I dispositivi AEB con rilevamento pedoni risultano meno efficienti nelle ore notturne e su strade a scarsa illuminazione: lo rileva IIHS.
Fra i dispositivi di ausilio attivo alla guida di più recente generazione adottati dalle Case costruttrici – tutti utili, ci mancherebbe! -, il sistema di frenata autonoma d’emergenza è uno dei più utili, tanto da essere stato adottato come un obbligo, in Europa, per le vetture di nuova omologazione a partire da luglio 2022, e sarà via via di serie su tutte le auto di nuova immatricolazione dal 2024.
L’importanza di avere “un occhio (elettronico) in più” in grado di rilevare la presenza di ostacoli lungo la strada è fuori discussione. Soprattutto se si tratta degli “utenti vulnerabili” (come i tecnici EuroNcap – l’ente europeo di certificazione della sicurezza degli autoveicoli – definiscono ciclisti e, soprattutto, pedoni).
L’imperativo è non distrarsi mai
La questione, sollevata in tempi recentissimi dagli stessi organismi di studio sulla sicurezza stradale, riguarda differenti gradi di efficacia dei sistemi AEB. Per intenderci: gli esperti hanno rilevato che non tutti i dispositivi di frenata autonoma d’emergenza “vedono” (e, quindi, agiscono) nella stessa maniera, tanto che in determinate condizioni di marcia del veicolo il dispositivo di bordo potrebbe addirittura arrivare a non rallentare l’autoveicolo in tempo ed evitare così una collisione o un tamponamento.
In effetti, fra le raccomandazioni dei tecnici specializzati in studi sulla sicurezza stradale al primo posto c’è proprio il non distrarsi mentre si è alla guida di un veicolo. Ad indicarlo è anche IIHS-Insurance Institute for Highway Safety, ente statunitense (corrispondente al “nostro” EuroNcap), che punta i propri riflettori sul grado di efficacia dei sistemi di frenata autonoma d’emergenza con funzione di rilevamento pedoni, nelle ore notturne.
Netta diminuzione degli incidenti, ma non di notte
In tutte le condizioni di luce, rileva un report di IIHS, la percentuale di incidenti con pedoni coinvolti è, nei veicoli con frenata autonoma d’emergenza, inferiore del 27% rispetto a quelli non equipaggiati con questo dispositivo. Ancora più nel dettaglio, è stato rilevato che un ulteriore 30% in meno riguardava gli incidenti con lesioni. Tuttavia, quando i ricercatori hanno posto la propria attenzione sugli incidenti con pedoni avvenuti nelle ore notturne su strade senza illuminazione pubblica, non si sono avute differenze sostanziali fra veicoli equipaggiati con AEB e vetture che ne erano sprovviste.
È la prima inchiesta di questo genere al mondo
Gli analisti dell’Insurance Institute for Highway Safety hanno effettuato la prima indagine di questo genere effettuata ad ampio spettro, sulla base di dati reali (ovvero verbali di incidente redatti dalle forze di polizia), considerata la qualità dell’impianto di illuminazione dei veicoli, la gravità dell’incidente, lo stato dell’illuminazione stradale ed il limite di velocità, l’età del conducente, altri fattori demografici ed a prescindere dalla Casa costruttrice del veicolo), mettendo a confronto il tasso di incidentalità con i pedoni per veicoli con e senza AEB.
Occorre migliorare l’efficienza dell’”occhio elettronico” dove c’è poca illuminazione
Dati alla mano, indica IIHS, il sistema di frenata autonoma d’emergenza con funzione di riconoscimento pedoni ha diminuito del 32% la probabilità che si verificasse un incidente alla luce del sole, e del 33% nelle prime ore del mattino, al tramonto e di notte sulle strade provviste di illuminazione pubblica. Diversamente, nel caso di condizioni notturne con strade ed aree non illuminate, non sono state rilevate differenze di rilievo fra vetture dotate di AEB e identiche vetture senza questo sistema, nella possibilità che si verificasse un incidente.
A questo proposito, Jessica Cicchino, vicepresidente della Divisione Research di IIHS ed autrice dello studio, riconosce che gli incidenti sono in calo grazie allo sviluppo delle tecnologie di ausilio attivo alla guida, tuttavia è da considerare l’efficacia dei dispositivi AEB in assenza di illuminazione:
Questo è il primo studio al mondo effettuato sui sistemi di frenata autonoma d’emergenza relativi ad un’ampia gamma di Case costruttrici: dimostra, da un lato, che l’evoluzione di questa tecnologia ha in effetti diminuito il numero di incidenti. Per contro, dimostra anche che questi dispositivi risultano molto meno efficaci al buio, dove si verificano tre quarti di incidenti mortali con pedoni.
Entro fine anno le prime valutazioni sui nuovi test
IIHS comunica di avere già provveduto ad informare le Case costruttrici a migliorare i rispettivi sistemi di prevenzione degli urti frontali, e ad ampliare la diffusione del rilevamento pedoni mediante una serie di punteggi. Ad esempio, già nel 2019 si era stabilito un punteggio elevato per il grado di sicurezza dei veicoli (nella fattispecie: i due massimi livelli di valutazione del grado di sicurezza “Top Safety Pick” e “Top Safety Pick+”) solamente se l’autoveicolo ottenesse un grado elevato di efficacia dell’AEB con funzione pedoni.
Nel primo periodo di applicazione della più stringente norma, solamente tre veicoli su cinque fra quelli testati da IIHS erano equipaggiati con AEB e rilevamento pedoni: di questi, soltanto una vettura su cinque ottenne la massima valutazione. Nel 2021, l’AEB con riconoscimento pedoni ha equipaggiato quasi nove veicoli su dieci: circa la metà dei dispositivi analizzati ha ottenuto i punteggi più alti. In relazione alle questioni messe in evidenza dal report IIHS che si basa su dati reali, l’Istituto ha in fase di realizzazione lo sviluppo di test notturni sull’efficacia degli AEB con rilevamento pedoni: le prime valutazioni ufficiali sono previste entro la fine del 2022.