Arriva dalla Germania, patria europea del tuning, una Golf prima serie con trazione 4Motion e motore 2.0 16V turbo che sprigiona 815 CV: follia!
Arriva dalla Germania, patria europea del tuning, una Golf prima serie con trazione 4Motion e motore 2.0 16V turbo che sprigiona 815 CV: follia!
In Italia il concetto di tuning viene per lo più applicato alle vetture di nuova produzione, mentre in Gran Bretagna e Germania sono invece molto apprezzate dagli appassionati le elaborazioni su vetture già considerate storiche. E non sempre i migliori esempi di tuning sono “nuovi di zecca”. Al contrario, la passione per l’auto d’epoca, se accompagnata da un sapiente impiego dell’elaborazione, può dare vita a risultati notevoli. O, addirittura, mostruosi.
Un esempio (l’ultimo, in ordine di tempo) arriva in queste ore dalla Germania, “patria” europea del tuning, dove la collaborazione di due aziende specializzate in elaborazioni ha dato vita a una pazzesca Volkswagen Golf Mk1 che sprigiona ben 815 CV: una enormità in una vettura da 3,8 m di lunghezza (queste le dimensioni della prima Golf) e dal peso ben al di sotto di una tonnellata.
La preparazione porta la firma di DMK Motoring e BBM Motorsport (di quest’ultima ci eravamo occupati, alcuni giorni fa, a proposito della Chevrolet Corvette Z06), e ha riguardato ogni aspetto della vettura.
Niente, nella Volkswagen Golf Mk1 by DMK Motoring e BBM Motorsport, è stato lasciato al caso: soltanto il corpo vettura è abbastanza simile alla popolarissima immagine della Golf prima serie, che venne prodotta fra il 1974 e il 1983 e, oltre ad avere contribuito alla rinascita del marchio di Wolfsburg che nella prima metà degli anni 70 attraversava una fase di crisi dovuta al progressivo calo nelle vendite della “famiglia” Maggiolino, è la capostipite delle sei generazioni successive della Volkswagen più venduta di sempre.
Esteticamente, a parte un set di cerchi BBS da 8×15 e una completa riverniciatura della carrozzeria in tinta nero lucido, la “super – Golf Mk1” appare in tutto e per tutto immutata rispetto alla versione “di serie”. C’è persino, beffarda, la targhetta “Diesel” alla mascherina anteriore e la scritta “Gtd” al portellone. Un occhio attento si accorgerà dei codolini passaruota più grandi (necessari per il montaggio delle ruote maggiorate), nonché dell’impianto di scarico artigianale e realizzato in titanio.
L’abitacolo, dal canto suo, risulta al contrario notevolmente modificato: eliminato il divanetto posteriore, al suo posto c’è… il vuoto, soltanto in parte colmato da un robusto rollbar a gabbia. In funzione dell’attenzione ai pesi, i pannelli porta risultano semplificati. Nuovo anche il volante sportivo, e tecnologicamente adeguata alla moda attuale la strumentazione, che presenta numerosi elementi digitali.
La parte meccatronica è quella più interessante, e ghiotta per gli appassionati di elaborazioni “estreme”: sotto il cofano, la Volkswagen Golf Mk1 by DMK Motoring e BBM Motorsport non mette in evidenza il classico 1.6 o 1.8 a iniezione della Golf Gti prima serie, e nemmeno il glorioso 1.6 della prima Golf turbodiesel. C’è, invece, un ben più moderno 2.0 a 16 valvole, sovralimentato con un turbocompressore Garrett GTX42 (lo stesso che equipaggia la VW Golf R32 4Motion), adeguatamente riveduto nella pressione di sovralimentazione e integrato con un intercooler di maggiori dimensioni. Un set di gruppi pistone – biella da competizione, gli alberi a camme riprofilati, le nuove valvole, l’impianto di scarico realizzato ad hoc e, appunto, un nuovo diagramma di sovralimentazione portano la potenza finale (i dati riferiti sono stati presi al banco) a ben 815 CV, che vengono scaricati a terra attraverso la trazione integrale 4Motion.
A questo punto, non resta che chiedersi quanto costerà una preparazione simile: BBM Motorsport riferisce che una conversione da “normale” Volkswagen Golf Mk1 in questo mostro da 815 CV e trazione integrale 4Motion ha un costo che da un minimo di 60.000 euro arriva fino a 80.000 euro: una cifra alla portata di pochi super appassionati.