Durante la visita di leva aveva dichiarato la sua omosessualità e per questo gli è stata tolta la patente. Oggi la decisione della Cassazione.
Durante la visita di leva aveva dichiarato la sua omosessualità e per questo gli è stata tolta la patente. Oggi la decisione della Cassazione.
Durante la visita di leva, nel 2001, aveva dichiarato di essere gay, così un giovane di Catania si era visto ricevere dalla motorizzazione civile la notifica di un provvedimento di revisione della patente di guida.
Oggi la storia di Danilo Giuffrida, con il terzo grado di giudizio è arrivata alla fine, il giovane aveva infatti presentato ricorso e i Giudici seppur con notevole ritardo hanno stabilito che venga risarcito.
La Corte di Cassazione ha deciso che chi subisce discriminazioni sessuali con l’aggravante della palese violazione della privacy ha pieno diritto a un maxi risarcimento dei danni subiti.
Adesso il Ministero della Difesa e quello dei Trasporti saranno costretti a risarcire il ragazzo poiché la patente sospesa è stato un “vero e proprio comportamento omofobico” oltre al fatto che fosse “intollerabilmente reiterato”.