Siamo andati nei laboratori europei di Qualcomm per vedere la tecnologia che equipaggerà le nostre auto nei prossimi anni.
Siamo andati nei laboratori europei di Qualcomm per vedere la tecnologia che equipaggerà le nostre auto nei prossimi anni.
Qualcomm è una azienda californiana (fondata a San Diego) che sviluppa soluzioni inedite e le rende disponibili per produttori di vari settori, tra cui l’automotive. “Qui inventiamo tecnologie nuove” ci spiegano con orgoglio i responsabili della sede europea di Monaco di Baviera. E la parete tappezzata di brevetti internazionali nei loro uffici testimonia la forza innovatrice di questa realtà, che con le sue idee punta a migliorare l’esperienza dell’utente nei confronti della tecnologia in un futuro a breve termine. Basti pensare che, seppur sconosciuta ai più, Qualcomm è già presente nella nostra vita quotidiana in quanto leader nella produzione di processori per device mobili: il nostro smartphone molto probabilmente utilizza un semiconduttore Qualcomm.
Per quanto riguarda l’automotive, la visione sulla mobilità del futuro dell’azienda americana parte dalla presa di coscienza che entro il 2050 la popolazione mondiale sarà per il 70% urbana (oggi abbiamo superato il 50%). La risposta di Qualcomm ad una tale concentrazione di persone e veicoli si sviluppa attorno a tre punti chiave: connettività, automazione ed elettrificazione. L’obiettivo è limitare l’inquinamento nelle nostre città con veicoli elettrici, ridurre il rischio di collisioni per arrivare ad “incidenti zero”, realizzare spostamenti più veloci e prevedibili, nonché sviluppare una mobilità personalizzata. Dalle parole ai fatti, gli ingegneri responsabili dei vari progetti ci hanno mostrato delle tecnologie concrete, già sviluppate a livello prototipale e in via di definizione per la commercializzazione nei prossimi anni.
Auto elettriche: la ricarica sarà wireless e dinamica
La tecnologia più promettente che Qualcomm sta sviluppando per l’auto è sicuramente la ricarica wireless per i veicoli elettrici, che l’azienda californiana chiama Halo WEVC Technology. Si tratta di un sistema che comprende una piastra a terra (dimensioni 80×80 cm, anche annegata nell’asfalto), una colonnina a lato dell’area di ricarica, un ricevitore magnetico sull’auto e un software per la gestione dell’energia. Presso i laboratori di Monaco gli ingegneri Qualcomm ci hanno mostrato il sistema in funzione, testato su una Nissan Leaf. Basta entrare nell’area di ricarica (un normale stallo nel parcheggio), avvicinarsi alla piastra a terra fino alla posizione corretta (in questo si è assistiti da una app sullo smarpthone) e iniziare la ricarica quando il sistema dà il via libera. Il tutto senza nemmeno scendere dall’auto. Il prototipo, che lavora a 3,7 kW, è pensato per la ricarica domestica, ma la tecnologia Halo può lavorare fino a 22 kW con una frequenza di 85 kHz, mentre la perdita di efficienza rispetto al cavo rimane inferiore al 3%. Dato che questa soluzione sviluppa un campo magnetico, è necessario proteggere le persone, in particolare quelle con dispositivi biomedici che potrebbero surriscaldarsi (ad esempio un pace-maker): per questo è stato sviluppato il sistema di sicurezza che interrompe immediatamente la ricarica, anche in presenza di oggetti di metallo sulla piastra a induzione.
La ricarica wireless renderà la mobilità elettrica più facile e accessibile. Qualcomm infatti immagina la possibilità di ricaricare la propria vettura più volte al giorno, con ricariche brevi presso colonnine pubbliche (nei parcheggi, al supermercato, negli uffici) e naturalmente ricariche più lunghe a casa. Si tratta però sempre di ricariche statiche, mentre per Qualcomm il futuro a medio termine sarà la ricarica dinamica. In pratica si potrà ricaricare wireless la propria vettura guidando in corsie attrezzate con piastre di ricarica ad intervalli regolari. In questo caso ovviamente è necessario sviluppare un’infrastruttura adeguata, che non saranno disponibili prima del 2025. Questa tecnologia è attualmente in fase di test nella Formula E, di cui Qualcomm è sponsor e in cui fornisce l’alimentazione alle safety car Bmw i3 e i8.
Guida autonoma e connettività fino a 5G
Un passo vanti perso l’auto connessa e autonoma è il processore Snapdragon 820A, un’architettura CPU a 64-bit sviluppato da Qualcomm per gestire funzionalità a bordo dell’auto che richiedono un’elevata potenza di calcolo, come la guida senza conducente (intelligenza artificiale, sensori, telecamere, radar ), il supporto di display multipli, la navigazione 3D e il traffico in tempo reale, connettività locale in-car sia wi-fi che Bluetooth per device multipli e riconoscimento dei comandi vocali. Questo processore integra un modem LTE di ultima generazione per la connettività cloud e i contenuti on-demand. Qualcomm sta sviluppando anche nuovi standard di connettività LTE fino a 5G, che a partire dal 2018 garantirà maggiore traffico dati e multi-connessione.
Tra i progetti di Qualcomm anche la telematica e lo standard V2X (vehicle-to-everything), che utilizza il cloud per far comunicare tra loro le auto, auto con le infrastrutture e anche con i pedoni attraverso lo smartphone (Vehicle-to-pedestrian Communication, sviluppato insieme a Honda).