L’elettrica di Lexus offre comfort, brillantezza, ed ha una batteria che rappresenta un buon compromesso tra autonomia e ricarica
Le auto elettriche rappresentano il futuro, ma si stanno facendo largo nel presente, visto che ormai le proposte sono varie e in diversi segmenti. Inoltre, se anche Lexus, pioniera dell’ibrido, ha pensato di realizzare una full electric, è il segno che questa tecnologia ha compiuto significativi passi in avanti. Così, abbiamo guidato la UX300e, la prima proposta del Brand premium giapponese sul tema EV.
Modifiche strategiche
Se si osserva la UX300e è difficile pensare che sia la sorella ad impatto zero della UX ibrida, eppure, la struttura è stata irrigidita sia davanti, dove è stata posizionata una nuova traversa, che dietro, e la batteria abbassa il baricentro del 10% grazie alla sua collocazione sotto il pianale. Ci sono persino dei passaruota studiati per ridurre i rumori provenienti dalla strada e il fondo è stato ottimizzato per essere più liscio in modo da portare il Cx al valore di 0,31.
Con una lunghezza di 4,49 metri, una larghezza di 1,84 metri, ed un’altezza di 1,54 metri è una perfetta C-SUV in grado di sgattaiolare nel traffico cittadino ma anche di portare a spasso la famiglia con tutto lo spazio del caso, visto che il passo è di 2,64 metri. Se non fosse per le ruote, per le scritte identificative e per le prese di ricarica, sarebbe veramente un’impresa capire la sua natura full electric. Quindi il look è dato dal solito, affascinante, tagliente, design Lexus, con tanto di calandra a clessidra e firme luminose protagoniste con quelle posteriori unite in una soluzione di continuità.
Cambia la seduta posteriore e c’è il touchpad
L’abitacolo della UX300e ti accoglie con la classica cura per i dettagli Lexus, tra cui il nuovo selettore specifico per questo modello. I materiali sono di altissima qualità, così come gli assemblaggi, e la plancia riprende lo stile del modello ibrido, con la strumentazione digitale reinventata per le esigenze della guida in elettrico. Simpatico l’indicatore della carica residua che simula quello del carburante ma aggiunge la spina a quella che sarebbe una comune pompa di benzina. Al di là di quest’aspetto, rimane un sistema d’infotainment con schermo da 10,3 pollici efficace ma meno d’impatto rispetto a quello delle concorrenti dell’ultima ora.
Inoltre, si gestisce con un touchpad al quale bisogna abituarsi, ma che è stato voluto per ridurre al minimo le interferenze con la guida. Il navigatore si aggiorna over the air, e la comunicazione con gli smartphone è assicurata. Non manca un vano per la ricarica wireless, anche se è un pò infossato. A livello di spazio si guadagna qualcosa in senso longitudinale nella zona posteriore, nello specifico 7,5 mm, ma si perdono 16 mm in altezza, per via del pavimento leggermente rialzato per ospitare il pacco batteria. In compenso il bagagliaio cresce di 47 litri rispetto alla versione ibrida, arrivando a 367 litri utili.
Alla guida non delude
Di solito, perdura una certa diffidenza quando ci si avvicina ad un’auto elettrica, anche a livello di sensazioni di guida, ma alla Lexus in tal senso hanno lavorato sodo, riuscendo ad offrire una vettura che sembra, in tutto e per tutto un’auto a motore termico nella dinamica, con tutti i vantaggi dell’elettrico per quanto riguarda la prontezza d’erogazione, ed il comfort generale. Infatti, la coppia di 300 Nm erogata prontamente sull’avantreno viene tenuta a bada dall’elettronica con grande prontezza ed i 204 CV conferiscono un certo brio alla guida, consentendo uno scatto da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi.
Volendo c’è la possibilità di gestire il grado di decelerazione tramite le palette dietro il volante e questo aiuta molto nella guida in città e consente di recuperare più energia in fase di rallentamento. Così, veniamo al dunque, all’autonomia garantita dalla batteria da 53,4 kWh. Ebbene, nei percorsi extra urbani bastano circa 18 kWh per percorrere 100 km, per cui l’autonomia è molto vicina al dato dichiarato, di circa 300 km. Le cose cambiano nei viaggi che includono percorsi autostradali, soprattutto con le basse temperature. Non a caso in una circostanza dove non è bastato il dispositivo che consente di scaldare sedili e volante senza gravare sulla batteria, per cui abbiamo fatto ricorso al climatizzatore, siamo arrivati a destinazione ottenendo una media di circa 22 kWh/100 km.
C’è da dire che nel viaggio citato l’auto è stata impegnata con medie autostradali: una delle condizioni peggiori per un’elettrica. Quindi, è importante pensare a come cambia la resa in base alle situazioni, e pianificare bene le tappe quando si percorrono tratte importanti. Ma questo vale per ogni elettrica, la Lexus UX300e, nello specifico, ha una batteria non troppo importante, che le consente di ricaricarsi in circa 8 ore con una Wallbox casalinga a 6,6 kW, e, volendo, di recuperare l’80% dell’energia con una colonnina rapida a 50 kW in circa 50 minuti. Di conseguenza, se si è nella maggioranza degli automobilisti europei, che percorre pochi km al giorno, è sufficiente fare un rabbocco energetico la sera per assicurarsi autonomia in abbondanza per la giornata successiva.
Prezzo: si parte da 52.000 euro
La prima elettrica di Lexus ha un costo che va da 52.000 euro ai 61.000 euro della variante Luxury, promozioni escluse, ed offre un’estensione della garanzia sulla batteria che può arrivare fino ad 10 anni o 1 milione, si 1 milione, di chilometri.