Il Superbollo, una delle più odiate tasse dagli automobilisti, prevede delle riduzioni a secondo dell’anno di costruzione del veicolo.
Il Superbollo, una delle più odiate tasse dagli automobilisti, prevede delle riduzioni a secondo dell’anno di costruzione del veicolo.
Ha ormai quasi 5 anni di età il cosiddetto “superbollo“, uno dei balzelli più inutili imposti dallo Stato italiano che prevede una sovrattassa per i veicolo considerati più potenti. Introdotto dall’ultimo Governo Berlusconi e perfezionata (in peggio) da quello Monti, il Superbollo prevede un aumento dell’importo da pagare sulle vetture che superano una potenza pari a 185 kW (248 CV).
Denominata tecnicamente “addizionale erariale”, questa tassa prevede il pagamento di 20 Euro per ogni KW al di sopra della già citata soglia di 185 kW. Ad esempio se si possiede una vettura con 220 KW bisogna calcolare così: (220-185) x 20 = 700 euro.
Per fortuna la normative prevede uno “sconto” che aumenta progressivamente a secondo dell’età dell’auto. Il superbollo viene ridotto dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione del veicolo, rispettivamente al 60, 30 e 15%, ovvero si passa prima a 12 per poi scendere a 6 e a 3 euro/kW, mentre se si superano i 20 anni di età dopo la costruzione della vettura viene definitivamente eliminata.
Purtroppo però, come spesso accade in Italia, la legge sulle riduzioni del superbollo può nascondere delle insidie: a volte non è così facile e immediato capire a cosa si riferisce la frase “costruzione del veicolo”. Secondo l’Agenzia dell’Entrate, la data di Costruzione del veicolo coincide con quella della prima immatricolazione, quindi se una vettura, ad esempio, rimane in concessionaria per molti anni prima di essere immatricolata, la data della sua costruzione coinciderà con quella della già citata immatricolazione, tranne se non si abbia un documento che ne certifica la vera data di Costruzione.
Se si tratta di veicoli immatricolati all’estero e poi reimmatricolati in Italia, farà fede la data della prima immatricolazione effettuata fuori i nostri confini. Per quanto riguarda il tema delle riduzioni, queste ultime decorrono sempre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di costruzione, quindi non risultano legate al pagamento del bollo tradizionale e del superbollo che va effettuato durante l’anno, a secondo del mese di immatricolazione dell’auto.
Per fare un chiaro esempio, se si possiede una vettura immatricolata nel Lazio ad aprile 2011, il periodo relativo il pagamento della tassa di possesso e della sovrattassa sarà da aprile del 2011 a marzo del 2012, con il pagamento del bollo e del superbollo entro il 30 aprile, mentre per l’Agenzia delle Entrate il primo anno da conteggiare per le riduzioni partirà dal 2012 e scadrà nel 2032, esattamente dopo vent’anni.