Il leggendario ingegnere modenese ed i tre Car designer che hanno creato progetti iconici nella storia dell’automobile protagonisti di una serata nell’ambito della Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca.
L’Italia della grande genialità possiede anche i propri testimoni nel “libro d’oro” FIVA: di recente, la Federazione Internazionale dei Veicoli Storici ha istituito un “albo speciale” che accoglie, mettendole in risalto, le principali personalità che a livello mondiale meritano il rispetto di milioni di appassionati, ovvero il nutritissimo “club di enthusiast” che conservano auto e moto come musei mobili, e per aggiungere ulteriore consapevolezza, nella società, sulle mille e mille sfaccettature che riguardano il mondo dei motori, a dimostrazione che il comparto si confronta al meglio con altri settori (cultura, ad esempio, ma anche scienza) dove i rispettivi esponenti di spicco vengono premiati per le loro realizzazioni.
I primi tre italiani inseriti nella “FIVA Hall of Fame”
La “FIVA Hall of Fame” nasce da questo proposito. E, come si accennava in apertura, annovera fra i suoi nomi anche Mauro Forghieri, Marcello Gandini e Giorgetto Giugiaro. Come dire: tre degli esponenti fra i più nobili di quella tecnologia che riesce a trasformarsi in Arte. Le rispettive “carte d’identità” sono ben conosciute da tutti gli “enthusiast”: è dunque superfluo ricordarle qui, si rischierebbe di scivolare in un mero e freddo “curriculum”.
Ben diversa è la sublimazione delle loro carriere professionali dalla tecnica ad espressione artistica: è così per Mauro Forghieri, i cui progetti dell’epoca in cui era direttore tecnico in Ferrari superano il tempo; e lo stesso si può dire per le “matite” di Marcello Gandini e Giorgetto Giugiaro. Il primo ha creato, per Bertone, alcune delle vetture-icona nella storia dell’automobile; il car designer di origine cuneese, che nel 1968 fondò Italdesign, ha portato avanti un personale percorso di progettualità ed imprenditorialità, applicata a numerosi aspetti della vita quotidiana (non solamente automobili, peraltro) che prosegue tuttora.
L’occasione per celebrare Forghieri, Gandini e Giugiaro quali primi esponenti della grande Italia dell’automobilismo nella “FIVA Hall of Fame” è arrivata, sabato 25 settembre, in occasione di “Stelle del Motorismo“, una serata che si è svolta nella seicentesca cornice di Villa Rey, a Torino, dove hanno sede la stessa Federazione Internazionale dei Veicoli Storici e l’ASI-Automotoclub Storico Italiano. L’evento, organizzato dalla stessa ASI come “antipasto” alla Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca che domenica 26 ha idealmente unito il mondo nazionale delle auto e moto storiche – da nord a sud – con una nutrita serie di incontri, iniziative sociali, culturali e di intrattenimento a cura dei Club federati ASI.
A Fioravanti e Gandini i “Premi ASI per il Motorismo Storico”
Protagonisti assoluti dell’evento sono stati gli stessi Forghieri, Gandini e Giugiaro con in più Leonardo Fioravanti. È a quest’ultimo, autore per Pininfarina di molteplici progetti Ferrari (solamente per citarne alcune: dalla 365 Daytona alla 512 BB, dalla 365 GT4 2+2 alle successive 308 GTB, 288 GTO, Testarossa ed F40), ma anche Fiat e Lancia (130 Coupé e Gamma berlina) che insieme a Marcello Gandini sono stati assegnati i “Premi ASI per il Motorismo Storico”.
Un riconoscimento che rende omaggio alle rispettive carriere, ed in concomitanza con due anniversari di particolare rilievo: nel 2021 si celebrano i cinquant’anni di due dei progetti-icona creati dalle rispettive matite: Lamborghini Countach (Marcello Gandini) e Ferrari 365 GT4 BB (Leonardo Fioravanti).
Un patrimonio tecnico e culturale dall’enorme indotto
Il presidente ASI Alberto Scuro ha sottolineato:
La Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca è un appuntamento rivolto all’opinione pubblica per puntare i riflettori sul patrimonio tecnico e culturale del motorismo storico, eccellenza italiana che non ha pari al mondo. Un settore che è industria sociale, capace di coinvolgere gli ambiti più disparati del quotidiano individuale. A partire dall’indotto diretto, rappresentato da tutta la filiera professionale che gravita intorno ai veicoli storici con gli addetti dei vari comparti: restauro, carrozzeria, meccanica, selleria, ricambistica, editoria. Ma c’è anche un corposo indotto indiretto nel quale rientrano, ad esempio, tutte le attività legate al turismo, all’accoglienza, alla cultura, all’enogastronomia.
Nessun prodotto industriale richiama così tanta passione nel mondo
Il presidente FIVA Tiddo Bresters ha commentato:
L’Italia ha un ruolo di primo piano nella storia del motorismo e sotto tutti i punti di vista. I marchi italiani danno lustro all’intera industria italiana e sono sicuro che tra qualche anno molti di essi appariranno nei libri di storia. I veicoli sono una simbiosi di migliaia di piccole e grandi parti, messe insieme così abilmente che, se vengono curate bene dai loro proprietari, possono durare per decenni e percorrere centinaia di migliaia di chilometri. Quale prodotto industriale di consumo può eguagliare questo, e quale altro prodotto industriale riunisce così tanti appassionati in tutto il mondo? La FIVA ritiene importante che l’ingegnosità e la creatività di questa industria, dimostrate in un periodo di ormai oltre 130 anni, siano onorate. In modo che ci sia un maggiore apprezzamento da parte della società di tutti i meravigliosi veicoli che sono stati fatti in questo periodo, e del significato dell’automobilismo per la società.