuttante poco tempo fa su Swift 4×4. In sostanza sono stati ottimizzati gli attriti e la valvola EGR sfrutta un sistema di raffreddamento liquido, ma soprattutto il K10C può vantare un rapporto di compressione più alto. Entrambi i propulsori hanno in dote lo stesso valore di potenza, pari a 68 CV, mentre la coppia del B è di 90 Nm e quella del C di 93. Differenze minime che si fanno più importanti alla voce consumi ed emissioni. Il primo si ferma a quota 4,3 l/100 km nel ciclo combinato e a 99 g/km di CO2. Il secondo vanta invece una prestazione migliore: 3,6 l/100 km e 86 g/km. Entrambi sono accoppiati ad un cambio manuale a cinque rapporti, ma la variante K10B può essere abbinata anche ad una trasmissione automatica. Un meccanico robotizzato sempre a cinque marce.

Nuova Suzuki Celerio: la prova su strada

I presupposti ci sono. La Suzuki Celerio si può certificare come citycar anche su strada. Assorbe bene le asperità dell’asfalto e nonostante la marcata presenza di Rollio e beccheggio, non tende mai a galleggiare tra una curva e l’altra. Il piccolo tre cilindri è sufficientemente rotondo e pronto nella risposta. Da vedere il comportamento a pieno carico. Lo sterzo invece risulta l’elemento negativo nel complesso Celerio. Non trasmette alcuna informazione al guidatore e in rilascio non torna rapidamente in posizione. Detto questo, non ci sono controindicazioni nell’uso cittadino, che rimane naturalmente il suo habitat d’azione. Il cambio manuale assolve il suo compito senza particolari indecisioni e predilige un impiego rilassato.

Nuova Suzuki Celerio: gamma e prezzi

Tre linee di allestimento: L, Easy e Style. Una Suzuki Celerio il cui ventaglio di prezzi varia dai 8.990 euro dell’entry level sino ai 12.290 della variante Style motorizzata DualJet. La vernice metallizzata è offerta a 390 euro. La vettura è già disponibile presso la rete Suzuki e nel periodo di lancio l’allestimento Easy avrà lo stesso prezzo di quello L.

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