In via di definizione il piano di lancio per la “emissioni zero” della Nissan. Qualche incertezza sul prezzo che dovrebbe aggirarsi sui 25.000 dollari
In via di definizione il piano di lancio per la “emissioni zero” della Nissan. Qualche incertezza sul prezzo che dovrebbe aggirarsi sui 25.000 dollari
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Anche se occorrerà attendere un paio d’anni (mese più, mese meno) per il debutto negli USA della Nissan Leaf, la filiale USA della Casa giapponese si aspetta non meno di 20 mila ordini entro la fine del 2010 per la prima “tutta elettrica” in grande serie, se si eccetua l’esperimento, attuato anni fa, della biposto Chevrolet EV1.
Lo hanno rivelato i dirigenti di Nissan USA, a corredo di un consuntivo stilato al termine del primo mese di attività del sito Web dedicato all’illustrazione al pubblico della berlina 4 porte – 5 posti totalmente elettrica.
In base alle visite ricevute e alle risposte indicate dagli utenti in un questionario, i vertici di Nissan USA hanno stabilito un primo obiettivo: “Intendiamo arrivare ad almeno 20 mila ordinazioni entro la fine del 2010 – ha sottolineato Carlos Tavares, numero uno della filiale per il nord, centro e sud America – Ordini che per noi si riveleranno cruciali, perché il nostro mercato sarà uno dei primi nei quali la Leaf sarà introdotta”.
Ancora prima dell’Europa, perciò. Contestualmente al Giappone, gli Stati Uniti si preparano a ricevere la prima “elettrica al cento per cento” costruita in grande serie. Sarà questione di mesi, fra i due mercati al di qua e al di là dell’oceano. Questo perché la Leaf fa parte del maxi programma di diffusione di vetture a emissioni zero promosso in joint venture fra la stessa Nissan e la Renault, che dal canto suo si prepara a lanciare (sempre entro il 2011, che per il mondo dell’automobile sarà un anno spartiacque sul fronte della tecnologia) una gamma di quattro vetture elettriche, che deriveranno pari pari dalle anteprime esposte al pubblico nelle scorse settimane al Salone di Francoforte.
Sono già state decise anche le destinazioni d’uso per i primi esemplari della Leaf negli USA. Le prime 5 mila unità di preserie che usciranno dagli stabilimenti giapponesi di Oppama saranno realizzate, alla fine del 2010, in qualità di vetture di flotta per alcune aziende e a una cerchia selezionata di clienti. Lo scopo sarà di testare la vettura nell’utilizzo di tutti i giorni prima che, in capo a qualche mese, la Leaf inizi ad essere distribuita nei tre mercati considerati più importanti: Stati Uniti, appunto; ma anche Giappone ed Europa.
Per quanto riguarda la produzione successiva, la Nissan ha comunicato di avere ricevuto una garanzia dal Dipartimento Federale per l’Energia da 1,6 miliardi di dollari (circa 1,1 miliardi di euro) da dedicare alla realizzazione di un centro di produzione delle batterie al litio (realizzate in collaborazione con la NEC e che sono dello stesso tipo di quelle che equipaggeranno le Renault elettriche) e all’ampliamento e all’aggiornamento tecnologico di una parte dello stabilimento di Smyrna, nello Stato del Tennessee, nel quale si prevede la produzione di circa 150 mila Leaf all’anno.
Il prezzo, questo sconosciuto
In questo articolato piano industriale e finanziario, non resta che affrontare un piccolo dilemma. Quanto costerà la Leaf? Secondo alcune voci vicine agli ambienti della dirigenza, la Nissan avrebbe stabilito un prezzo d’acquisto di circa 25 mila dollari, ma le batterie saranno fornite separatamente, per mezzo di contratti di leasing. Si presume, a questo proposito, che chi acquistasse la vettura sarà fortemente tentato di procurarsi anche le batterie…
Rumore e sicurezza: non si è mai contenti
Occorre poi superare anche un secondo ostacolo: quello derivante dal quasi assente rumore della vettura. Non essendoci parti meccaniche funzionanti a combustione interna, la Leaf, come tutte le sue “sorelle” a emissioni zero, non produce rumore. E questo rischia di trasformarsi in un bel guaio per la circolazione stradale.
E sì, perché, pur senza trasformare la propria vettura in una vettura da corsa (peraltro anche queste soggette a rigorose limitazioni in termini di Decibel), un minimo di rumore è utile, per avvertire pedoni e altri utenti della strada del proprio sopraggiungere. Ma senza esagerare, altrimenti si entra nel campo dell’inquinamento acustico.
La stessa Nissan ha anticipato che, per la Leaf, l’idea sarebbe di equipaggiare le vetture di un “suono” sullo stile dei veicoli futuribili che vennero utilizzati nel film Blade Runner. Come dire: dopo le suonerie dei cellulari, nel prossimo futuro si potrà anche scegliere il “rombo” della propria auto.