Alla presentazione del bilancio 2020, i vertici di Ingolstadt hanno annunciato ulteriori programmi di sviluppo a medio termine, con almeno 20 novità elettriche attese entro il 2025.
Le prospettive per il 2021 guardano ad un moderato ottimismo, anche attraverso l’arrivo di alcune novità di prodotto all’insegna dell’evoluzione strategica “a due cifre” dal punto di vista dell’impegno finanziario a medio termine, e che mette in primo piano un ulteriore sviluppo della propria lineup in temi-chiave quali elettrificazione, digitalizzazione, servizi alla mobilità. Tre “argomenti” da tempo scritti a caratteri cubitali sui taccuini delle priorità da parte dei vertici dell’azienda, e che determineranno – quando le rispettive attuali generazioni esauriranno il loro ciclo produttivo – la parola “fine” per alcuni modelli. Tutto questo è, in sintesi, il riassunto dei piani strategici, industriali e di mercato illustrati dai vertici Audi intervenuti alla presentazione del bilancio 2020 del marchio di Ingolstadt.
È stato un anno complicato
Il 2020 viene archiviato da Audi come “Impegnativo”: l’emergenza sanitaria, deflagrata nelle prime settimane dello scorso anno e che continua a tenere tutto il mondo con il fiato sospeso, ha inciso in larga parte sulle performance di Audi, che soltanto grazie ad un positivo risultato messo a segno dalle vendite in Cina (+5,4%) e ad un positivo quarto trimestre è riuscita a compensare una generale diminuzione delle consegne (1,69 milioni di unità, pari all’8,3% in meno rispetto al 2019) verificatasi in Europa (dove rispetto al 2019 le nuove Audi immesse in circolazione sono state il 19,5% in meno) e negli USA (che hanno concluso il 2020 con un -16,7% in rapporto all’anno precedente). Il quarto trimestre dell’anno è stato, come si accennava, decisamente migliore: sull’onda lunga della ripresa delle attività industriali in tarda primavera, con maggiore libertà di movimento delle persone e l’adozione di forme di incentivo il periodo 1 ottobre-31 dicembre 2020 ha fatto registrare il più elevato quantitativo di veicoli consegnati (più di 505.000 esemplari).
Dal canto loro, le lineup “alto di gamma” hanno evidenziato performance significativamente elevate: ciò ha riguardato, in particolare, Audi A6 (+11,8%), la gamma Audi Sport (+16,1% complessivamente), Audi Q3 (+18,1%), e soprattutto il +80% realizzato dalla “famiglia” Audi e-tron. Cifre alla mano, il quarto trimestre ha inciso in maniera sostanziale anche dal punto di vista dei risultati finanziari: l’utile operativo (2,45 miliardi di euro) ed il margine operativo (14,7%) hanno aiutato Audi ad iscrivere a bilancio un utile operativo 2020 pari a 2,7 miliardi di euro (in calo del 39,9% dal 2019 ed al netto dei 200 milioni di euro come oneri Dieselgate), laddove il margine è diminuito al 5,5% dall’8,1% del 2019. Il cash flow si è attestato su 4,6 miliardi di euro (da 3,16 miliardi di euro 2019), grazie all’attuazione di sinergie di Gruppo, una diminuzione degli investimenti (-3,8%), dei costi industriali e ad ulteriori risparmi (per 2,6 miliardi di euro complessivi) nonché alla cessione di 1,5 miliardi di euro di partecipazioni verso altre realtà del Gruppo VAG.
I progetti in chiave 2021
Il moderato ottimismo comunicato dal top management Audi in chiave 2021 si deve alle stime di una prossima ripresa economica globale, seppure la massima attenzione viene rivolta verso gli sviluppi dell’emergenza sanitaria e per altre cause (come ad esempio la crisi nella fornitura dei “chip”) che potrebbero rallentare una nuova risalita. In ogni caso, osserva Arno Antlitz (responsabile finanziario di Ingolstadt), l’obiettivo per i prossimi mesi è finalizzato a confermare lo slancio registrato nel quarto trimestre 2020, e crescere ulteriormente. Le stime prevedono un aumento in termini di consegne, maggiori ricavi in rapporto al 2020 ed un margine operativo nell’ordine del 7%-9%, dunque via via più vicino al 9%-11% atteso in un’ottica a medio-lungo termine e tenuta anche conto della minore redditività del comparto auto elettriche.
Quali novità a breve e medio termine
Per lo sviluppo di elettrificazione della propria gamma rivolto al 2025, Audi mette sul piatto una cifra che si attesta su 15 miliardi di euro: una sostanziosa “fetta” dei 35 miliardi di euro che verranno investiti nelle nuove tecnologie (e una figura rilevante verrà giocata proprio in Cina, dove è prossimo l’esordio di Q6 e-tron che in Europa verrà prodotta a Ingolstadt e si attende dal 2022; e di recente ha preso il via una nuova joint venture con Faw per la realizzazione di nuovi veicoli elettrici premium, a partire dal 2024). Di fatto, i vertici del marchio dei “Quattro Anelli” puntano, entro quella data, a proporre sul mercato più di venti modelli ad alimentazione 100% elettrica, ad aumentare notevolmente la propria lineup ibrida ed a incidere, fra veicoli a basse (o del tutto assenti) emissioni di CO2 allo scarico, un terzo delle consegne complessive. Le prime novità, che seguono in linea retta il recentissimo “vernissage” di e-tron GT, si vedranno già entro metà 2021, con Audi Q4 e-tron e Q4 e-tron Sportback. Entro la fine di quest’anno, una configurazione ibrida plug-in andrà ad arricchire la metà dell’attuale gamma di modelli a combustione, secondo un processo di ottimizzazione delle proposte benzina e diesel senza investire nuove somme di denaro nello sviluppo di eventuali nuove generazioni di sistemi di propulsione “convenzionali”. In un’ottica a breve termine, il top management Audi non si dimostra interessato all’alimentazione a celle di idrogeno, e nemmeno ai carburanti sintetici (ricordiamo che proprio Audi, alcuni anni fa, era stata con lo studio sugli e-fuel tra i marchi “pionieri” nella ricerca sui carburanti prodotti per sintesi).
Verso la fine di A1 e TT
I programmi di sviluppo dell’elettrificazione avranno già nel 2021 un positivo riscontro nel rispetto dei limiti UE sulla media delle emissioni di CO2; per converso, potrebbero generare delle conseguenze nella gamma dei modelli sportivi. Niente è stato deciso a questo proposito, anche perché Audi necessita – sulla scorta proprio di e-tron GT – di ristudiare il proprio riposizionamento nel comparto delle vetture sportive. È molto probabile uno “snellimento” in tal senso: Audi TT e Audi A1 non avranno alcun futuro, e un modello erede di Audi R8 è resta in fase di valutazione.