Dopo Roma e Milano anche la città toscana scenario dell’iniziativa a basso impatto ambientale. Si parte fra un anno
Dopo Roma e Milano anche la città toscana scenario dell’iniziativa a basso impatto ambientale. Si parte fra un anno
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Pisa entra a far parte di E-mobility Italy, progetto mondiale per la mobilità elettrica voluto da Enel e Smart, e che punta alla diffusione di veicoli elettrici nelle città italiane. A mettere tutto nero su bianco il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, e il direttore della divisione Ingegneria e Innovazione di Enel, Livio Vido, che hanno siglato un protocollo d’intesa per realizzare una rete di ricarica elettrica intelligente di 100 punti in tutta la città.
Si tratta di un fase pilota durante la quale le auto elettriche saranno disponibili per alcuni automobilisti selezionati da Mercedes che fornisce le vetture. Il test partirà a settembre 2010, data i cui dovrebbero debuttare anche a Roma (https://www.motori.it/ecoauto/2181/mobilita-elettrica-progetto-congiunto-fra-comune-di-roma-ed-enel.html) e Milano (di recente i sindaci delle due città hanno dato luce verde al progetto).
Le colonnine di ricarica elettrica saranno distribuite su tutto il territorio, dopo che un team di tecnici Enel con Pisamo e gli uffici tecnici del Comune, avranno individuato i punti più idonei, tenendo conto delle caratteristiche urbanistiche della città, dei flussi di traffico, delle regole di mobilità e della specificità del mezzi di trasporto pubblico.
“Il sistema – spiega Vido – ideato per permettere la ricarica del veicolo sia in ambito domestico (garage) che pubblico, è basato sull’innovativa rete elettrica telegestita, che in Italia ha visto l’installazione da parte di Enel di 32milioni di contatori elettronici. L’energia elettrica – continua – è il futuro della mobilità pubblica e privata. Nel nostro mirino c’è l’obiettivo di allargare, a Pisa e non solo, il campo d’azione dalle quattro ruote alle due ruote e al trasporto pubblico”.
La decisione di aderire al progetto, spiega Filippeschi, nasce dall’esigenza di “risolvere i problemi di mobilità urbana, con cui anche Pisa, pur non essendo una metropoli, convive ogni giorno”.